Monster Hunter Rise: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot
Pubblicato da: x0xShinobix0x- il: 05-04-2021 8:26 Aggiornato il: 09-04-2021 7:01
Dopo Monster Hunter World, Iceborne e Generations Ultimate, quest’oggi vogliamo condividere con voi la Recensione di Monster Hunter Rise, l’ultimo capitolo della serie in esclusiva Nintendo Switch, il quale porta una ventata di aria fresca nella serie, non solo in termini di ambientazione, mostri, armi ed equipaggiamenti ma anche meccaniche.

Monster Hunter Rise Recensione
Partiamo dalle ambientazioni. Rise vi porterà nel Giappone feudale, tra villaggi, templi e foreste di bambù, ambientazione pensata per attirare non solo i videogiocatori orientali ma anche gli occidentali, scelta più che saggia considerando il successo di titoli come Ghost of Tsushima. Certo, anche se le ambientazioni sono belle da vedere non sono paragonabili in termini di dimensioni a quelle viste in World. Le mappe in Rise sono più contenute ma comunque ricche di segreti da scoprire, scorciatoie e strategie da attuare per cacciare le tante bestie presenti in gioco.
Una delle novità più interessanti introdotte in Rise riguarda l’insetto filo, con il quale spostarsi con maggiore libertà sia durante le fasi esplorative che nei combattimenti. Pur non essendo così generose come ci si aspettava, le mappe potranno essere esplorate in lungo e in largo sia a piedi che a bordo di grossi insetti collocati in punti strategici, i quali permettono di spostarsi rapidamente da una zona all’altra. Monster Hunter Rise è libertà, potrete portare con voi un generoso arsenale composto da armi principali e secondarie, gadget vari ed altro ancora, con la possibilità anche di contare sull’aiuto delle creature che popolano le varie ambientazioni, al fine di avere dei bonus temporanei o permanenti.

Orientarsi in Rise è piuttosto semplice, grazie alla presenza di una minimappa su schermo, la quale mette in mostra non solo le creature da cacciare ma anche gli animaletti di cui vi abbiamo parlato. Rispetto a World le bestie sono più aggressive e intelligenti, in grado di inseguire i giocatori, colpendoli dalla distanza qualora non sia possibile avvicinarsi agli stessi. Oltre 40 le bestie da cacciare, suddivise per categorie, differenziate da punti deboli, aspetto e tipi di attacchi, oltre naturalmente l’ambientazione dove cacciarle. Tra i mostri ci sono sia il ritorno di vecchie conoscenze che totalmente inediti.
Il bestiario è molto generoso, dal Tobi-Kodachi all’Anjanath, con l’aggiunta anche dei Mizutsune e Volvidon tra i mostri del passato. Le bestie che caccerete hanno un’aspetto davvero unico ed originale. Se provenite dai vecchi capitoli saprete già che cacciando i mostri potrete recuperare materiali utili per il crafting di armi ed equipaggiamenti. Se le creature sono belle e varie da cacciare, lo stesso vale per gli armamentari, i quali non sono riciclati dal passato ma completamente inediti, sposandosi alla perfezione con l’ambientazione proposta, dandovi la sensazione di vestire i panni di un samurai. Ogni arma dispone inizialmente di due abilità, le quali si consumano e rigenerano a seconda della mossa utilizzata.

Come anticipato una delle novità introdotte nel sistema di combattimento è l’insetto filo, il quale aggiunge meccaniche inedite, permettendovi di spiccare salti e destreggiarvi nell’ambientazione anche durante lo scontro con le bestie, oltre che nelle fasi esplorative, dandovi la possibilità di attuare strategie sempre diversificate tra loro. Naturalmente nonostante le novità il sistema di combattimento rimane pur sempre fedele ai titoli del passato, ma presentandosi più frenetico e immediato, quasi a voler attirare nuovi giocatori più che i veterani, imparando agli errori del passato, che rendevano il gioco piuttosto legnoso per molti.
Le missioni che potrete portare a termine sono davvero numerose, dalle principali alle secondarie, il più delle volte rigiocabili per ottenere tutti i materiali utili per il completamento di un set. Alcune missioni metteranno seriamente alla prova le vostre abilità, i mostri sono aggressivi, pronti a tutto per eliminarvi al primo colpo, ciò vi porterà a ripetere le medesime quest più che altro per livellare, al fine di poter avere la meglio sulle bestie che dovrete affrontare col proseguimento della trama principale, ciò rende la rigiocabilità un fattore essenziale più che opzionale.

Interessante la possibilità di mandare in missione alcuni personaggi al fine di recuperare materiali extra. Parlando di armi, queste dispongono dell’abilità scambio, ottenibile dopo aver portato a termine alcune missioni. Ad aggiungere varietà al sistema di combattimento vi sono le abilità di scambio, version meno ristrettive e più intuitive degli Stili di caccia visti in Generations. E se la storia principale e le missioni secondarie non sono abbastanza, dovete sapere che in Rise è presente la modalità Furia, la quale ricorda molto un Tower Defense.
Nella suddetta modalità dovrete difendere un avamposto, installando trappole e respingendo ondate di mostri, le quali si suddividono in 3 categorie, una pensata per attaccare i giocatori, la seconda che si dedicherà ai cancelli e l’ultima alle postazioni assedio. Sconfiggendo i mostri potrete sbloccare nuove armi e non solo. Furia è l’ideale per racimolare materiali utili, distogliere l’attenzione della trama principale e divertirsi da soli o in compagnia degli amici. In termini di contenuti Monster Hunter Rise è davvero molto generoso, dalla grande quantità di missioni ed attività agli equipaggiamenti che potrete sbloccare, oltre una buona varietà di mostri da cacciare.
Rise è bello da vedere e divertente da giocare, con caricamenti a volte longevi e qualche calo di frame rate di tanto in tanto, nulla che possa rovinare l’esperienza sia in Mobile che Dock, merito dell’egregio lavoro svolto dal team nel bilanciare risoluzione e frame rate. Anche in colonna sonora il titolo si comporta egregiamente, con tracce provenienti dal passato, accompagnate da molte altre inedite, piacevoli da ascoltare fino ai titoli di coda. Monster Hunter Rise è la dimostrazione di come il franchise abbia ancora molto da offrire.