Recensione Monochroma

Finanziato grazie ad una raccolta fondi su Kickstarter e inizialmente previsto solo su PC, Monochroma è approdato anche su console di nuova generazione ed oggi siamo qui per condividere con voi la nostra Recensione.

Monochroma 2

Monochroma: La città della depressione

Il gioco narra la storia di 2 fratelli in una metropoli industrializzata degli anni 50. La storia inizia con i due che tentano di far volare un aquilone in un cielo nuvoloso e grigiastro, quando uno dei due rimane ferito ad entrambe le gambe. Incapace di camminare, toccherà a noi nei panni del fratello maggiore affrontare il lungo cammino che ci porterà ad una epica conclusione, portando sulle spalle il fratellino ferito.

Nessuna presentazione, introduzione o altro, lo studio di sviluppo turco ha deciso di non includere alcun tutorial lasciando al giocatore la libertà di scoprire i pochi comandi disponibili per un totale di 3, un tasto per caricare il fratello sulla spalla, un secondo per saltare e un terzo per afferrare oggetti o interagire con gli elementi presenti negli scenari. La particolarità del titolo risiede nello stile grafico minimalista ispirato per alcuni versi a Limbo, uno scenario carica di malinconia e depressione.

Monochroma

 

Enigmi in grigio scuro

Il gioco offre degli enigmi di vario tipo, dai semplici e intuitivi ai più complessi che richiederanno dei ragionamenti e il giusto tempismo per essere risolti, ma tutti che necessiteranno di entrambi i bambini per il proseguimento. In alcuni momenti ci ritroveremo ad abbandonare il fratellino per poter attivare dei meccanismi al fine di liberare l’accesso a delle piattaforme, per poi tornare indietro e caricarsi nuovamente del fardello, passando nell’apertura in un tempo ridotto.

A complicare le cose vi è l’impossibilità di lasciare il bambino ferito in zone oscure in quanto avendo paura del buio non riusciremo a scrollarcelo di dosso, per tanto ci ritroveremo a dover illuminare determinate zone per poter lasciare il fratellino a riposare durante lo svolgimento di un enigma. Il gioco ci porta da vaste campagne alle porte di una metropoli, dalle zone industriali alle oscurità dei bassifondi.

Monochroma 3

Braccati nel buio

Gli enigmi non sono l’unico ostacolo che si pone tra noi e la conclusione di questa avventura, a metterci i bastoni tra le ruote vi sono degli uomini misteriosi che ci braccheranno per tutta la durata dell’avventura, a causa della scoperta di un orribile segreto. La durata di Monochroma si attesta sulle 3-4 ore circa suddivise in 4 capitoli ricchi di checkpoint ma allo stesso tempo impegnativi.

Gli sviluppatori hanno pensato bene di non introdurre alcun linguaggio durante il dialogo tra i fratelli se non quello corporeo. Il racconto viene narrato attraverso suoni ambientali e brani malinconici simili a Inside. Un comparto grafico di infinita bellezza e originalità che si sposa alla perfezione ad una colonna sonora a volte malinconica, triste e agghiacciante che muta la sua forma in concomitanza con la trama.