Dopo The Surge 2 quest’oggi vogliamo condividere con voi la Recensione di Code Vein, un nuovo Souls Like ma questa volta sviluppato da Bandai Namco, il quale propone una difficoltà più generosa, rendendo l’avventura meno frustrante ai nuovi giocatori e più divertente.
Code Vein Recensione
Iniziamo subito a parlarvi della Storia. Il gioco narra le vicende di un gruppo di redivivi, ex umani tramutati in una sorta di vampiri, il cui unico nutrimento risiede nel sangue degli umani, sete da soddisfare di continuo per evitare di tramutarsi in mostri senza controllo.
In uno scenario post-apocalittico sorgono diverse fazioni rivali, intenzionate a impadronirsi della sorgente da cui scaturiscono speciali gocce di sangue, quest’ultime per placare la propria sete, utilizzando allo stesso i pochi esseri umani sopravvissuti come fonte di nutrimento.
Il gruppo di redivivi dovrà dunque arrivare alla fonte per tempo, al fine di rendere il Pianeta Terra o ciò che ne rimane, un luogo di pace in cui redivivi e umani possono coesistere liberamente, ma per farlo bisognerà affrontare pericoli di ogni tipo, da redivivi tramutati in mostri ad altri che mettono la sete di sangue davanti ad ogni cosa.
Il gioco inizia con la creazione del personaggio, attraverso un editor estremamente generoso in personalizzazioni, con il quale dare vita ad un personaggio unico nel suo genere, dalla scelta della capigliatura, sesso e abbigliamento ad accessori, tatuaggi, cicatrici ed ogni altro aspetto.
Creato il personaggio si viene catapultati nel Tutorial, il quale illustra tutto quello che c’è da sapere per iniziare a giocare, Tutorial che può essere saltato in qualsiasi momento, al fine di catapultarvi direttamente nella Storia.
La vostra prima missione sarà quella di raggiungere la prima fonte di sangue e per farlo dovrete affrontare le mostruosità che si annidano nel sottosuolo, redivivi oramai consumati dalla sete di sangue e tramutati in mostri senza controllo.
Come accade per ogni RPG o Souls che si rispetti, avrete a disposizione svariate armi da mischia, alcune in grado di assumere anche l’aspetto di un fucile, colpendo i mostri sia dalla distanza che con colpi ravvicinati.
In Code Vein ci sono svariate classi da sbloccare nel corso dell’avventura, ognuna di esse con abilità da ottenere e migliorare, attraverso i punti esperienza raccolti dall’uccisione dei mostri, punti utilizzabili anche per livellare il protagonista, incrementando allo stesso tempo in modo automatico i vari parametri.
Durante l’esplorazione degli scenari capiterà di imbattersi in pochi ma importanti checkpoint, i quali prendono il posto dei falò di Dark Souls o templi di Sekiro, luoghi in cui ristorarsi e riposarsi, utilizzare i punti esperienza per livellare o sbloccare nuove abilità e teletrasportarsi da una zona all’altra o fare ritorno alla base.
Alla base ad attendervi troverete diversi personaggi che possono essere sbloccati nel corso del gioco, con i quali commerciare, intraprendere dei dialoghi, ottenere ricompense di vario tipo o accettare nuovi incarichi.
Nel corso delle esplorazioni avrete la possibilità di recuperare nuovi equipaggiamenti come indumenti ed armi dai forzieri o eliminando nemici specifici. Con il denaro accumulato potrete fare acquisti presso i negozianti, dove vendere, scambiare o acquistare consumabili, accessori, armi ed equipaggiamenti di vario tipo, ognuno con le sue caratteristiche.
Esplorando gli scenari vi capiterà anche di imbattervi nei ricordi di alcuni redivivi, che una volta consegnati all’apposito personaggio presso la base, avrete la possibilità di rivivere i ricordi ottenendo ricompense passive.
2 le armi da mischia che è possibile portare con se, con la possibilità di trasportare numerosi consumabili richiamabili tramite il menù rapido, menù presente in 3 varianti: uno per gli oggetti da usare in gioco, uno per i poteri e le abilità sbloccate ed equipaggiate e l’altro per comunicare con i giocatori nel multiplayer, attraverso emoticon, frasi e gesti pre-impostati.
A tal proposito, Code Vein supporta il multiplayer online, nonostante non sia sempre possibile richiamare i compagni online o giocare con loro all’infinito, alla morte degli stessi o dopo aver sconfitto un Boss, questi scompariranno alla vostra vista facendo ritorno nel loro mondo di gioco.
E’ così che Code Vein diventa un RPG multiplayer a 3 personaggi, di cui uno controllato da voi, uno dalla CPU e l’altro da un giocatore online. Anche il compagno di avventura può morire, lasciandovi da soli fino al raggiungimento di un checkpoint.
Ogni compagno ha la sua storia, le sue richieste e di conseguenza equipaggiamenti ed abilità, alcuni abili nella difesa, altri nell’attacco e cosi via dicendo. I compagni possono essere naturalmente sbloccati e selezionati tramite la base principale.
Il mondo di gioco è generoso in dimensioni ed è lineare, ciò vi porterà a passare da uno scenario all’altro di continuo, senza l’obbligo di selezionarli da una lista, nonostante sia possibile teletrasportarsi da un luogo all’altro una volta sbloccati i vari checkpoint.
Il raggiungimento di una nuova locazione farà partire una cutscene. Alcuni luoghi potranno essere raggiunti in qualsiasi momento, altri invece richiederanno il raggiungimento di un certo punto nella Storia.
In ogni scenario troverete ad attendervi un Boss differente, il quale una volta sconfitto rilascerà un ricordo del vostro redivivo, permettendovi di proseguire oltre. Come anticipato Code Vein è più generoso rispetto titoli come Sekiro, Nioh, Dark Souls e cosi via dicendo, rendendo il gioco meno impegnativo, nonostante lo scontro con i Boss spesso non risulterà una passeggiata.
E se la modalità Storia non vi basta potete sempre cimentarvi in una modalità alternativa, accessibile direttamente dalla base, la quale vi catapulterà in una sorta di labirinto ricco di nemici più ostici da sconfiggere, luogo ideale per livellare ed ottenere ricompense esclusive.
A tal proposito, morire in Code Vein vi porterà all’ultimo punto raggiunto, perdendo l’intera esperienza accumulata ma con la possibilità di recuperarla una volta raggiunto il luogo della morte, cosa che invece non accade con gli equipaggiamenti ottenuti.
Durante i combattimenti dunque dovrete tenere costantemente sotto controllo non solo la barra vitale ma anche quella della stamina, al fine di ponderare attacchi, schivate o parate con il giusto tempismo.
Il tutto è realizzato con uno stile grafico in cell shading ispirato a God Eater con doppiaggio in giapponese o inglese e supporto per i sottotitoli italiani. Purtroppo però su Xbox One X abbiamo riscontrato cali di frame rate costanti e fastidiosi, sopratutto durante lo scontro con i Boss e caricamenti non proprio brevi durante il teletrasporto.
Code Vein è un RPG che si lascia giocare, sopratutto grazie ad una difficoltà resa più umana possibile, la quale porta il giocatore ad impegnarsi maggiormente solo nello scontro con i Boss, rendendo l’esplorazione più lineare possibile.