Kholat: Recensione, Trailer e Gameplay

Basato su una storia vera o almeno in parte, l’ultima opera dello studio polacco IMGN.PRO “Kholat” ci porta ad esplorare dei gelidi paesaggi alla scoperta della verità, cosa è accaduto realmente ad un gruppo di escursionisti trovati morti nel lontano 1959. 

Basato su una storia vera

A distanza di molti anni e tante ipotesi la causa della loro dipartita rimane ancora un mistero. La tenda lacerata dall’interno, i corpi trovati in luoghi differenti e lesioni interne sono solo alcuni dei tanti misteri di quella gelida notte.

I ragazzi di IMGN.PRO colgono la palla al balzo per proporre in chiave videoludica un Walking Simulator narrativo Horror.  L’avventura inizia nei pressi della stazione di una piccola cittadina innevata, il giocatore è chiamato ad esplorare l’ambiente alla ricerca di prove legate al tragico avvenimento.

La prima grande e spiacevole sorpresa presente nel titolo, risiede nella totale assenza di un segnalino nella mappa in grado di indicare la nostra posizione, dandoci la possibilità di orientarci solo attraverso una bussola.

Nessun salvataggio automatico tramite checkpoint ma i progressi vengono salvati solo quando ci si imbatte in documenti sparsi per lo scenario, raccoglierli equivale non solo ad avere maggiori informazioni sulla trama ma anche a continuare l’avventura in caso di gameover.

Esplorare la mappa in lungo e in largo per poi ritrovarsi di fronte al gameover senza aver trovato una nota, equivale a dover ripetere nuovamente il tragitto percorso. La morte ci riporta all’ultimo accampamento o nota raggiunta, senza contare che il senso di smarrimento presente nel gioco è cosi elevato da portarci il più delle volte a camminare senza meta. 

La scelta di non segnalare la posizione e di affidarsi a salvataggi di dubbio gusto rovinano appieno l’esperienza di gioco offerta, distaccando il giocatore dal vero scopo del titolo,narrare degli avvenimenti di una storia realmente accaduta. 

Kholat GAMEPLAY TRAILER

A rendere Kholat un survival horror ci pensa un’ombra minacciosa che si aggira per la valle, in grado di eliminarci all’istante,visibile dalla lontananza e dalle sue orme arancio, dando al giocatore la possibilità di deviarlo tramite una strada secondaria.

In qualsiasi momento è possibile consultare l’inventario per rileggere le note raccolte, controllare la mappa o utilizzare la bussola per orientarsi.A rendere difficoltoso il nostro viaggio vi sono gli agenti ambientali, i quali ostacoleranno i giocatori affaticando la corsa o il cammino, obbligandoci il più delle volte a riposarci per proseguire.