In occasione di una recente intervista concessa a Metro UK, Sam Lake di Remedy torna a parlare di Max Payne ma in particolare del terzo episodio realizzato dai ragazzi di Rockstar Games.
Max Payne potrebbe tornare?
Ci tengo a precisare che Max Payne 3 non è un nostro prodotto anche se io e il mio team abbiamo giocato molto al titolo durante la fase dello sviluppo fornendo anche dei consigli per portare avanti la storia e migliorare il gameplay. Ho lavorato con Dan Houser e sono stato a stretto contatto con lui in questo progetto ma non sono pienamente coinvolto, penso che sarebbe divertente tornare a lavorare su Max Payne.
Cedere l’IP a Rockstar è stata la cosa migliore all’epoca, abbiamo creato il secondo episodio con la consapevolezza che non avremmo mai sviluppato un sequel, aver avuto la possibilità di dire addio al brand è stato molto importante tuttavia in futuro chi può dirlo se ci sarà occasione di tornare a lavorare su Max Pyane sono sicurio che riusciremo a creare un titolo fantastico.
Ecco spiegato il motivo per cui il terzo episodio oltre a proporre un Max Payne totalmente differente, non è mai arrivato con la localizzazione italiana a differenza dei prequel realizzati da Remedy. Come sapete Rockstar non doppia giochi in lingua nostrana ma si limita ai soli sottotitoli, basta guardare la serie GTA per capirlo o Red Dead.
Attualmente il brand appartiene a Rockstar e se Remedy riuscisse a recuperarlo, sicuramente delizierebbe gli occhi di tutti i videogiocatori e appassionati della serie con un Max Payne 4 o Return che sia.