Atelier Sophie 2: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Dopo avervi parlato di Atelier Mysterious Trilogy Deluxe Pack, quest’oggi vogliamo condividere con voi la Recensione di Atelier Sophie 2, sequel dell’omonima saga, appartenente al longevo universo di Atelier, nel quale vestite nuovamente i panni di Sophie, riprendendo gli eventi da dove sono rimasti con l’ultimo DLC gratuito del predecessore.

Atelier è una delle saghe più longeve di Koei Tecmo, nel corso degli anni abbiamo assistito al lancio di numerosi titoli, seppure non connessi tra di loro il più delle volte, ciò permette dunque anche ai nuovi giocatori di avvicinarsi al franchise. Atelier 2 naturalmente essendo un sequel necessita di aver giocato il precedente capitolo, tuttavia il filmato introduttivo consente sia ai vecchi giocatori di ricordare gli eventi passati che ai nuovi di capire cosa è accaduto prima di cimentarsi nella nuova avventura. Se provenite da Atelier Ryza partiamo subito informandovi che questa volta non avrete a che fare con un sistema di combattimento in tempo reale ma con il tradizionale combattimento a turni, tipico dei giochi di ruolo giapponesi. Nonostante ciò il team ha lavorato sodo per offrire il più profondo sistema della saga, con la possibilità di ricorrere al Support Guard per bloccare gli attacchi nemici, proteggere alleati e partner, oltre naturalmente a concatenare combo e combinare attacchi speciali con altri membri del party, mediante le Azioni Doppie.

Atelier Sophie 2 Recensione

Il sistema di combattimento mette fin dalle prime fasi in mostra le importanti novità introdotte, al fine di portare una ventata di aria fresca rispetto al passato, rendendo gli scontri quanto più dinamici e coinvolgenti possibili, invogliando i giocatori a dare vita alle più disparate tecniche per sconfiggere gli avversari. Una delle caratteristiche principali risiede nella rimozione delle transizioni tra combattimenti ed esplorazione, nonostante come anticipato gli scontri siano a turni, ciò consente ai giocatori di avere una soluzione di continuità. Sul fronte esplorazione vengono apportate migliorie, in particolare sulla raccolta delle risorse, dato che ora non basterà usare il piccone o gli altri strumenti per il recupero ma bisognerà migliorare le abilità dei vari membri del party, completando delle sfide, al fine di massimizzare la raccolta. Novità decisamente gradita che rende la semplice raccolta qualcosa di più complesso e profondo. Usando dei cristalli potrete modificare il clima nelle aree visitate alterando l’ambiente, facendo comparire inevitabilmente mostri e sbloccando l’accesso a zone inizialmente bloccate, ad esempio in alcuni luoghi potrete prosciugare il corso dell’acqua rivelando passaggi segreti.

In alcuni dungeon verrà richiesto l’uso del modificatore del clima molteplici volte per proseguire, una caratteristica che aggiunge del pepe all’esplorazione. Purtroppo però non è tutto oro ciò che luccica come si suol dire, una nota dolente bisogna menzionarla nel crafting, il quale presenta la perdita di alcune migliorie introdotte in Ryza. Il parametro che in passato poneva limiti agli oggetti che potevano essere sintetizzati dalla protagonista, obbliga ora l’utente a raggiungere uno specifico livello per apprendere la ricetta. Meccanica che vi porterà a trascorrere molto tempo davanti al calderone per realizzare oggetti inutili di per se ma indispensabili per ottenere i punti esperienza necessari. Raccogliendo un determinato numero di oggetti o eseguendo azioni specifiche potete sbloccare nuove ricette. Il funzionamento avviene mediante il posizionamento su griglia degli ingredienti in base agli slot occupati, al fine di ottenere nuove armi, armature ed oggetti utili per l’avventura. Uno dei limiti è dati dall’impossibilità di aggiungere ingredienti extra al fine di ottenere benefici supplementari quanto provvisori.

Graficamente parlando Atelier 2 presenta scenari e personaggi con lo stile cel-shading che da sempre contraddistingue la saga, bello da vedere quanto fluido da giocare, con rapidi caricamenti e cali di framerate assenti. Il punto forte del titolo risiede nella già nota longevità, la quale vi porterà via molte ore sia per raggiungere i titoli di coda che completare tutto ciò che il gioco offre, dagli sbloccabili alle missioni secondarie. Atelier 2 avrebbe deciamente potuto fare di più come si suol dire, ma tirando le somme continua a intrattenere i giocatori che da anni sono legati al franchise oltre ad attirare gli amanti del genere ma che non hanno mai avuto modo di avvicinarsi ad uno dei più celebri franchise di Koei Tecmo.

Atelier Sophie 2 Gameplay Trailer