Dopo avervi parlato di Assassin’s Creed Valhalla, quest’oggi vogliamo condividere con voi la Recensione dell’Alba del Ragnarok, la corposa espansione per il gioco base, la quale va ad aggiungersi a quelle lanciate nel corso del tempo, risultanto molto più generosa in longevità e contenuti, quasi ad assumere l’aspetto di un gioco standalone piuttosto che un DLC di Valhalla.
Assassin’s Creed Valhalla L’Alba del Ragnarok Recensione
L’alba del Ragnarok come da nome racconta episodi legati all’apocalisse norrea, in un regno popolato da divinità e mastri fabbri, oltre creature di ogni sorta. L’espansione prende in parte le distanze dalle meccaniche viste nel gioco base, rimuovendo le missioni stealth per improntare l’esperienza maggiormente sul ruolistico, tramite combattimenti frenetici contro molteplici nemici e boss, numerose abilità da sbloccare, poteri da padroneggiare e tutto ciò di cui avete bisogno per intrattenervi per oltre 20 ore, una longevità a dir poco generosa, tenendo presente che alle missioni legate alla trama principale si uniscono una quantità industriale di attività secondarie, collezionabili, sbloccabili, forzeri da aprire e molto altro ancora. A differenza del gioco base, dove alcune regioni della mappa sono esplorabili in modo opzionale, nell’Alba del Ragnarok verrete quasi accompagnati per mano fino ai titoli di coda, lasciando naturalmente poi a voi la decisione se tornare nei luoghi già visti per approfondirli oppure dedicarvi alla sola trama costruita per l’occasione, la quale ovviamente arricchisce i temi già trattati in parte nel gioco base.

Abbiamo apprezzato decisamente la scelta di offrire ai giocatori maggiore liberà di azione e movimento, sia durante le fasi esplorative che nello svolgimento delle missioni, con la possibilità di affidarsi ai poteri sovrannaturali del protagonista per assumere ad esempio le sembianze di un corvo e svolazzare nei cieli, o di un demone di fuoco o ghiaccio, sia per risoluzione degli enigmi ambientali che per sconfiggere i nemici incontrati o raggiungere zone sopraelevate. Fin dalle prime fasi dell’avventura noterete l’egregio lavoro svolto da Ubisoft nell’offrire un’espansione degna del nome che porta, non una semplice accozzaglia di inevitabili missioni ripetitive ma una quantità generosa di attività quasi a voler intrattenere il giocatore quanto più a lungo possibile, ed offrire quel qualcosa in più che Valhalla non aveva, rendendo il gioco un vero e proprio GDR, premendo il pedale dell’acceleratore su statistiche, equipaggiamenti ed abilità, come se fosse l’elemento principale. Trascorrete del tempo ad accumulare esperienza, sbloccare migliorie e potenziamenti vari sia per il bracciale magico che per armi ed equipaggiamenti, oltre a spulciare ogni angolo della mappa in cerca dei suoi segreti.

A differenza di quanto visto in altri titoli ed espansioni, il team si è preoccupato di offrire enigmi ambientali che non siano così ostici, ripetitivi e monotoni da risolvere, occupando il giusto spazio in un’esperienza in cui esplorazione e combattimenti hanno il predominio rispetto a cutscene o missioni ricche di dialoghi. Il cuore pulsante dell’espansione risiede proprio nell’azione stessa, data sopratutto dalla rimozione dello stealth in modo forzato, lasciando al giocatore la decisione di come e quando agire, senza ritrovarsi di fronte il fallimento di una missione a seguito del rilevamento, se provenite dal gioco base sapete a cosa ci stiamo riferendo. Se avete apprezzato la componente ruolistica in Valhalla, non potete assolutamente lasciarvi sfuggire l’Alba del Ragnarok, la quale dopo aver sondato il terreno ed interesse dei giocatori con alcune meccaniche, decide di arricchirle espandendo il repertorio di abilità a disposizione, conferendo al protagonista poteri inediti, come le trasformazioni menzionate, essendo che il mondo di gioco si estende maggiormente in verticale.

In termini di sfida l’espansione garantisce ore e ore di divertimento,data sopratutto dalla presenza di poteri ed abilità inedite per il protagonista, le quali vengono per lo più utilizzate per risolvere enigmi ambientali o spostarsi da un luogo all’altro.Nel corso dell’avventura sbloccherete poteri che vi permetteranno di raggiungere zone d’apprima o normalmente inaccessibili, senza contare la buona diversificazione degli scenari, da paesaggi innevati a forestali. L’alba del Ragnarok è generosamente longevo, ricco di attività e collezionabili, sbloccabili e meccaniche che aggiungeranno quel tocco in più, il tutto sviluppato con un comparto grafico che cura maggiormente i dettagli, garantendo un framerate stabile ed una caratterizzazione dei personaggi il cui doppiaggio riesce a conferire agli stessi il giusto carisma.