Hellpoint: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Quando si parla di Soulslike, è inevitabile pensare a titoli come Sekiro, The Surge 2, Code Vein, Nioh 2 e tanti altri, anche se il capostipide del genere è Dark Souls, o forse dovremmo dire Daemon Souls.

Quest’oggi vogliamo parlarvi di un titolo decisamente minore, non essendo stato realizzato da una grande produzione, tuttavia merita la vostra attenzione per il tentativo di differenziarsi della massa.

A seguire dunque la Recensione di Hellpoint, anticipandovi che questo Soulslike spaziale è disponibile da qualche giorno su PC e Console, dopo un breve periodo di prova.

Hellpoint Recensione

Hellpoint vi porta in una base spaziale che sa tanto di Dead Space, offrendovi un Soulslike che si differenzia dalla massa in ambientazione, anche se per certi versi ricorda The Surge 2. Nel gioco ovviamente vestite i panni di un personaggio del tutto sconosciuto, perchè si trova sulla stazione spaziale? da dove proviene? quale è la sua missione? chi è in realtà? bho, ma si sa che non è una novità in un gioco del genere vero?

Hellpoint è difficile quel tanto che basta da portarvi al gameover più e più volte, qualora non siate cresciuti con il genere Souls. Partiamo prima di tutto elogiando l’ambientazione, e non di certo in termini design perchè risulta tutt’aaltro che accattivamente ma come dimensioni, gli scenari che esplorerete sono molto grandi, dispersivi e ricchi di segreti da scoprire, che non vi basterà una run per completarlo al 100%, sopratutto considerando che alcune zone sono inaccessibili fino a quando non ottenete l’apposito potenziamento.

A differenziare il titolo dalla massa vi è la presenza di un sistema ad anelli, i quali a volte durante l’avventura si fondono tra loro causando la comparsa di creature più ostili e diversificate, oltre la presenza di passaggi segreti dove reperire armi ed equipaggiamenti esclusivi, ciò è dato dal fatto che la stazione spaziale ruota attorno ad un buco nero, che è la causa di ciò che sta accadendo nella stazione spaziale. I nemici si diversificano tra loro non solo in aspetto ma anche in attacchi e se i Boss il più delle volte non rappresentano una vera e propria minaccia, non possiamo dire lo stesso per i nemici che incontrerete lungo il tragitto.

La vera difficoltà del titolo infatti non risiede nei Boss, i quali pur essendo a volte imponenti sono facilmente aggirabili una volta studiati i loro attacchi, ma nemici che popolano il mondo di gioco, spesso vi ritroverete a combattere con molteplici avversari. Inutile dirvi che durante l’avventura potrete impugnare differenti armi, scegliendo se optare ad esempio per 2 lame identiche, differenti o una spada e lo scudo, a seconda di ciò che deciderete di impugnare vi porterà ad un tipo di gioco differente durante il combattimento.

Le armi migliorano nel tempo se vengono utilizzate spesse, sbloccando abilità attive e passive che conferiscono al protagonista agevolazioni in battaglia. Inutile dirvi che come ogni Soulslike è abbastanza punitivo, perderete esperienza ed oggetti in caso di morte, e morirete, oh si che lo farete, fin dall’inizio Hellpoint dimostra che non ci sono sconti per nessuno, è ostico quel tanto che basta da farvi perdere oltre le 20 ore di gioco richieste per il completamento della storia principale.

Non manca all’appello la co-operativa locale e online, con la possibilità di evocare un secondo giocatore prima del Boss, come accadeva in Bloodborne, pronto a partire dal vostro mondo in caso di sconfitta. E se il sistema di combattimento nella DEMO era abbastanza legnoso, nella versione finale appare più curato e fluido, rendendo l’esperienza decisamente migliore, dopotutto questo era l’intento del team no? raccogliere feedback per offrire un gioco più curato in vista del lancio.

Hellpoint è un Soulslike in tutto e per tutto, nonostante come ambientazione non sia poi così affascinante a differenza dei tanti titoli del medesimo genere presenti sul mercato. La nuova creazione di Cradle Games si lascia giocare dall’inizio alla fine, alimentando ulteriori run al completamento della storia principale, nella speranza di imbattersi in quei segreti non svelati in precedenza, ciò è reso possibile da un’ambientazione ricca, dinamica e vasta da esplorare.

Sul fronte tecnico il titolo si comporta egregiamente, apparenendo fluido per l’intera durata, con qualche bug o glitch casuale, nulla che non possa risolversi con delle patch o che sia in grado di compromettere il gioco stesso. Il comparto grafico invece non risulta così eclatante, dando la sensazione di trovarsi in un Warframe Soulslike, ma si sa che non è la grafica a fare il gioco giusto? I modelli dei personaggi non gridano al capolavoro, lo stesso vige per le loro animazioni, insomma si poteva fare di più.

Anche il comparto Audio non ricopre un ruolo chiave, si lascia ascoltare ma non è in grado di coinvolgere il giocatore come spesso avviene in un videogioco. Hellpoint è punitivo quel tanto che basta da invogliare un minimo il giocatore ad impegnarsi, anche se è possibile abbassare o alzare la difficoltà tramite l’ausilio di appositi oggetti.

Hellpoint cerca di differenziarsi dalla massa trasportando i giocaotri nello spazio, pur rimanendo fedele ad un genere indubbiamente di nicchia, che solo coloro che sono armati di molta pazienza e che non si arrendono di fronte alle prime difficoltà, possono apprezzare al meglio.

Hellpoint Gameplay Trailer