Anteprima L.A. Noire

Dopo i nostri primi accenni a questo nuovo titolo della Rockstar Games, oggi vogliamo cercare di darvi un’anteprima con qualche dettaglio in più. L.A. Noire, grazie ad una tecnologia di image-capture, vuole aggiungere un nuovo “strato” all’espressività dei volti nei videogiochi. Sì potrebbe definire come un videogioco thriller e di investigazione, che cerca di sfruttare le espressioni facciali anche per guidare la storia stessa. Ma vediamo di continuare con la nostra anteprima.

Al centro di questo titolo, c’è il detective della LAPD Cole Phelps (doppiato, nel videogioco in lingua originale, da Aaron Staton). Tutti i diaologhi degli attori che hanno partecipato alla realizzazione del videogioco, sono stati catturati grazie ad una tecnologia chiamata “motion scanning“: una particolare tecnica che prevede dozzine di telecamere intorno all’attore per poter ricreare successivamente il modello in tre dimensioni della testa che poi verrà utilizzata nel videogioco. Il risultato sono delle espressioni facciali a dir poco realistiche che aggiungono decisamente un ottimo strato d’immersione nel gioco.

I produttori Rockstar Games e gli sviluppatori Team Bondi, hanno voluto utilizzare questa speciale tecnica (che, come è facile intuire, porta via molto tempo) per rendere L.A. Noire una sorta di videogioco investigativo “cerebrale”, che non si basa puramente sulla semplice risoluzione dei casi, ma anche a tenere d’occhio proprio quelle espressioni di cui abbiamo parlato fin’ora. Il protagonista, è appena tornato dalla Seconda Guerra Mondiale, e voi dovreste scalare i ranghi nella LAPD risolvendo un caso alla volta. Ovviamente, per riuscire a farlo, dovrete avere un occhio molto attento per le prove e buon orecchio per i testimoni oculari che, magari, erano presenti durante il misfatto sul quale state lavorando. Le conversazioni sono una parte essenziale. Dovrete riuscire a cogliere la differenza fra un sorriso compiaciuto od uno forzato, per svelare di volta in volta la verità. A tutto questo, vanno combinate le moltissime prove che avrete annotato sul vostro taccuino.

Per farvi capire meglio di cosa parliamo, possiamo portarvi come esempio uno dei casi. Verrete chiamati per un incidente d’auto sospetto che ha bisogno delle vostre doti di investigatore. Sul luogo del “crimine” troverete sia una stella del cinema molto famosa che un’aspirante attrice sul sedile del passeggero. Oltre a questo, tante prove a prima vista particolari: delle mutande, una testa per uso cinematografico ed una lettera dei genitori dell’attrice più famosa dai suoi genitori, che le dicono di tornare a casa.

Subito dopo il primo esame della macchina, avrete occasione di parlare con l’attrice famosa, June, seduta nell’ambulanza. Le meccaniche di conversazione di questo gioco, vi permettono di scegliere fra un grado di empatia minore o maggiore, attraverso delle risposte multiple. Avrete così modo di scegliere di credere alle parole della persona con cui parlate, accusarlo, dubitarne, forzarlo e così via. In questo caso, chiedendo se ci fosse stato qualche motivo per l’incidente, Phelps si sentirà rispondere che l’attrice ha solamente perso il controllo del veicolo. Mentre ne parlava, però, è stato possibile notare una certa tensione sul suo volto e nelle sue parole che, per utilizzare un termine spesso usato nei film polizieschi, l’ha tradita, permettendo di muovere qualche accusa al nostro Phelps.

Finita la discussione con June, la cosa più intelligente da fare è andare a parlare con l’altra attrice (l’aspirante), chiamata Jessica, la quale ha avuto molta meno fortuna di June, per quanto riguarda le ferite. Dovrete accompagnarla all’ospedale ed è qui che il gioco sembra riprendere un po’ lo stile di Rockstar Games, specificamente di GTA. Potrete effettivamente controllare l’automobile in un open-world ben realizzato, ambientato negli anni del 1940, e ricevere magari delle chiamate urgenti dalla radio per una sparatoria in un settore vicino al vostro.

Tornando al caso, arrivati in ospedale Phelps potrà finalmente discutere con Jessica. Ovviamente non vi diremo il finale di questo caso, ma vi basti sapere che dopo una chiaccherata con l’aspirante attrice sarà palese che le motivazioni dell’incidente non siano solamente da attribuire ad una semplice “sbandata”. Nel gioco non mancheranno comunque delle azioni spericolate in terza persona, comprese sparatorie davvero interessanti. Ovviamente di questo non sappiamo molto di più, gli sviluppatori non hanno ancora rilasciato dichiarazioni più aperte.

L.A. Noire è sicuramente un titolo da provare e le sue intenzioni sono quelle di appassionare il giocatore con una serie di casi sempre più mirati e con testimoni spesso e volentieri poco volenterosi di raccontare la verità al caro Phelps. Se siete appassionati di thriller e non vedete l’ora di mettere le mani sul vostro primo sospetto, sappiate che questo titolo sarà distribuito durante il secondo quarto del 2011 su Playstation 3 e Xbox 360.