Nel corso dell’estate vi abbiamo parlato di Ernest & Rebecca, una serie a fumetti che ha conquistato il pubblico minore, dopo il successo ottenuto in Francia.
In attesa del quinto volume in arrivo questo mese, oggi vogliamo condividere con voi la Recensione di Il paese dei sassi che camminano, il quale focalizza l’attenzione del lettore su diverse tematiche.
Ernest & Rebecca Recensione di Il paese dei sassi che camminano
Lanciata per la prima volta in Italia nel 2019, Ernest & Rebecca è riuscito a conquistare il pubblico, dopo il successo ottenuto all’estero, al punto che è giunto al suo quarto volume, rilasciato nel corso dell’estate. Se nei precedenti volumi l’attenzione del lettore era più rivolta al rapporto di amicizia tra il microbo e la bimba, con il progredire della storia sono subentrati ulteriori personaggi.
In passato come abbiamo visto Rebecca ha trascorso del tempo in compagnia dei suoi nonni, ha stretto nuove amicizie con i suoi futuri compagni di classe, ed ha purtroppo inevitabilmente assistito alla separazione dei suoi genitori, oltre che la nascita di un nuovo amore tra la sorella ed un ragazzo. Il paese dei sassi che camminano sposta i riflettori su varie sottotrame, accantonando in parte il rapporto di amicizia tra il duo, come a riprenderlo in un secondo momento, pur essendo il tema principale del fumetto.
Il volume si apre con il viaggio in auto di Rebecca, sua sorella e padre, i quali si stanno recando alla dimora di quest’ultimo, per trascorrere le vacanze estive. La mancanza del ragazzo da parte di Coraline porta il padre a lasciarla alla prima stazione utile, restando dunque per l’intera vacanza in compagnia solo di Rebecca, alla quale prometterà di mostrarle i sassi che camminano.
Il volume dunque, di stampo estivo, è incentrato sulle vacanze di Rebecca presso la dimora del padre, il quale vive in una casa in riva alla spiaggia, ha conosciuto una nuova compagna e trascorre le giornate esplorando i fondali marini. Il paese dei sassi che camminano non ha una tematica principale, a volte l’attenzione del lettore viene spostata sulla storia d’amore tra Coraline e il ragazzo, altre volte tra Rebecca ed un arrogante bimbo, figlio della compagna del padre, lasciando spazio anche a quest’ultimo.
Come le precedenti opere si legge in circa mezzora, a causa di un numero ridotto di pagine e vignette, ma che purtroppo non riesce a destare lo stesso interesse e coinvolgimento rispetto ai volumi antecedenti, come se il paese dei sassi che camminano fosse un ponte di collegamento o come diremmo in film e giochi una sorta di spinoff prima del ritorno alla trama principale, lo dimostra la poca attenzione nell’amicizia tra il duo e la quasi rottura della stessa.
Il paese dei sassi che camminano ha i suoi momenti in grado si trapparvi un sorriso, riflettere su cosa fareste in certe circostanze, ma ciò è ben lontano dal rendere il volume interessante quanto i precedenti, pur meritando naturalmente la vostra attenzione.
Abbiamo apprezzato il riassunto iniziale di Rebecca sugli eventi avvenuti in passato, quasi a voler dare il benvenuto ai nuovi lettori più che a coloro che oramai seguono la serie.
Il paese dei sassi che camminano vi porterà a vivere diverse storie più che focalizzare l’attenzione solo su Rebecca, farete una conoscenza più approfondita di vari personaggi, a cui l’autore ha deciso di dare maggiore importanza, come a voler rimarcare cose a mala pena accenate in passato.