F.E.A.R. 2 Recensione

E dopo aver pubblicato tanti video, scritto diversi articoli arriva la mia recensione su Project Origin il continuo di First Encounter Assault Recon

provata su pc la versione completa...

Dopo aver provato la demo, sul mio personal computer ho la versione completa del gioco: prima di parlare del gioco, ovvero di grafica, sonoro, giocabilità e quant’altro volevo sottolineare i tempi di caricamento quasi nulli. Non so se dipende dal mio computer, ma trovo veloce il caricamento e ho lasciato che il programma auto-configurasse le impostazioni grafiche: quindi nonostante un’engine avanzata, il gioco risulta molto snello nel suo caricamento.

Sempre in relazione alla versione Pc, non ho notato alcun tipo di rallentamento: in caso mi smentirete tra i commenti, ma per me rappresenta una nota di merito da non sottovalutare.

Entrando nello specifico e nella parte centrale, nel nucleo della recensione F.E.A.R. 2 è un ottimo titolo: la storia non sarà certo originalissima, troveremo frequenti analogie con altri giochi o anche film (anche Alma ricorda la bambina di “The Ring” e l’atmosfera il film “The Grudge“); ma ciò che conta secondo me è la tensione, la paura intensa senza punti morti che ogni parte del gioco fornisce. Sìcuramente gli sviluppatori hanno privilegiato quest’ultima, d’altronde una storia originale è ormai quasi impossibile da realizzare dato il repertorio vasto a cui possiamo attingere, e ci sembrerà sempre di riprendere tematiche da altri giochi e/o pellicole cinematografiche.

Sono molto efficaci gli intermezzi che aggiungono suspence e mistero alla vicenda e in più ci spiegano alcuni punti chiave: ben realizzati e ben inseriti nel corso del gioco e soprattutto mai ripetitivi e lunghi. A volte proprio la lunghezza degli intermezzi ci esaspera: in F.E.A.R. 2 questi sono intensi e mai banali.

Ora la domanda è: che cos’è cambiato rispetto a F.E.A.R.? E’ ovvio, ma direi inutile, sottolineare l’evoluzione grafica; quello che forse è più interessante è l’IA dei nemici. I creatori hanno puntato e sottolineato più volte che i nemici non saranno “carne da cannone” pronta a morire ma cercheranno di difendersi e attuare strategie di sopravvivenza: sarà ma non trovo un cambiamento drastico, ho messo difficoltà normale e i nemici li trovo sempre un pò scontati e prevedibili anche perché fino ad ora non sono morto neanche una volta e sono al terzo intermezzo…

Ci sono nuovi nemici, comunque, da combattare, entità paranormali con cui confrontarsi e forse qui le cose cambiano e non sarà poi così facile. Non c’è quindi stata, secondo me, un’evoluzione in questo senso: cosa che in ogni caso, non vuole sminuire il gioco anzi trovo il gioco molto interessante e coinvolgente; era una considerazione da fare poiché è stata evidenziata più volte dal team di sviluppo.

E’ un pò di tempo che ho finito F.E.A.R, non ricordo con esatezza come fosse strutturato l’Hud che monitora salute, scudo e consente di interagire con l’ambiente: nel corso delle missioni, avendo come finalità quella di sbloccare gli obiettivi, vengono segnalati i documenti da raccogliere con un’icona di localizzazione che appare. Cosa sicuramente utile ma che facilita enormemente la raccolta di essi; ciò però non influisce sulla mia valutazione del gioco finale.

Inoltre potrete accedere col tasto Tab (default) agli obiettivi, tutorial e documenti fino ad ora raccolti; parlando nuovamente di difficoltà bisogna segnalare che non è possibile salvare il gioco ad ogni momento ma (come in Halo) ci saranno dei checkpoint e il computer salverà automaticamente per voi il progresso nella missione.

Un’ottima cosa da una parte, nessun menu da aprire, nessun tasto da premere, di conseguenza abbiamo un coinvolgimento continuo; alcuni utenti potrebbero obiettare, a questa mancanza di “libertà” relativa ai salvataggi, che il gioco possa risultare difficile. Bisogna dire che i checkpoint sono frequenti: certo è una scocciatura ricominciare da capo in caso di uccisione ma secondo me è cosa giusta.

Riguardo al comparto Audio, non c’è una colonna sonora che ci rimarrà impressa: in molti giochi è molto curata, indispensabile ma forse in questo non lo è; la musica comunque sottolinea i passaggi chiave e diventa complice delle emozioni del protagonista.

Riguardo allo storyline, scopriremo dei dettagli in più su Alma, la vera protagonista del gioco: la sua infanzia, i suoi poteri e la distruzione e morte che essi creano sconvolgendo in prima persona la vita del personaggio che interpretiamo. Anche i nostri dispositivi elettronici non saranno immuni da essi: un’estrema tensione che sfocerà in frequenti allucinazioni, visione di fantasmi dai quali dovremo anche difenderci a volte.

L’engine grafica qui svolge un contributo fondamentale: le scie dei fantasmi, di questi ectoplasmi sono state davvero ben sviluppate. Parlando di giocabilità, trovo immediato sia il coinvolgimento che l’uso dei controlli per interagire: ai classici elementi dello sparattutto tradizionale, si aggiunge la possibilità di rallentare il tempo in stile bullet time (come d’altronde in Fear 1 e Max Payne per intenderci) e anche la visione termica (Predator docet ;-)); unica cosa: come si fà lo zoom per le armi?

Grafica: 8

Motore grafico avanzato e d’effetto

Sonoro: 7

Musica discreta e effetti sonori forse maggiormente curati

Giocabilità: 8

Immediata anche se non abbiamo elementi proprio nuovi

Storia: 7

Potremmo trovare una mancanza di originalità ma la tensione si mantiene costante nel corso del gioco

Coinvolgimento: 9

Un gioco che sicuramente ricorderete e cercherete di finirlo al più presto e non vi annoierete di certo!

Giudizio finale: 8

Tralasciando la longevità, eventualmente farò un’aggiunta una volta terminato il gioco, come ho detto all’inizio il gioco risulta essere coinvolgente e di ottima fattura. Al tempo stesso non ci sono tutte queste novità sia rispetto al primo capitolo di Fear che agli odierni sparattutto. Anche la difficoltà e l’intelligenza dei nemici non sembra essere così avanzata come si diceva: chi è abituato a giocare questi titoli troverà molto facile colpire e uccidere i nemici (parlo in difficoltà normale e avendo come nemici l’esercito). Non c’è quindi stata quest’evoluzione preannunciata; in ogni caso F.e.a.r. 2 Project Origin è da giocare assolutamente, un titolo che rimarrà impresso, sperando che l’evoluzione si concretizzi in un eventuale terzo capitolo, perché no 😉