Assassin’s Creed Odyssey: Recensione, Trailer e Gameplay

Dopo l’Egitto di Assassin’s Creed Origins, quest’oggi vi portiamo in Grecia con Odyssey, nuovo capitolo della serie che ci è stato gentilmente concesso da Ubisoft, e che stiamo portando su Twitch in questi giorni.

Assassin’s Creed Odyssey Recensione

Assassin’s Creed Odyssey è il prequel di Origins, ambientato diversi anni prima gli eventi narrati nell’Egitto di Ubisoft. Sviluppato in concomitanza con Origins, il titolo si presenta con le medesime meccaniche di gioco e una parte di Assets, ma introduce novità e miglioramenti non indifferenti.

Partiamo prima di tutto da un sistema di combattimento rivisto e reso più ostico del passato, con l’introduzione di nuove abilità da padroneggiare e armi da equipaggiare tra spade, lance, bastoni e archi, senza la possibilità di contare sullo scudo per difendersi dagli attacchi dei nemici, ma facendo leva sulle parate sincronizzate.

Come abbiamo visto nel prequel, anche in Odyssey è presente la componente RPG la quale porta una ventata di aria fresca nella serie, proseguendo il lavoro iniziato con il precedente capitolo. Eliminando i nemici e portando a termine le varie attività, si ottengono punti esperienza con i quali è possibile sia livellare il personaggio che acquistare nuove abilità.

Le abilità si suddividono in 3 ramificazioni: Cacciatore, Guerriero e Assassino, la prima rivolta ai giocatori che amano utilizzare l’arco per cacciare o eliminare i nemici dalla distanza, la seconda per chi preferisce affrontare gli scontri diretti e la terza per coloro che sono più dediti ad un approccio stealth.

Per ogni livello raggiunto si viene ricompensati con un punto esperienza, da spendere in uno dei 3 rami, con la possibilità di migliorare sia le abilità passive come l’incremento dei danni fisici o la resistenza alle cadute, che le attive da equipaggiare negli appositi slot.

 

Nel corso del gioco è possibile richiamare in qualsiasi momento le 8 abilità impostate nelle 2 ruote presenti, la prima dedicata alle abilità Guerriero e l’altra a quelle Cacciatore. Utilizzando le abilità si consuma una certa quantità di mana, la quale si ricarica gradualmente durante gli scontri.

Tra le abilità interessanti troviamo la cura, il celebre calcio spartano, la possibilità di infuocare l’arma o creare un onda d’urto in grado di colpire o stordire molteplici bersagli simultaneamente. 

Alcune delle abilità presenti possono essere potenziate fino ad un massimo di 3 volte, una volta raggiunto il livello richiesto. A differenza di Origins dove il massimo livello consentito era il 30, incrementato nel tempo tramite il lancio dei DLC, in Odyssey potremo livellare fino al 50.

La generosa mappa che ci permette di esplorare l’antica Grecia ricreata da Ubisoft per l’occasione, è suddivisa in regioni, ognuna ricca di missioni ed attività da portare a termine, contraddistinte anche da livelli differenti.

Partiamo con la Cefalonia per poi arrivare a Chio o Lesbo, dove vengono richiesti livelli alti per sopravvivere. Ogni regione è suddivisa a sua volta in province, presso le quali è possibile imbattersi nei fabbri, punti di sincronizzazione, bacheca delle missioni, tesori da recuperare e molto altro.

 

A differenza dei capitoli precedenti, l’unico mercante presente è il fabbro, presso il quale è possibile vendere o acquistare armi ed equipaggiamenti o potenziare quelli in uso, utilizzando sia il materiale richiesto che le monete ottenute nel corso del gioco.

Sincronizzandosi con i vari punti di osservazione, caratterizzati dall’icona dell’aquila, è possibile spostarsi rapidamente tramite il viaggio rapido, permettendoci di raggiungere determinate zone in un lasso di tempo ridotto.

Come siamo sempre stati abituati da diversi anni a questa parte, anche in Odyssey sono presenti i cavalli, da utilizzare per spostarsi nello scenario più rapidamente,con la possibilità di attivare l’auto guida, il quale ordina al cavallo di raggiungere il punto da noi stabilito autonomamente. 

Il cuore pulsante dell’esperienza di gioco risiede nelle battaglie navali, rese più ricche e complete rispetto Origins, con la possibilità sia di usare piccole imbarcazioni per spostarsi da un’isola all’altra che una nave, potenziabile e personalizzabile, con la possibilità di assumere dei luogotenenti speciali portando a termine determinate missioni.

La nave può essere potenziata in danno per le singole armi, arsenale o resistenza sia dell’imbarcazione che dell’equipaggio. Ogni luogotenente vanta caratteristiche differenti, alcuni pensati per offrire una maggiore potenza di fuoco altri per la resistenza della nave.

 

 

Oltre le tradizionali frecce, durante gli scontri navali potremo contare su frecce infuocate o giavellotti, i quali pur non essendo potenti come le cannonate di Black Flag, sono in grado di infliggere seri danni alle imbarcazioni rivali.

Dopo aver esaurito la barra energetica delle navi avversarie, è possibile decidere sia di affondarla con il colpo di grazia che salire a bordo per trucidare l’equipaggio, con la possibilità di recuperare i tesori presenti sull’imbarcazione, i quali spaziano da materiali per il potenziamento e riparazione della nave, a nuovi capi d’abbigliamento per il protagonista.

Nel corso dell’avventura capiterà spesso di imbattersi in nuovi equipaggiamenti, dagli elmi alle corazze, le quali si differenziano non solo in estetica ma anche in livello, caratteristiche tecniche e tipologia, da equipaggiamenti comuni ai più rari, differenziati dal colore della casella, passando da un azzurro tendente al viola all’oro puro.

Ogni equipaggiamento come anticipato può essere potenziato presso il fabbro, utilizzando materiali e denaro richiesti. Sempre presso il mercante è possibile infondere negli equipaggiamenti le incisioni sbloccate con il progredire della storia, per aggiungere ad armi o parti dell’armatura, particolari agevolazioni.

Le missioni ed attività da portare a termine sono davvero tante, dall’eliminazione dei membri della setta alla conquista degli avamposti nemici. Oltre i tradizionali accampamenti dove sono presenti capitani da eliminare e tesori da recuperare, è possibile accettare nuove missioni dalle bacheche presenti in città, le quali ci ricompensano con dracme e punti esperienza. 

Oltre le missioni storia e secondarie, è possibile cimentarsi nelle battaglie, dove ci ritroviamo in un campo ricco di nemici da trucidare, difendendo allo stesso tempo i membri della propria squadra ed eliminando i capitani avversari, per decimare la barra energetica della squadra rivale.

E se ciò non basta a soddisfare la vostra avidità, potete sempre esplorare la Grecia per uccidere animali leggendari o creature mitologiche tra cui la celebre Medusa. Come accadeva in Origins o L’ombra di Mordor, i membri della setta da eliminare sono suddivisi in ranghi, inizialmente celati da una maschera.

Portando a termine le varie attività e missioni è possibile ottenere gli indizi necessari per scoprire sia l’identità che l’esatta ubicazione dei vari membri della setta, i quali si differenziano in livello e gradi, portandoci ad eliminare prima i singoli gruppi e poi i capi di ognuno di essi, per giungere al boss di fine avventura.

Oltre i membri della setta, capitani e comandanti, avremo a che fare con i mercenari, i quali a differenza del prequel, sono molteplici e suddivisi in ranghi, pronti a darci la caccia in qualsiasi momento. 

Eliminando i nemici e portando morte e distruzione in giro per la Grecia, attireremo la loro attenzione, con la possibilità di pagare una piccola somma di denaro per azzerare il livello di ricercato. Di carne al fuoco in Odyssey ve ne è in abbondanza, considerando che solo la Storia ha una longevità di circa 40 ore.

 

Da elogiare il comparto grafico durante le cutscene o dialoghi interattivi, con una maggiore cura nei dettagli per i singoli personaggi, dalla modellazione poligonale alle animazioni. Interessante ed originale la decisione di inserire il sistema morale, il quale permette alla nostra fama di precederci nelle varie regioni della Grecia.

Durante i dialoghi è possibile decidere la risposta da fornire all’interlocutore. Ad esempio portando a termine una missione potremo decidere se ottenere le dracme oppure rifiutarle, eliminare un bersaglio o risparmiargli la vita.

Per la prima volta nella serie viene introdotta la possibilità di decidere il sesso del protagonista, oltre che intraprendere varie storie d’amore con i personaggi incontrati nel corso dell’avventura, seppure quest’ultima novità non sia stata curata poi molto.

Giocato su Xbox One X il titolo si presenta graficamente accattivante, senza incidere sulle prestazioni in gioco, proponendo un gameplay veloce e coinvolgente, divertente e reattivo. Assassin’s Creed Odyssey nonostante sia sia decisamente allontanato dalla serie tradizionale con la quale siamo cresciuti nel corso degli anni, è sicuramente un grande passo avanti verso un’esperienza di gioco definitiva. 

Assassin’s Creed Odyssey Gameplay Trailer