Evil Dead The Game: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Di esperienze multiplayer sul mercato ve ne sono molte, da Dead by Daylight ai tanti e tanti Battle Royale e sparatutto free to play. In questi ultimi anni il mercato videoludico dei giochi competitivi e co-operativi è diventato piuttosto saturo, al punto che gli sviluppatori sono in costante ricerca di nuove idee per intrattenere i videogiocatori. Quando si decide di lanciare un gioco multiplayer buy to play, vale a dire a pagamento, sopratutto in un periodo di grandi uscite, bisogna avere abbastanza certezza da assicurarsi che il titolo nel giro di poco tempo non coli a picco in utenza, causando l’inevitabile fallimento, come purtroppo spesso accade. Con tale premessa oggi vogliamo condividere con voi la Recensione di Evil Dead The Game, giocato su Xbox Series X.

Evil Dead The Game Recensione

Evil Dead The Game è un’esperienza PvPvE, dove un giocatore è il male 4 sono i sopravvissuti. Lo scopo è quello di annientare i sopravvissuti o nei panni di questi ultimi trovare dei pezzi di mappa, per rivelare la posizione di un pugnale che dovrà essere utilizzato per estirpare l’entità attraverso un rituale di purificazione. Partiamo fin da subito elogiando il titolo per la presenza di molteplici modalità, le quali non obbligano il giocatore a sperare di trovare qualcuno per una partita. Potrete giocare con compagni di squadra umani contro l’enetità controllata dall’intelligenza artificiale o viceversa, oppure giocare completamente in solitaria, affidandovi anche ad una serie di missioni in stile campagna, dove dovrete portare a termine specifici obiettivi per completare la partita e sbloccare personaggi, skin ed altro ancora, da utilizzare naturalmente nelle modalità principali. Dunque spetterà a voi decidere se giocare con amici o sconosciuti contro l’IA, se farvi accompagnare da quest’ultima contro un giocatore umano o se giocare totalmente in solitaria.

Evil Dead: The Game è un’esperienza multiplayer in terza persona, dove nei panni dei sopravvissuti dovrete annientare l’entità ricorrendo ad armi da mischia e da fuoco, gadget ed abilità varie, le quali variano a seconda del personaggio selezionato, con la possibilità naturalmente esplorando la mappa di imbattervi in collezionabili e consumabili vari, alcuni indispensabili per il ripristino della salute, altri invece per il potenziamento delle statistiche dei personaggi o azzeramento della paura, meccanica che rende la vostra posizione ben visibile agli avversari, riducibile attraverso delle fonti luminose. Esplorando il generoso scenario potrete trovare casse contenenti armi, munizioni e consumabili vari, collezionabili, ed altri oggetti utili, spostandovi a piedi o mediante il veicolo. Nei panni invece dell’entità avrete modo di impossessarvi di mostri ed elementi vari, oltre che evocare creature di ogni sorta per vincere la partita, impedendo ai sopravvissuti di completare il rituale. E come spesso accade in giochi multiplayer simili, una volta esaurita l’energia a disposizione potrete essere aiutati dai compagni di squadra o resuscitati una volta che questi avranno recuperato la vostra anima.

Nel corso del gioco potrete tenere sotto controllo le barre vitali e della paura anche dei personaggi della squadra, la minimappa in alto a sinistra o la completa, le armi a disposizione e consumabili ed oggetti vari posizionati negli slot disponibili, oltre ovviamente la lista degli obiettivi da portare a termine, il tutto entro un certo limite di tempo. 30 minuti sono pur sempre 30 minuti, spesso vi troverete a finire la partita in appena 10-15 minuti, tutto dipenderà dal vostro stile di gioco e dalla passione nell’esplorazione, in cerca di indizi, segreti ed utilità varie. Come anticipato abbiamo giocato su Xbox Series X, con un comparto grafico non proprio brillante, ma in compenso con un’esperienza fluida e rapida in caricamento, quasi mai soggetta a cali di frame rate, i quali fortunatamente non rovinano l’esperienza, lasciandosi piacevolmente giocare, nonostante purtroppo non sia possibile modificare la sensibilità degli stick analogici. Evil Dead The Game non si distacca poi molto dai tanti giochi multiplayer di questa tipologia, ma si presenta come una valida esperienza per staccare la spina di tanto in tanto dai Battle Royale, portando il defunto Friday 13 ad un livello successivo, aggiungendo varietà e contenuti da convincere i giocatori ad intrattenersi a lungo con esso.

Evil Dead The Game Gameplay Trailer