Toukiden 2: Recensione, Trailer e Gameplay

Correva l’anno 2014 quando Toukiden debutto su PSVITA, a distanza di 3 anni arriva nei negozi il sequel anche su console di nuova generazione, ed oggi vogliamo condividere con voi la nostra Recensione.

A caccia di un rivale

Toukiden 2 come il suo predecessore è in grado seppure in parte di contrastare il celebre Monster Hunter targato Capcom, portando i giocatori in un Giappone antico e ricco di mostri e leggende metropolitane. Gli eventi narrati in Toukiden 2 sono ambientati nel medesimo universo di gioco ma 2 anni dopo quelli di Kiwami. Il giocatore veste i panni di un cacciatore di demoni noto come Slayer con la possibilità di crearlo da zero tramite un’apposito editor.

Dopo aver completato una sorta di tutorial iniziale, ci risvegliamo nel villaggio di Mahoroba a 10 anni dagli eventi narrati nell’intro, in un’epoca in cui i demoni hanno sopraffatto l’umanità costringendola a rifugiarsi nei pochi villaggi sopravvissuti. Rispetto il prequel, Toukiden 2 propone un vasto mondo di gioco tutto da esplorare con una mappa ampia e ricca di eventi ed attività di ogni tipo, nonostante non sia in grado di fronteggiare la concorrenza.

Dal villaggio di Mahoroba, il giocatore può accedere ai territori circostanti, i quali molti di essi saranno accessibili solo dopo aver completato determinate missioni legate alla trama principale ed aver eliminato i boss della zona. 

La mano del cielo

Con il progredire della trama principale è possibile sbloccare punti per lo spostamento rapido, consentendo al giocatore di muoversi da una zona all’altra della mappa molto più rapidamente. Le missioni si dividono in principali e secondarie, quest’ultime possono essere portate a termine in qualsiasi momento e con qualsiasi compagno. Il livello di difficoltà varia a seconda della missione, con la possibilità sia di esplorare in solitaria che con 3 compagni d’avventura.

Durante le esplorazioni è possibile imbattersi in combattimenti in tempo reale con nemici sempre visibili sul terreno di gioco ed una generosa presenza sia di collezionabili che di materiali rari e necessari per il miglioramento del proprio equipaggiamento. Una delle novità più interessanti risiede nella Demon Hand, una sorta di congegno tecnologico che permette di salire sui nemici più imponenti al fine di colpirli in zone inaccessibili tra cui testa, corna e coda. Una volta riempita l’apposita barra tramite la pressione del tasto R2 è possibile richiamare la Demon Hand. 

Non tutto luccica 

I paesaggi sono curati nei minimi dettagli, da foreste ricche di vegetazione a caverne e ruscelli, permettendo al giocatore di esplorare ambienti di gioco mai spogli o privi di vita, altro punto a favore del titolo risiede nella presenza di un framerate solido, il quale non subisce cali notevoli nè durante le esplorazioni nè quando la situazione si complica a causa della presenza di numerosi nemici sullo schermo.

Ma come dice il detto non è tutto oro ciò che luccica. Se Toukiden 2 appare come un action RPG dai combattimenti in tempo reale e reattivi, una ricca esplorazione ed ambienti di gioco molto vasti, dall’altra parte troviamo personaggi secondari simili tra loro con una scarsa interattività con l’ambiente circostante, rendendo alberi, rocce ed altri elementi solo degli abbellimenti. Coloro che hanno affrontato la versione dimostrativa, possono importare i salvataggi con la possibilità di giocare le prime ore dell’avventura indossando una particolare armatura, la quale dovrà poi essere sostituita nel corso del gioco con un migliore equipaggiamento.

 Altro punto a sfavore di Toukiden 2 risiede nell’assenza del cross buy, rendendo l’acquisto della versione PS4 isolata rispetto la portatile e viceversa. A differenza di questo spiacevole fattore, il team di sviluppo ha però inserito il cross play con VITA per il multiplayer, consentendo ai giocatori PS4 di affrontare le missioni in compagnia di quelli VITA.

TOUKIDEN 2 GAMEPLAY TRAILER