The Legend of Zelda: Skyward Sword HD – Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot
Pubblicato da: x0xShinobix0x- il: 22-07-2021 8:32
Era il 2011 quando The Legend of Zelda: Skyward Sword debutto su Nintendo Wii, portando una ventata di aria fresca nella serie, sia tramite un sistema di controllo basato sui sensori di movimento che un comparto grafico e tecnico di tutto rispetto, oltre il fatto che si tratta del primo gioco della serie Zelda a vantare di una colonna sonora orchestrale. A distanza di 10 anni torna su Nintendo Switch con una rimasterizzazione, ed oggi dunque vogliamo condividere con voi la Recensione di The Legend of Zelda: Skyward Sword HD, lanciato a distanza di 5 mesi dall’annuncio ufficiale avvenuto a Febbraio 2021 in occasione di un Nintendo Direct.
Come anticipato il titolo porta con se tutto ciò che era presente nel gioco originale, con una serie di migliorie non indifferenti, rese possibili dall’hardware di Nintendo Switch, che nonostante sia ancora limitato è decisamente migliore di quello Wii.Tornando quindi i sensori di movimento nel combattimento e gli odiosi e persistenti consigli di Faith, seppure Nintendo abbia deciso di limitarli il più possibile per evitare la frustrazione di doverla ascoltare più volte per l’intera avventura. La rimasterizzazione mantiene i 60fps stabili per l’intera durata, con un comparto grafico migliorato e la possibilità di gestire liberamente la camera, giocabile perfettamente anche in mobile, per coloro che non amano ricorrere all’uso dei sensori di movimento.

The Legend of Zelda: Skyward Sword HD Recensione
Cronologicamente parlando Skyward Sword è il primo titolo della serie, narra i retroscena di Hyrule, la nascita di Link come Eroe e la prima volta in cui Zelda si è trovata in pericolo. Ambientato a Oltrenuvola, un regno tra i cieli popolato da abitanti che cavalcano i Solcanubi per spostarsi, la vita scorre tranquilla fino a quando un giorno Zelda non viene trasportata nel regno sottostante da un misterioso e minaccioso vortice, Link si precipita di sotto per salvarla. Nonostante il regno principale sia Skyward questi non risulta così generoso da esplorare, per lo più funge da hub presso il quale raggiungere i restanti regni sottostanti, suddivisi in foreste, deserti e zone vulcaniche, popolate da nemici e pericoli di ogni tipo, che purtroppo non essendo interconnesse tra loro costringono il giocatore a fare ritorno nei cieli per raggiungerli, oltre che salvare i progressi interagendo con una statua.
Avrete sicuramente compreso che se siete appassionati di esplorazione resterete in parte delusi, Skyward strizza più l’occhio ad un avventura lineare, quasi a voler condurre per mano i giocatori ai titoli di coda, con combattimenti meno impegnativi possibili e scenari in cui è impossibile perdersi e di conseguenza perdere tempo, nonostante la sua generosa longevità. Il titolo parte piuttosto lentamente, riprendendosi ad avventura inoltrata, con la possibilità di scegliere l’area da affrontare, la quale visiterete più volte nel corso del gioco, ritrovandovi di fronte enigmi piuttosto semplici da superare, quasi a impedire al giocatore di sostare troppo a lungo nel medesimo luogo.

Se dovessimo fare un paragone, Skyward Sword è come un seme i cui frutti hanno portato allo sviluppo nel corso del tempo della serie Breath of the Wild, per questo non è casuale la scelta di Nintendo di riportarlo in vita con una rimasterizzazione a distanza di 10 anni dal lancio. Skyward infatti è stato il primo titolo a introdurre la corsa, la barra del vigore, il mantello per atterrare, le armi migliorabili ed i materiali da raccogliere. Ogni località è estremamente dettagliata, nonostante non vi siano molte azioni da intraprendere. Come anticipato la difficoltà è così bassa da permettere a chiunque di raggiungere i titoli di coda, morire è estremamente difficile, passerete più tempo nel cercare di capire quando e come colpire gli avversari piuttosto che parare i loro attacchi o riprovare una particolare sezione. I nemici non sono poi così aggressivi come ci si aspetta e puntano più sulla difesa che sull’attacco.
Essendo un gioco di avventura con componenti ruolistiche non manca all’appello la presenza di dungeon da esplorare, con la possibilità di estendere la longevità complessiva del titolo alle 40 ore, certo la durata varia a seconda del vostro stile di gioco, tenendo presente che ogni zona andrà visitata almeno 3 volte, lo stesso per i boss da sconfiggere. Come accadeva su Wii potrete decidere lo stile di gioco, dal tradizionale che si affida ai sensori di movimento restituendo un’esperienza divertente e coinvolgente, al vecchia scuola, consigliato più in mobilità che sul grande schermo, dove potrete contare sugli stick analogici piuttosto che muovere gli arti, quest’ultimo sistema altamente consigliato per vivere la migliore esperienza di gioco, grazie ad un Tutorial dettagliato potrete apprendere al meglio come gestire questo tipo di sistema durante lo scontro con i nemici, impugnando i Joy-Con come fossero delle armi.

Graficamente parlando Skyward Sword HD appare decisamente migliore rispetto la versione Wii, con personaggi e scenari più puliti e dettagliati in texture, merito sopratutto dell’hardware di nuova generazione, nonostante mantenga uno stile che sembra più un dipinto che un videogioco, con ambientazioni luminose ed elementi cartooneschi. Come anticipato è il primo titolo a vantare una colonna sonora orchestrale, piacevole da ascoltare in ogni situazione. The Legend of Zelda Skyward Sword HD è l’occasione ideale sia per rivivere le prime avventure di Link che per i nuovi giocatori di conoscere i retroscena della storia di Hyrule, con un duo composto da Link e Zelda decisamente differenti da quelli che oggi conosciamo ma le cui meccaniche del titolo hanno portato alla nascita di Breath of the Wild.