Tiny Barbarian DX: Recensione, Trailer e Gameplay

Nel corso degli anni abbiamo assistito all’evoluzione del genere Indie, titoli prodotti con un budget limitato ma in grado di deliziarci con una storia emozionante o con un gameplay divertente, nonostante dal punto di vista tecnico molti titoli non brillino di luce propria.

Tra questi troviamo Tiny Barbarian DX, approdato recentemente su Nintendo Switch, ed oggi vogliamo condividere con voi la nostra Recensione

Tiny Barbarian DX Recensione

Nato come un progetto in cerca di fondi su Kickstarter, il gioco è stato realizzato da un team composto da sole 3 persone, le quali esprimono il proprio amore per gli arcade degli anni 80, dando vita ad un titolo originale ma fortemente basato sullo stile retro.

Nel gioco vestiamo i panni di un barbaro che ricorda per certi versi Conan, un ammasso di pixel, il quale si ritroverà a sconfiggere numerosi nemici ed attraversare altrettanti pericoli, per salvare la sua amata dalle grinfie del cattivo di turno.

Tiny Barbarian DX è realizzato con uno stile grafico 8 bit e da una discreta animazione, il tutto accompagnato da una colonna sonora coinvolgente e strimpellante, che vi resterà impressa per diverse ore nella testa.

 

Semplice ed essenziale, difficile e dinamico, un gameplay che riporta alla luce un genere oramai abbandonato da tempo. I livelli del gioco sono realizzati in maniera scarna, impedendo al giocatore di esplorare gli scenari sia a causa di trappole e nemici a volte invadenti, che per la quasi totale assenza del fattore “curiosità”.

L’intelligenza artificiale risulta molto discutibile, portando i nemici a muoversi e reagire tramite dei pattern predefiniti piuttosto che di un’intelligenza propria, proponendo livelli molto lineari ma allo stesso tempo difficili, dove la precisione è tutto.

Alla morte del barbaro verremo trasportati all’inizio dell’area raggiunta, trovandoci di fronte alla classica schermata che compariva nei giochi arcade degli anni 90. Ogni qual volta portiamo a termine un livello, i progressi di gioco vengono salvati automaticamente, permettendoci di proseguire l’avventura successivamente. 

Per tutta l’avventura, non avremo a disposizione potenziamenti, armi o abilità straordinarie, il tutto ruota attorno ad un singolo tasto per saltare ed un secondo per attaccare, con un limite di 3 colpi.

Raccogliendo le monete sparse per lo scenario è possibile accumulare dei punti, mentre con i cosciotti arrosto si ripristina la barra vitale.  Altro lato negativo del titolo risiede nella sua longevità, la quale si attesta sulle poche ore, come fosse un’episodio di una lunga serie.  

Purtroppo però i difetti non finiscono qui, quando si effettua lo scrolling tra una schermata e l’altra, sia la musica che il gioco stesso vanno per un breve periodo in pausa, interrompendo quel senso di coinvolgimento offerto.