Dopo Memories of Mars, vogliamo condividere con voi la nostra Recensione di Vampyr, sempre su gentile concessione Digital Bros, dopo aver messo le mani sull’edizione PS4 del titolo.
Vampyr Recensione
Sono trascorsi diversi anni dall’ultima volta che abbiamo avuto modo di vestire i panni di un vampiro in ambito videoludico, un genere quasi dimenticato nel tempo, ripreso grazie a Vampyr.
Il gioco inizia con la nostra rinascita, a seguito della morte provocata dal morso di un misterioso vampiro che si aggira per le strade della Londra di fine 800 inizio 900, stesso periodo in cui Jack lo Squartatore seminava sangue e terrore per le strade.
Privi di armi ed abilità, ci aggiriamo per le strade in cerca di risposte, prima di giungere ad una grande struttura ospedaliera, dove veniamo accolti a braccia aperte grazie al nostro passato da celebre chirurgo.
Ci ritroveremo nel corso dell’avventura non solo ad indagare per scoprire l’identità del nostro assassino (Murdered Soul Suspect vi dice nulla?) ma anche a fare luce sui brutali e misteriosi omicidi che hanno colpito Londra.
Nei panni di un medico vampiro siamo noi a decidere il destino delle persone con le quali potremo interagire durante le nostre esplorazioni notturne.
Potremo dunque decidere se craftare una cura presso il nostro banco da lavoro con i materiali raccolti, per poi consegnarla ai malati e risollevare i quartieri o se assassinarli brutalmente nutrendoci del loro sangue, sia per porre fine alle sofferenze della vittima che per ottenere punti esperienza.
Presso i tanti rifugi disseminati per Londra o nella stanza privata all’interno dell’ospedale, riposando sul sul letto potremo salvare i progressi di gioco e spendere i punti esperienza accumulati per acquistare abilità di vario tipo o migliorare quelle in dotazione.
Le abilità si suddividono per categoria, ognuna di esse con un certo numero di livelli da ottenere per padroneggiarle al meglio. Dal morso agli artigli, da una maggiore barra vitale e stamina alla possibilità di craftare oggetti più elaborati.
Presso il banco da lavoro come anticipato, non solo è possibile craftare cure mediche per i nostri pazienti, ma anche fiale per recuperare vita e stamina o sangue ed armamenti di vario tipo, dalle pistole e fucili a bastoni e lame.
Durante l’esplorazione dei quartieri capiterà spesso di imbattersi in cittadini armati di fiaccole e bastoni, licantropi ed ogni altra creatura mostruosa che sembra essere stata partorita dalla mente di King.
Vampyr può essere considerato una sorta di RPG, non solo per la possibilità di ottenere punti esperienza per l’acquisto di abilità,ma anche per la presenza di un sistema a livelli sia per se stessi che per i nemici.
Tramite lo scanner di cui è dotato il vampiro, possiamo tenere sotto controllo l’identità del nemico o vittima, il tipo di sangue che è possibile ottenere, il numero di punti esperienza e il loro livello.
Ciò ci porterà a visitare prima di tutto zone più deboli, allo scopo di salire di livello ed ottenere migliorie per le proprie abilità, prima di raggiungere zone più complesse dove i nemici non conoscono la pietà.
Non manca la possibilità di partecipare ad eventi e missioni di vario tipo, le quali arricchiscono la già generosa longevità della trama principale, suddivisa in capitoli.
Portando a termine gli incarichi si ricevono le dovute ricompense, senza contare la possibilità durante il percorso, di eliminare nemici o cittadini, rovistare tra i cassonetti e bauli in cerca di oggetti ed altro ancora.
La presenza delle boss fight in Vampyr è all’ordine del giorno, capiterà spesso di imbattersi in nemici più ostili, dotati di una lunga barra energetica nella parte inferiore dello schermo, oltre una seconda barra che ne indica la resistenza.
Colpendo il nemico con armi o abilità, è possibile sia ridurre la salute che azzerare la resistenza, consentendoci di entrare in azione con il morso da vampiro per recuperare sangue utile per le nostre abilità.
Oltre la barra vitale e stamina, quest’ultima consumabile con schivate o colpi ma ricaricabile automaticamente, avremo a disposizione la barra del sangue, ricaricabile assorbendolo dai ratti o nemici.
A differenza della stamina, la barra vitale si ricarica tramite l’utilizzo delle fiale che possono essere create in laboratorio, raccogliendo energia da bauli e casse o utilizzando un’abilità che permette di prelevare il nostro stesso sangue.
Disporre di fiale e dell’abilità per il ripristino della vita, potrebbe tornare utile sopratutto durante lo scontro con boss più ostici, dove l’utilizzo di schivate ed ogni altra abilità appresa nel corso della storia, risulterà fatale.
Come ogni RPG che si rispetti non poteva di certo mancare all’appello la possibilità di interagire con i vari cittadini, ,allo scopo non solo di cenare con il loro sangue ma anche di ottenere informazioni, instaurare un rapporto o commerciare.
Con il denaro ottenuto è possibile vendere o acquistare merci di vario tipo dai commercianti sparsi per Londra, allo scopo di recuperare materiale necessario per il crafting e miglioramento del proprio equipaggiamento.
Interagendo con un cittadino è possibile sia fare un checkup dello stato di salute (da bravi medici) per scoprire di cosa hanno bisogno, che verificare se è possibile aggredirli oppure no.
Maggiore è il numero delle vittime e migliori sono le probabilità di aggredirne di maggiori.
Alcuni cittadini richiederanno un certo livello per prelevare il loro sangue, ciò ci porterà ad optare per l’assassino del bersaglio al termine della missione piuttosto che risparmiargli la vita.
E se il gameplay di Vampyr è vasto, divertente e coinvolgente, purtroppo ci sono dei problemi che affliggono il titolo e che vanno menzionati. Premettiamo che abbiamo provato il gioco su PS4 PRO e che fino ad oggi non sono stati rilasciati aggiornamenti.
Oltre a soffrire di un comparto grafico discreto con modellazione poligonale, animazioni, texturizzazione e gestione di luci e ombre discutibile, è afflitto da cali di frame rate sia durante la semplice esplorazione che nei combattimenti.
A non aiutare il titolo vi sono i continui caricamenti tra una zona e l’altra, nonostante la durata di pochi secondi, ci è capitato infatti di imbatterci negli odiosi caricamenti anche durante l’esplorazione della stessa zona.
La parola d’ordine in Vampyr è proprio caricamenti, infatti sia alla morte del personaggio che all’ingresso in una nuova location, ci troveremo di fronte una schermata nera che ci porterà via diverso tempo prima di tornare all’azione.
Problemi che naturalmente sono risolvibili con delle patch ma che vanno menzionati.
Doppiaggio naturalmente in lingua inglese ma con la possibilità di usufruire dei sottotitoli italiani con una colonna sonora che si sposa alla perfezione con l’epoca vittoriana in cui è ambientato il gioco.
Ottimi gli scenari e l’alone di mistero che si cela attorno ad edifici, quartieri ed abitanti stessi di una Londra di fine 800 – inizio 900.
Vampyr permette al giocatore di tramutarsi in un feroce vampiro assetato di sangue o un medico pronto a tenere a freno la propria sete per aiutare chi è in difficoltà.
La scelta è vostra! Cosa ne pensate? Fatecelo sapere nel canale #gamerbrain sul nostro server Discord.