Assassin’s Creed Valhalla: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Una delle saghe videoludiche più longeve in assoluto, dopo Call of Duty, Need For Speed e Final Fantasy, è Assassin’s Creed. Nel corso degli anni abbiamo assistito al lancio di numerosi titoli, ambientati in svariate epoche storiche, dall’antico Egitto di Origins alla Grecia di Odyssey.

Quest’oggi vogliamo portarvi nell‘era vichinga con la Recensione di Assassin’s Creed Valhalla, con il quale ci siamo intrattenuti diversi giorni su Xbox One, anticipandovi che sarà disponibile da domani su PC, Google Stadia, Xbox One, Xbox Series e PS4, mentre su PS5 dal giorno di lancio della console fissato per il 19 Novembre.

Se non vi siete mai lasciati sfuggire alcun capitolo della serie, come sapete Ubisoft ha sempre cercato di introdurre delle novità in termini di Gameplay, stravolgendo la serie con Origins, proseguendo lo stesso lavoro in Odyssey e naturalmente in Valhalla, modificando la sua struttura in un gioco di ruolo.

Assassin’s Creed Valhalla Recensione

Assassin’s Creed Valhalla pur mantenendosi fedele ai precedenti capitoli, apporta alcune importanti modifiche e introduce delle novità decisamente gradite, pensate per estendere la longevità del gioco oltre il limite, ma procediamo per gradi. Per la prima volta nella serie viene introdotta la possibilità di scegliere non solo il sesso del protagonista, come visto già in Odyssey, ma anche lasciare all’Animus tale decisione, mutando l’aspetto nel corso dell’avventura, a seconda delle scelte prese e azioni compiute. Prima di iniziare il gioco abbiamo spulciato le sue opzioni, e c’è da dire che già su console vi è una generosa presenza di settagi per personalizzare al meglio l’esperienza.

Si parte con la scelta della difficoltà, la quale riguarda sia l’esplorazione che i combattimenti, senza contare la possibilità se attivare o meno il sangue, le esecuzioni ed altre opzioni legate al Gameplay. Non manca ovviamente all’appello il negozio, presso il quale spendere il denaro reale per ottenere nuove skin per il protagonista, animali, personalizzazioni estetiche per l’imbarcazione ed altro ancora. Se la scelta del sesso da parte dell’Animus vi sembra una novità, allora non avete ancora visto il mondo di gioco, il quale è strutturato in più mappe contrariamente a quanto visto nei precedenti capitoli.

Dalla Norvegia all’Inghilterra, con l’aggiunta di ulteriori località segrete che dovranno essere sbloccate compiendo specifiche azioni. Ogni mappa ha il suo bioma, le sue creature e naturalmente missioni ed attività da portare a termine. Le mappe sono dunque costellate di punti di sicronizzazione, negozi, missioni varie, obiettivi da assassinare, gare di bevute o insulti, selvaggina da cacciare, pesci da pescare, villaggi da depredare e tesori da recuperare.

In qualsiasi momento tramite la mappa del mondo, è possibile spostarsi nelle varie località sbloccate. Valhalla è pur sempre un gioco di ruolo e come tale ricompensa il giocatore con punti da spendere per ottenere nuovi talenti, portando a termine le missioni. I talenti da sbloccare sono davvero numerosi, suddivisi per costellazioni, in grado di conferire al protagonista non solo migliorie in forza, resistenza o agilità, ma anche attacchi particolari.

Oltre i talenti potrete contare poi sulle abilità, suddivise in 2 rami, per un totale di 11 per tipologia, con la possibilità di equipaggiarne 8 per volta, alcune pensate per gli attacchi da mischia altre dalla distanza. Le abilità contrariamente ai taletni possono essere sbloccate solo recuperando gli appositi documenti disseminati nel mondo di gioco. Come visto già in Origins e Odyssey, anche in Valhalla avete la possibilità di migliorare il vostro equipaggiamento, non solo dal vestiario ma anche dalle armi, lasciando al giocatore la decisione se impugnare 2 armi oppure affidarsi al classica combinazione arma e scudo.

Tutto bello, ma per quanto riguarda le imbarcazioni? Purtroppo Valhalla fa un passo indietro, abbandonando le grandi traversate in mare aperto o le battaglie navali, optando per il semplice spostamento tra i fiumi, eliminando dunque la possibilità di personalizzare e modificare la nave con nuovi accessori. Le navi dunque vi serviranno per lo più per raggiungere terre lontane da razziare. Un’altro passo indietro compiuto dalla serie lo si trova nell’esplorazione dei fondali, dimenticatevi dunque quanto visto nrei precedenti capitoli.

In qualsiasi momento potrete sia richiamare il cavallo con un fischio, per spostarvi velocemente sulla terra ferma, che il volatile per osservare il mondo dall’alto, al fine di individuare obiettivi e punti vari. Attraverso un’apposita ruota avete la possibilità di accedere velocemente ad azioni supplementari, come le razzie, la meditazione per far scorrere il tempo velocemente ed altro ancora. Non solo il protagonista, anche il vostro insediamento può livellare, con la possibilità di utilizzare le risorse ottenute per costruire nuove strutture, come il capanno dei cacciatori, la veggente, il fabbro, il covo degli Assassini ed altro ancora.

Non mancano all’appello risse, gare di bevute, caccia, pesca o insulti, questi ultimi indispensabili per migliorare la persuasione, la quale vi tornerà utile nei dialoghi con commercianti e non solo. A tal proposito c’è da dire che il sistema di dialogo è arricchito con scelte multiple, le quali modificano i rapporti tra il protagonista e gli interlocutori. Il sistema di combattimento pur essendo in tempo reale, strizza l’occhio per certi versi al souls, dove imparare a padroneggiare schivate, attacchi e parate col giusto tempismo è importante.

Effettuando attacchi, schivate o capriole di continuo consumerete la stamina, ritrovandovi per diverso tempo senza la possibilità di difendervi, lo stesso vige per le abilità equipaggiate, le quali possono essere utilizzate solo ad energia carica. In Valhalla potrete depredare villaggi, entrare nelle abitazioni, rompere casse e vasi o affidarvi ai cadaveri per recuperare le risorse, aprendo forzieri, il più delle volte chiusi a chiave, per ottenere nuovi equipaggiamenti esclusivi. Presso i negozi potrete rifornirvi di munizioni, armi ed equipaggiamenti di vario tipo, con la possibilità di dedicarvi nel tempo libero alla caccia o pesca, ricevendo delle ricompense.

Assassin’s Creed Valhalla ha molto da offrire, nonostante la inevitabile presenza della ripetitività sia nelle missioni primarie che secondarie. Trascorrerete buona parte del tempo a razziare villaggi, recuperare risorse, eliminare i bersagli ed ovviamente espandere il vostro insediamento. In termini di trama Assassin’s Creed Valhalla non riesce a destare l’interesse del giocatore, nè all’interno nè all’esterno dell’Animus, ma è innegabile la generosa mole di contenuti, nonostante il gameplay sia inevitabilmente ripetitivo.

Valhalla è più cruento e volgare, lasciando campo libero a dialoghi scurrili di ogni sorta e smembramenti vari. Non manca all’appello la possibilità di avere storie amorose e rapporti sessuali, nonostante in quest’ultimo caso non vi siano scene esplicite. Sul fronte tecnico, avendolo giocato su Xbox One, Assassin’s Creed Valhalla presenta cali di frame rate, lunghi tempi di caricamento ed un comparto grafico discutibile, il quale non sfoggia texture vive e dettagliate, dando l’impressione di giocare per lo più su un PC di fascia bassa, senza contare la presenza di bug esilaranti o grafici. Un titolo dunque che vi consiglio di giocare più su PC e console nextgen che su Xbox One o Ps4.

Nonostante la presenza di ambientazioni che strizzano l’occhio all’era medioevale, con imponenti castelli, roccaforti in rovina, villaggi e foreste varie, pur essendo cronologicamente collocato nell’era vichinga, Valhalla non rende giustizia alla nuova trilogia, facendo diversi passi indietro di cui vi ho parlato, che potrebbero deludere le aspettative dei fan.

Assassin’s Creed Valhalla Gameplay Trailer