Tormented Souls: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Se siete cresciuti con i videogiochi Horror di fine anni 90 ed inizio 2000 allora ricorderete i primi capitoli delle serie Resident Evil, Silent Hill e Alone in The Dark, giusto per citarne qualcuno, i quali proponevano un’esperienza ben lontana da quella odierna. Con questa premessa oggi vogliamo condividere con voi la Recensione di Tormented Souls, disponibile da qualche giorno su console a distanza di tempo dal lancio su PC.

Tormented Souls Recensione

In Tormented Souls vestite i panni di una fanciulla, la quale dopo aver ricevuto una strana lettera con la foto di due gemelle scomparse, deciderà di raggiungere una villa per scoprire cosa si cela dietro l’oscuro mistero, finendo però vittima di un macabro esperimento, il quale la porterà a risvegliarsi in una vasca da bagno nuda, priva di un occhio e con un grosso tubo in gola, ed è qui che inizia la terrificante avventura. Tormented Souls propone meccaniche tipiche dell’epoca, con camera statica, limiti nei salvataggi ed un inventario dove riporre gli oggetti, esaminarli e combinarli tra loro prima di utilizzarli. Il gioco inizia in una stanza la cui porta è priva di maniglia, il vostro primo compito sarà quello di recuperare gli strumenti necessari per sbloccarla e proseguire oltre. Gli Horror attuali ci hanno abituato alla possibilità di salvare i progressi in qualsiasi momento, spostare liberamente la camera durante le esplorazioni ed avere una generosa quantità di armi e munizioni a disposizione per affrontare le minacce.

La camera cambia inquadratura con lo spostamento del personaggio nelle varie stanze, impedendo di vedere i nemici in arrivo, ritrovandosi una spiacevole sorpresa svoltando l’angolo e in alcuni casi mettendovi in condizione di avere pochi secondi a disposizione per fuggire dalle minacciose presenze che abitano la grossa dimora, difendendovi con le armi e strumenti che potrete recuperare nel corso dell’avventura, il tempo necessario per capire cosa fare e dove andare. Come anticipato avrete un inventario a disposizione, nel quale potete riporre sia documenti da consultare in qualsiasi momento, i quali forniscono indizi utili e informazioni sulla trama che armi, munizioni ed oggetti vari. La trama viene narrata sia da brevi cutscene che dialoghi con alcuni dei personaggi incontrati nella villa ed i documenti in questione, il tutto rigorosamente con doppiaggio in inglese ma supportato dai sottotitoli in italiano.

Per orientarvi nella villa potrete contare sulla presenza di mappe appese in vari punti, le quali mostrano la vostra posizione oltre le stanze adiacenti, dunque nessun radar, minimappa o carte da consultare in qualsiasi momento, ciò vi porterà a ricordarvi l’esatta posizione di ciascuna stanza da raggiungere una volta sbloccata. Ebbene si, non tutte le stanze saranno esplorabili fin da subito, dovrete a volte attivare generatori, sbloccare le porte con chiavi ed altri oggetti o aprirle dall’altro lato. I nemici collocati strategicamente vi metteranno spesso i bastoni tra le ruote, portandovi ad usare gli strumenti o armi a disposizione per rallentare la loro avanzata, al fine di risolvere pacificamente un enigma o aprire una porta in un lasso di tempo comunque ridotto. Come anticipato il sistema di salvataggio come la camera stessa è una meccanica vecchia scuola, non avrete modo di salvare i progressi in qualsiasi momento tramite la pausa e non esiste alcun salvataggio automatico, dovrete recuperare dei nastri da utilizzare con specifici dispositivi che trovate in giro per la villa, ogni nastro corrisponde ad un solo salvataggio ed essendo limitati in numero dovrete decidere attentamente quando e dove farlo.

Perdere la vita vi porterà all’ultimo salvataggio registrato, ciò significa dunque il più delle volte a ripetere interese sessioni non potendo per l’appunto salvare la partita infinite volte e in qualsiasi momento, un senso di frustrazione tipico degli horror dell’epoca, in linea con l’esperienza. Tormented Souls è un Horror che fonde l’esplorazione alla risoluzione degli enigmi, un gioco in cui i mostri più che spaventare il giocatore sono collocati in modo tale da incutere ansia, sopratutto quando bisogna scoprire il modo per proseguire, recuperare oggetti ed utilizzarli nei loro paraggi. Le armi in dotazione sono più un modo per rallentarli che eliminarli, per cui dimenticatevi i Resident Evil odierni Tutto bello ma come si comporta sul fronte tecnico? La nostra prova su PS5 non ci ha portato ad imbatterci in cali di frame rate o lunghi tempi di caricamento, il titolo si comporta egregiamente su questo aspetto ma con meccaniche come anticipate vecchia scuola, con lenti e robotici spostamenti della protagonista ed una colonna sonora composta da melodie e suoni che si sposano alla perfezione con l’atmosfera, senza mai ritrovarsele in momenti inopportuni.

E se in comparto tecnico e sonoro nulla da ridire, non possiamo dire lo stesso per la grafica, la quale appare piuttosto datata sia nei modelli dei personaggi che animazioni, quasi a voler rendere omaggio ai vecchi Horror in tutto e per tutto piuttosto che ad essere trascurati in favore di un Gameplay che si lascia piacevolmente apprezzare. 7 le ore richieste per portare a compimento l’avventura, la quale lascia inevitabilmente dell’amaro in bocca di fronte ai titoli di coda, un gioco in cui il team di sviluppo non ha osato più del dovuto, limitandosi al fattore nostalgia per attirare i vecchi giocatori più che i nuovi, proponendo una trama banale e scontata, priva di interesse e che sa di già visto, certo un titolo da giocare se come detto siete cresciuti con i capolavori di inizio 2000 ma che è ben lontano dall’essere considerato una perla da non lasciarsi sfuggire.

Tormented Souls Gameplay Trailer