Quando si parla di eSports ci riferiamo ad un fenomeno che negli ultimi anni sta attirando l’attenzione di numerosi giocatori in tutto il mondo.
Non si tratta di semplici videogiochi ma di una professione a tempo pieno per molti, i cui introiti provengono proprio dagli eSports.
Con l’aumento dei giocatori cresce anche il pubblico che segue gli eventi live in Streaming tramite piattaforme come Twitch.
Le origini degli eSports
A quando risalgono gli eSports? Erano gli anni 70/80 quando iniziò il fenomeno degli eSports con il retrogaming, tramite dei tornei ufficiali dei giochi dell’epoca, in versione cabinata (Pixels).
Il primo torneo fu organizzato nel 1972 con Spacewar (che vi riportiamo a seguire).
Anni dopo arrivò il torneo di Space Invaders organizzato da Atari, il quale vide la partecipazione di ben 10.000 appassionati.
Soltanto negli anni 90, grazie ai primi passi mossi dal Web furono organizzati i primi eSports a livello mondiale, con titoli come Netrek, Ultima Online o World of Waracraft.
L’arrivo degli eSports in Italia
Gli eSports sono nati in Sud Corea per poi giungere in USA e anche in Italia durante il periodo d’oro dei retrogames.
Verso la fine degli anni 90 e l’inizio del nuovo millennio, fecero la loro comparsa in Italia i LAN PARTY, locali dove giocatori si incontravano per cimentarsi in sfide ufficiali.
Oggi il fenomeno è presente ovunque, grazie anche ad istituzioni come l’Associazione Sportiva Sociale Italiana.
eSports: Gioco o lavoro?
A questo punto la domanda sorge spontanea. Gli eSports sono un semplice intrattenimento videoludico a livello mondiale o un vero e proprio business?
Ogni anno i professionisti videoludici si danno battaglia per accaparrarsi il titolo di miglior giocatore di un dato gioco, oltre una somma di denaro non indifferente, la fama e la gloria da parte del pubblico.
Nel corso degli anni abbiamo assistito alla nascita di numerosi campioni come DJ in Fortnite.
Per l’occasione vengono assunti degli eSports manager, i quali si occupano di formare una squadra che dovrà partecipare ai vari tornei di un dato gioco.
Solo nel 2018 Fortnite ha incassato quasi 500 milioni di dollari con una media di oltre 2 milioni di dollari al giorno.
I videogiochi degli eSports
Tra i videogiochi presenti agli eSports vi sono Fortnite Battle Royale, Call of Duty, DOTA 2, Overwatch, League of Legends, FIFA, Street Fighter, Heartsthone, PUBG e molti altri.
I giocatori provengono dalla Corea del Sud, Brasile, Stati Uniti, Svezia, Inghilterra, Germania e molte altre località mondiali.
Gli eSports alle Olimpiadi
Di recente si parlava dell’integrazione degli eSports come sport olimpici, offrendo ai videogiocatori di tutto il mondo di partecipare ad una serie di competizioni mondiali (tornei videogiochi), ogni 4 anni.