Siamo appena tornati da un’esperienza di gioco rilassante, semplice ma allo stesso tempo coinvolgente, stiamo parlando di Home Is Where One Starts, un nuovo gioco esplorativo incentrato sulla narrativa disponibile su STEAM.
Home Is Where One Starts: L’importanza dei ricordi
Se avete giocato a Dear Esther o Gone Home (tanto per citarne qualcuno) avete già intuito di che tipo di gioco si tratti. Home Is Where One Starts è exploration game ossia gioco esplorativo che ci fa vestire i panni di una giovane ragazza, ambientato nell’America del Sud in una giornata pomeridiana rilassante. Lo scopo del gioco è quello di camminare per lo scenario alla ricerca degli oggetti chiave che serviranno alla ragazza per ricordare determinati avvenimenti della sua vita. Nessun enigma da risolvere o scarejump, il tutto ruota attorno alla semplice esplorazione che gli appassionati del genere non si lasceranno sfuggire.
Lo scenario seppur di grandi dimensioni non è esplorabile completamente, lo sviluppatore ha voluto focalizzare l’attenzione dei giocatori su una determinata zona dove è presente l’abitazione della ragazza, alcune casupole, un laghetto, un piccolo cimitero e un bosco. In ogni location sono stati sparsi degli oggetti chiave con i quali è possibile interagire tramite il mouse sia per sbloccare il ricordo e assistere ad un breve monologo della ragazza che per ottenere l’obiettivo sbloccabile STEAM che richiede il ritrovamento di tutti i ricordi.
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Al di là dei sogni
Home Is Where One Starts è un’esperienza di gioco “economica” considerato il costo molto basso del titolo che vi consigliamo di non lasciarvi sfuggire. Inizialmente il gioco potrebbe sembrarvi misero in quanto non è presente un menu, non vi sono sottotitoli, non c’è nulla di particolare da fare, gli unici comandi utilizzabili sono i tasti WASD per muoversi nello scenario, Q per uscire dal gioco o il mouse per interagire. Con il sinistro del mouse si clicca sugli oggetti mentre con il destro si effettua lo zoom. Essendo un’esperienza di gioco molto corta, lo sviluppatore ha tralasciato la possibilità di salvare i progressi e quindi ogni qual volta lancerete il titolo dovrete raccogliere nuovamente tutti i ricordi. Non è possibile correre per cui bisogna adeguarsi all’andamento della ragazza e l’impossibilità di saltare rende inaccessibili alcune zone.
Realizzato in Unity sfoggia un comparto grafico accattivante seppur affetto da problemi grafici tra cui l’assenza delle collisioni in alcuni oggetti ed elementi messi a caso negli scenari, ciò non rovina di certo la meravigliosa esperienza creata da un solo sviluppatore e amante del genere. La longevità del titolo si attesta sui 15 minuti circa se sapete cosa fare e può arrivare ad un’intera ora se esplorate tutto l’esplorabile. Il punto forte di Home Is Where One Starts risiede in un comparto audio molto rilassante e suggestivo che si sposa alla perfezione con l’ambientazione scelta. Se avete 10 minuti di tempo e 3 euro circa nel vostro portafoglio STEAM vi invitiamo ad acquistarlo! Purtroppo è in lingua inglese e l’assenza dei sottotitoli non aiuta di certo coloro che non masticano bene la lingua a capire i monologhi della ragazza e quindi la storia stessa.