Neckbreak potrebbe essere descritto come una versione più indulgente di Hotline Miami. In questo titolo, a differenza di quello, non basta un solo colpo per ricominciare da capo: il gioco ci permette di subire qualche colpo in più prima di ripartire, a seconda della difficoltà selezionata. Questo approccio rende il combattimento particolarmente frenetico e, a tratti, brutale.
Le meccaniche del combattimento sono tra i punti di forza del gioco, con una serie di combo e un sistema di punteggio che invoglia a rigiocare i livelli per ottenere punteggi più alti. Le armi, dalle mazze ai fucili d’assalto, sono tutte utili e ben bilanciate. Inoltre, la possibilità di impugnare due pistole contemporaneamente, se si riesce a raccoglierle al momento giusto, aggiunge un ulteriore livello di divertimento.
Neckbreak Recensione
Una delle meccaniche più interessanti è l’uso delle pillole: quando si assumono, il gioco entra in modalità slow-motion, facilitando così le uccisioni e le manovre evasive. Esistono diverse pillole con effetti variabili, come la ‘Slingshot’ che estende il tempo di slow-motion dopo ogni uccisione e la ‘Chainlink’ che aumenta la velocità dopo ogni kill. Tuttavia, l’uso delle pillole ha delle conseguenze e influenza uno degli undici finali possibili del gioco. Questa caratteristica aggiunge una profondità interessante, ma le condizioni per ottenere ciascun finale possono risultare frustranti, soprattutto per chi, come me, non ama i puzzle complessi.
Un altro aspetto del gioco che ho trovato controverso è lo stile artistico. Sebbene alcuni ambienti, in particolare quelli esterni, abbiano un’atmosfera grigia e distopica che ricorda le città di Judge Dredd, altri elementi, come le combinazioni di colori troppo vivaci e i personaggi umani, risultano piuttosto discordanti. Questi ultimi, in particolare, spiccano in modo eccessivo rispetto al resto del gioco e possono distrarre durante il gameplay. La sensazione iniziale di un’atmosfera cyberpunk viene meno nel corso del gioco, e la narrazione ambientale non riesce a trasmettere un chiaro senso di coerenza tematica.

La trama di Neckbreak, sebbene promettente, non riesce a emergere pienamente. Ambientato nel 2042, il gioco narra di un protagonista che, dopo un grave trauma cerebrale, diventa un vigilante dopo un episodio violento in metropolitana. Tuttavia, questa trama non viene esplorata in modo approfondito nel gioco stesso, e la connessione con la storia risulta debole. I messaggi sporadici nel nostro appartamento non bastano a creare un legame emotivo con la trama principale.
Infine, il combattimento corpo a corpo è stato, per me, il tallone d’Achille del gioco. Mentre le armi da fuoco funzionano bene e i movimenti sono soddisfacenti, i combattimenti a mani nude non sembrano mai funzionare come dovrebbero. Anche con le pillole, l’uso dei pugni risulta poco efficace, il che ha limitato la mia esperienza complessiva.

Neckbreak è un titolo che, nonostante alcune imperfezioni e un’impostazione artistica controversa, offre un’esperienza di gioco coinvolgente e adrenalinica. Non è un capolavoro che rivoluzionerà il genere, ma è sicuramente un gioco che merita attenzione per chi cerca un’alternativa frenetica a Hotline Miami. È il tipo di gioco a cui si può tornare per perfezionare i punteggi e scoprire tutti i finali, rendendolo un’esperienza soddisfacente per gli appassionati del genere.