Assassin’s Creed Origins: Recensione, Trailer e Gameplay

Dopo aver condiviso con voi diverse guide sul gioco, quest’oggi vogliamo portarvi in Egitto con la nostra Recensione dell’ultimo capitolo della serie Assassin’s Creed, intitolato Origins, sviluppato e distribuito da Ubisoft su PC, PS4 e Xbox One.

 

Assassin’s Creed Origins Recensione

Dopo Syndicate, il franchise si è preso diversi anni di pausa, tornando sul mercato con un titolo innovativo e differente, dagli Assassin’s Creed ai quali siamo stati abituati nel corso degli anni, introducendo per la prima volta elementi tipici di un gioco di ruolo, prendendo spunto da titoli come The Witcher 3.

In Origins vestiamo i panni di Bayek, un’assassino egizio, che dopo aver assistito alla morte di suo figlio per mano di una setta , alimenterà la vendetta nel suo cuore partendo per un lungo viaggio alla ricerca dei responsabili,liberando l’Egitto dalla loro tirannia e malvagità.

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Una delle novità più evidenti, risiede nel sistema di gioco il quale muta rispetto il passato, abbracciando uno stile RPG piuttosto che il classico Action, ponendoci di fronte a svariate missioni da portare a termine, con lo scopo sia di ottenere punti esperienza utili per livellare, che armi ed equipaggiamento di vario tipo.

Per la prima volta viene introdotto il livello di difficoltà, il quale varia ma non troppo la crudeltà dei nemici nei confronti di Bayek e la loro ferocia, facendo leva sul fattore level cap per il proseguimento dell’avventura. 

 

 

A differenza del passato, dove si completava una missione storia dopo l’altra, per giungere alla conclusione in uno o forse due giorni di gioco, in Origins il giocatore è chiamato e in un certo qual senso obbligato, a portare a termine incarichi secondari, dalla scoperta di nuovi luoghi all’eliminazione dei bersagli,al fine di ottenere l’esperienza necessaria per salire di livello, ed equipaggiare armi, scudi e gadget migliori.

Nel corso delle missioni è inevitabile imbattersi nei tanti nemici presenti, i quali dotati di un level cap differente e basato naturalmente sulla missione in corso, risultano sia semplici da sconfiggere che ostici se affrontati a level cap inferiori, ciò comporta un’incremento notevole della longevità del titolo, portandoci ad esplorare un’antico Egitto dalle dimensioni smisurate, per ottenere l’esperienza e l’equipaggiamento necessario, per affrontare i membri dell’organizzazione segreta.

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In ogni regione ci ritroveremo a fronteggiare un differente boss, riportandoci come accadeva nel primo titolo della serie, a svolgere missioni secondarie, allo scopo di scoprire l’identità del nostro nemico, prima di procedere al suo assassinio, proposto in alcuni casi sotto forma di boss fight, per gli amanti del genere RPG. Non manca naturalmente la possibilità di tornare alla realtà uscendo all’esterno dell’Animus, nei panni di un personaggio inedito, rendendo le poche fasi di gioco importanti ma non rilevanti, focalizzando l’attenzione del giocatore maggiormente sull’antico Egitto e su Bayek.

In ogni o quasi città nella quale ci ritroveremo a vagare, avremo occasione di fare acquisti presso i mercanti della zona, dagli abiti ai mezzi di trasporto, dai materiali necessari per la creazione ad armi, gadget ed equipaggiamento di vario tipo.

Come da tradizione per i giochi Ubisoft da qualche anno a questa parte, anche in Origins vi sono sfide giornaliere nelle quali cimentarsi, ottenendo come ricompensa, la possibilità di acquistare per il giusto compenso, presso l’apposito mercante, una cassa che se aperta ci consente di ottenere un’arma o scudo RANDOM rari, utilizzabili solo dopo aver ottenuto il level cap richiesto. 

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Non mancano all’appello le classiche torri, le quali a differenza del passato, non consentono di rendere visibile una porzione di mappa ma permettono di migliorare la percezione dell’aquila, oltre a consentirci di spostarci rapidamente da una località all’altra della mappa, attraverso il teletrasporto, accessibile in qualsiasi momento fatta eccezione durante i combattimenti.

Il vasto mondo di gioco presente in Assassin’s Creed Origins come da tradizione è totalmente oscurato, rendendo visibili le varie regioni e località una volta giunte sul posto, lasciando al giocatore la libertà di decidere l’ordine con cui esplorare le varie località, nonostante quest’ultime siano suddivise per livelli, portandoci di fronte a morte certa nel caso in cui i nemici siano decisamente più potenti dell’attuale level cap, ma eliminando definitivamente, i limiti che portavano in passato alla desincronizzazione. 

Nel corso dell’avventura ci ritroveremo non solo ad esplorare piramidi, sfingi e tombe di vario tipo, ma anche i fondali marini alla ricerca di tesori preziosi e materiali utili al crafting, fronteggiando allo stesso tempo le tante pericolose bestie che popolano l’antico Egitto, dai coccodrilli agli ippopotami, con la possibilità di difenderci anche in acqua con le armi in dotazione.

Non manca all’appello la possibilità di spostarsi a bordo di una nave, nonostante siano poche le occasioni per dare il via ad una battaglia marittima che abbiamo tanto amato in Black Flag. In qualsiasi momento è possibile richiamare l’aquila di Bayek, vestendo i suoi panni o meglio dire piume per un tempo infinito, allo scopo di vedere il mondo di gioco da una differente prospettiva, per evidenziare tesori, nemici o animali da cacciare.

Attraverso il menù principale, è possibile non solo accedere all’inventario per modificare l’equipaggiamento, ma anche consultare la mappa, craftare oggetti o potenziare quelli in dotazione e sbloccare le tante abilità presenti in 3 differenti ramificazioni, con i punti ottenuti nel corso del gioco.

Assassin’s Creed Origins Video Recensione 

Oltre a poter contare su armi da mischia e archi, è possibile utilizzare bombe di vario tipo, la classica lama celata ed abilità ottenibili durante l’avventura, moltiplicando i punti esperienza ottenuti per ogni singola uccisione.

Per gli amanti del completismo, Ubisoft ha deciso di sostituire i collezionabili con dei segreti da scovare e risolvere, al fine di ottenere nuove armi, vestiari o mezzi di trasporto. Per la prima volta viene introdotta sia la modalità Arena, la quale ci consente di affrontare nemici e boss in combattimenti senza esclusione di colpi, che la Corsa con le Bighe, quest’ultima modalità suddivisa in Versus e Torneo, con la possibilità di cimentarsi nell’allenamento.

Come accadeva in passato sia i mezzi di trasporto che il vestiario non incide sul personaggio, apparendo dunque solo come una questione estetica, suddividendo come accade in ogni RPG che si rispetti, l’equipaggiamento per categoria, dai comuni ai rari e leggendari, contraddistinguendoli tra di loro in colorazione.

Origins è indubbiamente l’Assassin’s Creed definitivo, un calderone di idee ben concepito, in grado di portare una ventata di aria fresca nella serie, peccato che su Xbox One S il gioco è spesso soggetto a cali di frame, blocchi e crash improvvisi, senza contare la generosa presenza di bug, glitch ed un comparto grafico discutibile, niente che non possa essere risolto con qualche aggiornamento e con l’imminente arrivo della Xbox One X.