Dirt 4: Recensione, Trailer e Gameplay

Dopo la commercializzazione e il successo di DiRT Rally, Codemasters porta sul mercato il quarto capitolo della saga, imparando dagli errori commessi in Dirt 3,proponendo un simulativo di rally realistico e impegnativo.

Al primo avvio del gioco ci viene richiesto se vogliamo cimentarci in gare realistiche ,di conseguenza con i setup dei veicoli e le impostazioni della gara per piloti esperti,o se affrontare un’esperienza di gioco più casual. Codemasters ha lavorato sodo per proporre una fedeltà alla guida garantita oltre che la migliore precisione possibile degli stick analogici.  

Si pare con la carriera, nella quale troviamo un sistema di progressione ibrido pensato per affrontare in tempi brevi tutte le specialità proposte. Gli eventi si sbloccano con l’incremento della percentuale di progresso e di conseguenza tramite la vittoria dei singoli campionati. 

Inizialmente ci ritroveremo come ogni racing game ad acquistare una delle poche vetture disponibili per affrontare le competizioni, con la possibilità di passare a vetture più elaborate e adatte alle nostre prestazioni con l’avanzamento della carriera.  

 

Tramite la modalità carriera invece ci vengono proposte sfide di ogni tipo in grado di mettere a dura prova le nostre abilità di guida con la possibilità di creare un team personalizzato in nome, colori e sponsor o unirsi ad uno già esistente. 

Oltre il classico Rally è possibile cimentarsi in modalità come il Land Rush, il Rally Cross e il Rally Storico. Il Land Rush ci permette di sfrecciare sull’asfalto a bordo di Dune Buggy, risultando a volte frustrante e ostica con il pad, rivolta principalmente a coloro che utilizzano il volante, in quanto la precisione e la sensibilità non si sposano alla perfezione con gli stick analogici.

Nel Rally Cross ci troviamo di fronte ad una sfida più ardua, ossia completare gare su un circuito tradizionale ma con continui cambi del terreno, costringendoci di continuo a cambiare stile di guida per adeguarci al meglio ad affrontare ogni singola curva. 

 

Infine abbiamo il Rally Storico, l’ultima disciplina che presenta le medesime regole del rally classico ma con auto più complesse da guidare, bolidi degli anni 80 che hanno segnato la storia del rally. 

Diversi tracciati presenti nelle suddette specialità suddivisi in 5 location ossia Australia, Svezia, Galles, Stati Uniti e Spagna, composti da ghiaia, neve, asfalto ed ovviamente sterrato, i quali si adeguano agli agenti atmosferici come pioggia o neve.

Oltre la classica carriera troviamo il Pro Tour dove è possibile affrontare altri giocatori per salire di livello in competizioni online gestite da Codemasters a cadenza giornaliera, settimanale o mensile.  

 

Una delle novità che ha destato maggiormente il nostro interesse risiede nel Gioco Libero, dove oltre a girovagare per lo scenario è possibile organizzare tornei a piacere scegliendo regole e tracciati.

Con i crediti guadagnati in gioco è possibile sbloccare nuove vetture nel corso della carriera scegliendo diversi modelli tra Ford, Subaru, Mitsubishi e naturalmente Open e Renault. Dirt 4 risulta dunque un rally game divertente ma allo stesso tempo impegnativo, un mix tra simulazione e accessibilità.

Pur non presentando delle notevoli novità in termini di struttura, il nuovo racing game targato Codemaster riesce ancora una volta a destare l’interesse dei videogiocatori, sopratutto grazie alla presenza del DiRT Academy, una scuola di Rally che consente di apprendere le migliori tecniche di guida per affrontare al meglio le gare dal Campionato.

Dirt 4 GAMEPLAY TRAILER

Sul fronte tecnico troviamo una modellazione poligonale delle auto realizzata con estrema cura nei dettagli, nonostante la presenza (almeno su console) dell’aliasing a volte sia cosi marcata da mettere in risalto i pochi ma purtroppo presenti difetti grafici. 

Gli scenari risultano dunque abbastanza rifiniti nonostante propongano le medesime ambientazioni quali bosco, deserto o aperte campagne. Ottimo il sistema di illuminazione e gli effetti atmosferici come pioggia, neve e foschia.  

Nulla da ridire per il comparto audio che risulta fedele ai suoni originali proponendo differenti rumori dei motori a seconda della vettura selezionata.