Sono numerosi i titoli che cercano di scimmiottare Counter Strike e tra questi troviamo Insurgency, un FPS tattico e incentrato sul multiplayer online di cui vogliamo parlarvi oggi, disponibile da diverso tempo sulla piattaforma di casa Valve.
Insurgency: Da Mod a Standalone
Insurgency è uno dei pochi sparatutto nati da una mod sviluppata per il Source Engine ma come titolo standalone, un FPS tattico in cui la co-operazione con i compagni di squadra è importante per sopravvivere. Il gioco cerca di proporre un gameplay il più realistico possibile, eliminando quasi totalmente ogni tipo di HUD sullo schermo con la possibilità di abbattere gli avversari con un solo colpo.
Gli unici dettagli presenti sono legate a informazioni riguardanti obiettivi da conquistare o difendere, il numero di munizioni, il tipo di arma in dotazione, senza mostrare nè il mirino (fondamentale in alcune occasioni) nè una mini mappa. Grazie alle potenzialità del Source Engine, il team di sviluppo è riuscito a proporre un FPS dai modelli poligonali e texture dei personaggi, armi e ambientazioni curate seppur datate considerando il periodo di rilascio del titolo.
Competitività e Co-operazione
La totale assenza di una mappa su schermo in grado di identificare e quindi mostrare la posizione dei nemici viene compensata dalla presenza di un comparto audio davvero notevole, in grado di mettere in risalto nella totale confusione tra una granata e una mitraglia, i passi dei giocatori sul terreno di gioco.
Bilanciarsi in battaglia
Morire in Insurgency equivale a ritrovarsi ad assistere il match senza poter interagire se i rientri a disposizione sono ultimati. Attraverso la modalità co-operativa a 5 giocatori, è possibile imbattersi in una serie di nemici gestiti dall’intelligenza artificiale, l’obiettivo è di prendere il controllo di determinati punti sulla mappa sconfiggendo allo stesso tempo le ondate senza restarci secchi. Il livello di difficoltà dell’intelligenza artificiale viene gestito in maniera graduale, incrementandosi gradualmente.