[RECENSIONE] htoL#NiQ: The Firefly Diary

The Firefly Diary cover

Nella giornata di ieri abbiamo avuto modo di mettere le mani su un titolo molto singolare e interessante per PSVITA il che dimostra di come la console portatile di casa Sony non sia morta come molti sostengono ma che sia ancora in grado di sfornare capolavori videoludici ed originali come The Firefly Diary.

The Firefly Diary: Prendere lucciole per lanterne

I ragazzi di NIS AMERICA hanno dato vita ad un titolo che sfrutta appieno il touchscreen della console e che ricorda molto Murasaki Baby in cui bisogna trascinare una lucciola con il proprio dito sul display per far camminare la bambina. Rilasciato in Giappone lo scorso mese con il nome Hotaru no Nikki e in Europa come htol#NiQ: The Firefly Diary, narra le vicende di una bambina di nome Mion che si risveglia senza memoria e in un luogo devastato e apparentemente disabitato.

Mion farà subito la conoscenza di Lumen, una sorta di lucciola verde che il giocatore dovrà controllare non solo per illuminare gli scenari ma anche per far camminare la bimba. Si tratta di un platform che sfrutta il touchscreen della console come sistema di controllo il che rende il gioco alla lunga monotono e ripetitivo ma che merita di essere completato. Il giocatore potrà interagire con leve e interruttori semplicemente con dei tap sul display.

The Firefly Diary 3

 

Una luce nell’oscurità

Il mondo di gioco presto si rivelerà tutt’altro che disabitato, delle strane creature di ombra cercheranno di divorare Mion in ogni occasione, spetterà all’abilità del giocatore evitare una fine certa. Nel corso di questa breve avventura vi imbatterete in Umbra, un secondo essere luminoso con l’abilità sia di fermare il tempo che di raggiungere leve distanti.

Umbra potrà spostarsi solo nell’oscurità per questo motivo bisognerà fare molta attenzione durante il suo utilizzo. The Firefly Diary vi porterà in un mondo oscuro e devastato in cui dovrete fronteggiare dei boss abbastanza impegnativi ma allo stesso tempo divertenti, il giocatore si ritroverà a studiare la strategia migliore da attuare per uscirne integro. Piante carnivore, funghi velenosi in grado di trasformare Mion in uno zombie, il tutto accompagnato da una colonna sonora suggestiva, oscura che si sposa alla perfezione con gli scenari.

The Firefly Diary

Alla ricerca della memoria perduta

Lo scopo del gioco è quello di esplorare i vari scenari che gli sviluppatori hanno preparato con estrema cura, alla ricerca di frammenti di memoria che permetteranno alla bimba di recuperare i suoi ricordi, frammenti legati all’infanzia di Mion che una volta raccolti offriranno al giocatore la possibilità di riviverli sotto forma di filmati in pixel graphics. Ogni frammento raccolto avvicinerà il giocatore sempre più alla verità e al recupero completo della memoria di Mion.

NIS America ha strutturato in ricordi in maniera tale da incuriosire il giocatore spingendolo a completare il titolo il più rapidamente possibile per scoprire cosa è accaduto a Mion. Una longevità mediocre ma che viene compensata dalla possibilità in qualsiasi momento di rigiocare i capitoli tramite l’apposita voce nel menu Start. Ogni qual volta completerete un livello potrete decidere di rigiocare quelli già affrontati, utile se avete intenzione di recuperare tutti i frammenti di memoria e platinare il titolo.

The Firefly Diary 2

Una capolavoro sia per quanto riguarda la trama che per la longevità, peccato che non possiamo dire lo stesso per il gameplay e la longevità che incidono molto sul giudizio finale del gioco. The Firefly Diary è disponibile in esclusiva PSVITA in versione digitale tramite il Playstation Store della console.