[Recensione] Pulse

Siamo appena tornati da un’avventura che ricorda quella narrata in Beyond Eyes con la differenza che si tratta di un gioco in prima persona con ambientazioni oscure, il suo nome è Pulse, ed oggi siamo qui per condividere con voi la nostra recensione.

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Pulse: Camminando nell’oscurità

Pulse ci fa vestire i panni di una fanciulla cieca dalla nascita, guidata solo dal suo udito. Come accadeva in Beyond Eyes, il mondo circostante è totalmente oscuro con colori psichedelici e giochi di luce che mutano l’ambiente circostante, dando al giocatore l’impressione di trovarsi in una Wonderland in rovina.

Lo scopo del gioco è quello di affrontare l’intero viaggio tra ombre, pericoli in agguato ad ogni angolo,foreste oscure e creature misteriose che permettono alla ragazza di illuminare il suo cammino, avendo una chiara visione su ciò che le attende qualche passo più avanti. Purtroppo Pulse è totalmente in inglese, il che rende difficile capire a coloro che non masticano bene l’inglese la storia che già di suo è contorta e a volte senza alcuna logica.

Il gioco inizia con una breve introduzione di fronte al focolare e una voce pronta a narrarci la storia del viaggio di questa ragazza bendata e priva della sua vista, in un mondo pericoloso dove l’oscurità la fa da padrone.

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Creature della notte: Una luce nell’oscurità

L’intero mondo di gioco di Pulse è totalmente oscuro con colori che si mescolano tra di loro per dare vita a ponti, laghi, arbusti e rocce, il giocatore dovrà intraprendere questo lungo viaggio basandosi sia sull’udito il che rende l’audio del gioco un elemento fondamentale, che sugli elementi dello scenario a volte poco chiari tanto da finire in un laghetto e quindi affogare ritrovandosi di fronte il gameover.

Nessuna abilità particolare, arma da utilizzare o enigma da risolvere che ci lascerà delle ore sul medesimo punto, un viaggio nel quale dovremo semplicemente camminare di livello in livello con dei brevi caricamenti tra l’uno e l’altro, utilizzando le buffe creature per illuminare la strada, lanciandole a metri di distanza, rivelando anche la presenza dei pericoli.

Conclusione e Impressioni

Pulse è una storia che merita di essere vissuta, nonostante non sia propriamente un capolavoro, i fondi versati dai donatori durante la campagna su Kickstarter sono stati ben riposti, dando vita ad un titolo che anche se segue in parte le orme di Beyond Eyes, è in grado di destare l’interesse e la curiosità degli avventurieri e di coloro che sono alla ricerca di un titolo originale e che si distacchi dai classici giochi esplorativi proposti su STEAM.