Rainbow Six Extraction: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

A distanza di anni dal lancio di Rainbow Six Siege, Ubisoft con l’intenzione di cavalcare l’onda del successo decide di lanciare un nuovo spinoff, ed oggi vogliamo condividere con voi la Recensione di Rainbow Six Extraction, disponibile nel Game Pass per tutti gli abbonati, permettendo dunque di giocare senza acquistare il gioco.

Rainbow Six Extraction Recensione

Se provenite da Rainbow Six Siege troverete il gameplay piuttosto simile allo sparatutto tattico, tuttavia vengono implementate delle novità, migliorie, modifiche e differenze considerando la tipologia di gioco, la quale non vi pone contro altri giocatori ma degli infetti, in mappe più generose in dimensioni ma pur sempre contenute, dove gli obiettivi sono molteplici come il recupero di un campione o la distruzione dei nidi. Siege a distanza di anni grazie all’egregio supporto ricevuto da Ubisoft vanta numerosi operatori, tra essi 18 sono stati scelti per essere presenti in Extraction, da operatori secolari come Doc e Pulse a delle novità introdotte di recenti nel capitolo base, ognuno dotato di abilità, equipaggiamenti e gadget propri, da combinare con gli altri membri della squadra per sopravvivere.

Rainbow Six Extraction si apre con un video introduttivo ed un tutorial sul campo, il quale permette di apprendere le nuove meccaniche sia per i giocatori che non provengono da Siege che chi da anni è abituato allo sparatutto Ubisoft. Fin da subito è possibile notare di come alcuni dei gadget e degli equipaggiamenti degli operatori sono stati modificati per essere adattati alla nuova esperienza. La novità principale, oltre ovviamente il fatto che non dovrete scontrarvi con altri giocatori ma infetti, risiede nel rischio di perdere un operatore in caso di morte. Quando si perde la vita in Siege si resta spettatori fino alla successiva partita, in Extraction invece si perde l’operatore utilizzato, a meno che non venga portato ad un punto d’estrazione da parte di uno dei compagni di squadra. Perdere l’operatore in singolo equivale a non poterlo più utilizzare fino a quando con un secondo non viene recuperato in una nuova partita.

Alla successiva partita se ci si trova nelle vicinanze di un operatore perduto, si riceve un avviso e si può tentare il recupero interagendo con un albero infetto, le cui radici cercheranno in tutti i modi di impedire al giocatore il recupero. Naturalmente le munizioni così come i gadget sono limitati, tuttavia esplorando gli scenari potrete recuperare il necessario per sopravvivere. Inizialmente potrete solo addentrarvi in una delle mappe di New York, col progredire del gioco ne sbloccherete ulteriori, con la possibilità di ottenere nuovi operatori da utilizzare e punti esperienza da spendere per lo sblocco di nuove tecnologie, come una maggiore corazza, kit per la rianimazione, sacca delle munizioni e così via dicendo. Pur non essendo free to play, Rainbow Six Extraction presenta un negozio dove spendere il denaro reale per l’acquisto di skin per operatori, armi e non solo, oltre una sorta di Pass che consente di ottenere ricompense varie.

Durante il gioco è possibile eseguire le medesime azioni del capostipide, come la possibilità di evidenziare un obiettivo tramite l’indicatore, usare il drone per perlustrare l’area, orientarsi mediante una mappa e cosi via dicendo. Sul fronte tecnico Extraction si comporta piuttosto bene su PS5, con un framerate che non scende a compromessi con la grafica, rendendo il gioco fluido e visivamente accettabile, seppur non urli al capolavoro, preservando lo stile visto in Siege, sopratutto in termini di gameplay, uno sparatutto tattico dove la collaborazione è estremamente importante, più di quanto non lo sia in Siege.

Rainbow Six Extraction Gameplay Trailer