Anteprima Call of Juarez: The Cartel

Dal selvaggio west ad un mondo molto più moderno, ma le cose non sono cambiate molto. Call of Juarez torna con il suo terzo capitolo in una veste decisamente nuova, ambientata a Los Angeles e Messico nel ventunesimo secolo. Ma gli sviluppatori assicurano che i migliori elementi del selvaggio west saranno riproposti in Call of Juarez: The Cartel.

Techland (sviluppatori del titolo) assicurano che la vera essenza di The Cartel, non risiede tanto nel tempo, quanto in un luogo, senza leggi, nel senso di libertà e dei “veri uomini”. The Cartel propone tutto questo sotto forma di un moderno sparatutto di base pur sempre western, dominato da gang criminali, droga, soldi e tante, tante armi.

Tre, sono i personaggi principali: Ben McCall (detective della LAPD e diretto discendente di, pensate un po’, Ray McCall), Eddie Guerrera (agente operativo della Drug Enforcement Agency) e Kim Evans (agente del FBI). Dopo essere riusciti a collegare un attentato ad un traffico di droga, i tre agenti vengono mandati a sud per eliminarlo. I temi di The Cartel sono intensi e Techland li paragona a show televisivi come 24, The Shield e Sons of Anarchy. In una dimostrazione è stato possibile vedere il team in azione, all’inseguimento di uno dei malavitosi parte del “cartel”, spostandosi poi in un nightclub nei sobborghi di Los Angeles, dove uno dei boss li attendeva.

Proprio nella scena del nightclub è possibile notare la nuova caratteristica aggiunta e che ha fatto sentire la sua mancanza nel precedente capitolo: la cooperativa. In The Cartel ci sarà la possibilità di giocare cooperativamente fino, chiaramente, ad un massimo di tre persone, prendendo vantaggio di un nuovo sistema di copertura semi-automatico per riuscire più facilmente ad accerchiare il nemico: una forma trasparente indicherà dove andare, mentre un vostro compagno sta facendo del fuoco di soppressione. La modalità concentrazione è ancora presente, ma è stata letteralmente fusa all’interno della modalità cooperativa, per permettervi di ripulire una stanza in pochi attimi, al rallentatore. Del multiplayer non è stata fatta parola, ma Techland ha già dichiarato che sarà presente.

Combattimenti a mani nude sono presenti. Scazzottate di ogni genere vi intratterranno gradevolmente. Ma dovrete fare attenzione; siete pur sempre dei poliziotti e, sparare a persone disarmate, avrà delle ripercussioni. Techland, inoltre, ci tiene a sottolineare che ciò che è andato perduto abbandonando un setting western, viene decisamente controbilanciato dalla tecnologia del ventunesimo secolo. Al posto delle armi di Bound in Blood, avrete a disposizioni moderni fucili da cecchino e fucili d’assalto.

In ogni caso, di ambientazioni e feeling western, ne ritroverete proseguendo nell’avventura, ad esempio quando sarete all’inseguimento di un personaggio in un’ambientazione desertica. Techland è convinta di poter riuscire a fondere il futuro con il passato e regalare un western moderno come mai si è visto prima. Call of Juarez: The Cartel sarà distribuito su PC, Playstation 3 e Xbox 360 a partire dall’estate.