Crash Bandicoot è tornato. Dopo il successo ottenuto con l’N Sane Trilogy , Activision riporta alla luce un’altro titolo legato al celebre franchise, il quale ha accompagnato la crescita di molti, ci stiamo naturalmente riferendo a Crash Team Racing di cui vi parleremo quest’oggi con la nostra Recensione.
Crash Team Racing Nitro Fueled Recensione
Dopo i numerosi rumors, le richieste da parte dei fans e gli indizi pubblicati in rete nel corso del tempo, legati al possibile ritorno di Crash Team Rcing, il gioco ha visto finalmente la luce su PS4, Xbox One e Nintendo Switch.
Dopo aver trascorso diverso tempo in compagnia delle versioni Switch e Xbox One, quest’oggi vogliamo condividere con voi la nostra Recensione di Crash Team Racing Nitro Fueled.
Partiamo fin da subito dal comparto grafico, il quale come visto nella Trilogia di Crash Bandicoot propone modelli poligonali di kart e personaggi, scenari e tracciati con uno stile moderno e accattivante.
Su Xbox One X il titolo sfoggia una risoluzione HD, permettendoci di gustarci ogni singolo dettaglio grafico del gioco, a differenza dell’edizione Switch che risulta decisamente imbarazzante, sopratutto in mobilità, dove ci saremmo aspettati una risoluzione di 720p invece di una 480p (usata su Nintendo Wii per intenderci).
Nulla da ridire per i contenuti, i quali risultano estremamente soddisfacenti in termini di quantità. Abbiamo 3 differenti modalità di gioco principali, ossia Avventura, Arcade e Online con sottomodalità come Gara singola, Gara di coppa, Battaglia, Prova a tempo, Corsa delle reliquie, Sfida CTR e Sfida dei Cristalli.
Ben 31 i tracciati e 25 i personaggi, 14 i Kart, 21 ruote, 96 adesivi e skin di vario tipo per ciascun corridore. Naturalmente la gioia nello sblocco di nuovi contenuti viene preservata, portando il giocatore a poter scegliere inizialmente solo un numero limitato di personaggi e vetture, con la possibilità di ottenerne altri dal completamento delle gare nell’Avventura o acquistandoli con le monete tramite il Pit Shop.
Nel corso delle gare capiterà di imbattersi in monete, le quali serviranno appunto per fare gli acquisti nel negozio, dove sarà possibile scambiarle con pacchetti di skin o personaggi, kart, adesivi, ruote e molto altro, con oggetti che mutano ogni giorno nel negozio.
I contenuti da sbloccare sono numerosi, ciò porta gli amanti del completismo a trascorrere svariate ore o meglio dire giornate sul gioco. Una delle novità introdotte nel Gameplay risiede nelle statistiche per ciascun corridore, le quali variano in velocità, accelerazione e sterzata.
Ogni personaggio dispone di statistiche uniche a differenza dei componenti delle vetture che sono solo puramente estetici, quindi un discorso ben diverso da quello visto in Team Sonic Racing. Senza indugiare ci siamo cimentati subito nella modalità Avventura, la quale offre un numero di gare, eventi e minigiochi soddisfacenti, facendo leva sul fattore rigiocabilità.
Portando a termine la gara ed ottenendo la coppa, quindi classificandosi al primo posto, si ha la possibilità di accedere alla gara successiva. Completando un certo numero di gare si ottiene l’accesso al Boss, proprio come abbiamo visto all’epoca in Diddy Kong Racing.
Sconfiggendo il Boss lo si sblocca nel roster, pronto per essere selezionato per le prossime gare, lo stesso vige per componenti per le vetture. Nel corso dell’avventura capiterà spesso di imbattersi in monete, cristalli ed altri collezionabili, rivolti sia allo sblocco di obiettivi e trofei che di nuovi contenuti.
Non mancano all’appello scorciatoie in ogni tracciato, i Trucchi dell’epoca per ottenere varie agevolazioni e modalità competitive. Portata a termine l’Avventura è possibile cimentarsi in modalità come Gare singola o prova a tempo, pensate per coloro che vogliono allenarsi su specifici circuiti, imparando a conoscerli in vista di una gara.
Le modalità competitive invece si suddividono in Coppa, Battaglia, Corsa delle Reliquie, Sfida CTR e Sfida dei Cristalli. Coppa è la tradizionale gara tutti contro tutti sui tracciati presenti in gioco, dove il vincitore, quindi colui che si posiziona al primo posto riceve la coppa.
Battaglia come suggerisce il nome stesso ci porta in arene dove bombe, esplosivi ed ogni altro oggetto deve essere utilizzato per annientare i rivali, Corsa delle Reliquie, Sfida CTR e Sfida dei Cristalli invece ci chiedono ci raccogliere il maggior numero di cristalli, reliquie e monete.
Per chi non ama sfidare giocatori locali o l’intelligenza artificiale, può sempre catapultarsi nel comparto multiplayer online, tramite sfide private, matchmaking o su invito. L’assenza del cross play rende purtroppo impossibile giocare con amici presenti su piattaforme differenti.
Nonostante il tutto sembra quasi perfetto, purtroppo non lo è. Durante la nostra prova ci siamo imbattuti in una difficoltà malcalibrata, con rivali aggressivi anche a difficoltà basse, pronti a lanciarci contro l’intero arsenale pur di metterci i bastoni tra le ruote.
Le problematiche al Gameplay viste nel capitolo originario sono state trasportate anche in Nitro Fueled, con curve difficili da gestire ed un sistema di controllo meccanico e ostico da digerire se si proviene da titoli come Mario Kart.
I problemi che affliggevano il comparto online sono stati recentemente risolti ma preservando dei caricamenti a volte imbarazzanti tra una pista e l’altra, non solo su Nintendo Switch ma anche su Xbox One X.
Crash Team Racing Nitro Fueled problemi a parte, è sicuramente un titolo gradito, un ritorno al passato che farà versare una lacrimuccia a coloro che sono cresciuti trascorrendo le giornate del 1999, sfrecciando sui tracciati nei panni del marsupiale più amato dal pubblico videoludico.
Crash Team Racing Nitro Fueled Gameplay Trailer
A seguire vi riportiamo il nostro Gameplay tratto dalla versione Nintendo Switch: