Recensione Exit 2

Per tutti gli amanti dei puzzle ecco un giochino che sicuramente sarà apprezzato. Grazie alla Taito Corporation possiamo ridare il benvenuto a Mr.ESC e le sue avventure “puzzleiane” che dovremo portare a termine.


Mr.ESC torna in azione con il sequel del platform puzzle intelligente, Exit. Per chi avesse apprezzato il primo capitolo, Exit 2 offre dei nuovi livelli con alcuni nuovi elementi puzzle per arricchire un po’ i vari stage. Per chi non avesse conosciuto Mr.ESC, ricordiamo che è un ardito quanto maldestro eroe, specializzato nel trascinare dei sopravvisuti lontano da situazioni pericolose. Controllandolo, attraverserete dei pericoli nell’ambiente, userete oggetti utili e sarete limitati dai sopravvisuti che dovrete portare in salvo.
Exit 2 può essere considerato interessante, ma a volte anche piuttosto frustante. Ma, in ogni caso, per chi rimasse bloccato in uno stage, potrà comunque provarne molti altri.
Anche se il titolo in questione predilige l’uso della logica, anche chi vuole semplicemente divertirsi tenendo in leggero allenamento il cervello, potrà trovare il giusto con Exit 2.

  • Mr.ESC

Prima di salvare i sopravvisuti, dovrete prendere la mano con il protagonista. Mr.ESC può saltare, camminare, correre, arrampicarsi e strisciare. Sì muove similmente al protagonista di Prince of Persia. Anche se è piuttosto bravo a fermarsi prima del ciglio di uno strapiombo, non è completamente affidabile e dovrete, quindi, fare molta attenzione quando lo porterete in situazioni “scomode”.
Maneggiare alla perfezione l’abilità di navigazione con Mr.ESC è la vera e propria chiave di successo. Una volta capito quanto può cadere e quali scatole può spostare, sarete già a buon punto. Metà della sfida è proprio basata su come muoverete il vostro personaggio, quando sposterete una cassa od attiverete un pulsante. L’altra parte, invece, riguarda i sopravvissuti.

  • I Sopravvissuti

Quando ne incontrerete uno, lo sveglierete dal suo stato di “shock” e vi farete seguire. Molto presto, nel gioco incontrerete ben 6 tipologie di sopravvisuti (il cane ed il macho sono le new entry di Exit 2), ognuna delle quale con le proprie abilità e limitazioni. Ad esempio, il macho può spostare oggetti pesante, ha un buon salto verticale ma un salto orizzontale molto scarso. Hanno tutti un diverso grado di agilità e forza (fatta eccezione per i pazienti che dovranno essere trasportati), ed ogni puzzle richiederà che il giocatore usi le abilità e faciliti le debolezze dei sopravvissuti per riuscire a portarli fino all’uscita.

In aggiunta al semplice ordinare ai sopravvissuti di stare fermi o seguirvi, potrete usare la levetta analogica destra per impartire altri comandi. Cliccando la levetta o premendo Y, potrete comandare ai sopravvissuti che ne hanno le capacità di tirare delle leve, spingere oggetti od andare dal punto A a quello B. In ogni caso, se i sopravvisutti riescono a gestire dei movimenti verticali (salire e poi saltare), sembrano completamente alle strette quando si parla, ad esempio, di superare un ostacolo (quindi salire e poi riscendere). Un problema che potrebbe darvi regolarmente sui nervi, soprattutto se non è la prima volta che cercate di superare un determinato stage.

  • I Livelli

Tralasciando i problemi di controllo, si può dire con facilità che Exit 2 è un gioco particolarmente interessante. Ogni scenario proporrà nuovi elementi e pericoli che metteranno alla prova la vostra abilità. Pericoli che includono fuoco o pavimenti elettrificati fino ed altri più complessi come una piattaforma su una carrucola e ponti che possono essere attraversati solamente un determinato numero di volte. Mescolando il layout dei livelli, la possibilità di utilizzo degli oggetti ed i movimenti dei sopravvissuti, Exit 2 è un esercizio mentale strabiliante che vi regalerà sempre molta soddisfazione ad ogni scenario completato. E’ da sottolineare anche che Exit 2 non è un gioco semplice. Anche se la sua curva di apprendimento è piuttosto lineare ed il tutorial molto utile, vi ritroverete spesso bloccati, con l’unica possibilità di ricominciare da capo. Inoltre, ogni livello ha un timer che, però, non sembra molto “severo”. Sembrerebbe essere stato inserito più per i “Time Attackers” che vogliono un posto nelle classifiche online.

  • Grafica 8 – E’ da tenere in considerazione che parliamo di un gioco 2D. La grafica è realizzata ottimamente e dato il moltissimo tempo che passerete a fissare tutti i livelli, ringraziamo gli sviluppatori per un impatto visivo ottimo. Tutti gli scenari hanno un look differente, dagli interni elaborati al fogliame di un tempio nella giungla, fino ad arrivare al look elegante di una nave da crociera in pericolo. Il background ed i colori sono ottimi, brillati e non fastidiosi. Inoltre, una linea in grassetto circonda i personaggi e gli oggetti regalando una piacevole sensazione alla vista.
  • Audio 6 – La musica in loop regala una buona (benchè a volte ripetitiva) soundtrack ma come nell’originale, si sentiranno i personaggi (soprattutto i sopravvissuti) lamentarsi e piagnucolare. Potrebbe risultare piuttosto snervante e probabilmente sarete costretti a mutare il sonoro.
  • Giocabilità 7 – Piuttosto intuitiva e semplice anche se rovinata dalla difficoltà di comando (a volte) dei sopravvissuti.
  • Longevità 8 – Ben 250 livelli di platform-puzzle da completare. Un’ottima esperienza videoludica per gli amanti di questo tipo di videogiochi.
  • Totale 7.5 – Anche se non ci sono stati miglioramenti dall’originale, Exit 2 è un ottimo titolo. Le abilità dei sopravvisuti ed i pericoli ambientali, vi sotringeranno più volte a rivalutare la situazione e quindi ripetere il livello, aumentando la vostra competitività.