Telepaths Tree si appresta a lanciare sul mercato l’edizione RETAIL di The Inner Chains ed oggi in concomitanza con il lancio della versione digitale su Steam, vogliamo condividere con voi la nostra Recensione.
Nel mezzo del cammin di nostra vita
Una Casta Regnante ha schiavizzato l’umanità imponendole l’adorazione di una divinità oscura, nei panni di un sopravvissuto ad un sacrificio, ci ritroviamo a vagare nel sottosuolo alla ricerca di una via di uscita, in un mondo dove la tecnologia biomeccanica la fa da padrone.
Dopo aver assaporato 3 ore circa di epilogo, girovagando per lo scenario alla ricerca di tavole magiche da attivare, facciamo la conoscenza della prima vera arma del gioco, una sorta di fucile elettrico utilizzabile per eliminare i nemici, il quale non presenta munizioni ma un sistema che surriscalda l’arma se usata a lungo termine.
Pollice Verde
Nel corso dell’avventura ci imbattiamo spesso in interruttori dal volto umano con i quali interagire per disattivare delle barriere elettriche, consentendoci il passaggio alla zona successiva il più delle volte disseminata di trappole durante il percorso, piante dotate di artigli in grado di ferirci profondamente ed a volte eliminarci rapidamente.
Nonostante il protagonista sia in grado di correre, il più delle volte questa caratteristica risulta controproducente, portando i giocatori ad avanzare con calma, evitando di finire nelle fauci di una delle tante pianti carnivore presenti sul soffitto alla minima distrazione.
Equipaggiato per uccidere
Per certi versi The Inner Chains ricorda Doom o Painkiller per atmosfera e tipologia di gioco, per recuperare l’energia vitale dovremo fermarci presso appositi dispositivi in grado di ripristinare la barra della salute oltre le munizioni.
Tra le armi presenti troveremo un lanciafiamme ed uno spara dardi le quali si affiancano al fucile elettrico, equipaggiamento indispensabile per eliminare i nemici dalla distanza. Purtroppo però non è tutto oro ciò che luccica, se il comparto grafico si presenta malvagiamente accattivante grazie alle atmosfere cupe realizzate nel dettaglio, l’intelligenza artificiale lascia molto a desiderare, apparendo tutt’altro che intelligente, portando molte volte i nemici a suicidarsi nelle piante carnivore o ad ignorare la nostra presenza anche a pochi metri di distanza.
The Inner Chains GAMEPLAY TRAILER
La generosa presenza di checkpoint consente di riprendere la partita in qualsiasi momento dall’ultimo punto raggiunto. Nessuna abilità particolare da sbloccare e padroneggiare, il tutto ruota attorno ad una narrazione cupa che non decolla ed un equipaggiamento ridotto all’essenziale, proposto per distaccarsi dal classico walking simulator dandoci la possibilità di affrontare dei combattimenti di tanto in tanto quasi a spezzare la monotonia di un Dejavu.
La nostra configurazione
- Processore: Intel Core i7 3770
- Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 1060 6GB
- Memoria: 32 GB di RAM
- Sistema operativo: Windows 10
- Requisiti Minimi
- Processore: AMD Phenom II X4, Intel Pentium dual core serie G600
- Scheda video: NVIDIA GeForce GTX serie 700, AMD Radeon HD serie 7700
- Memoria: 4 GB di RAM
- Hard disk: 15 GB di spazio richiesto
- Sistema operativo: Windows 7 SP1, Windows 8.1, Windows 10 a 64 bit
- Requisiti Consigliati
- Processore: AMD FX serie 8000, Intel Core i3 serie 6000
- Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 970, AMD Radeon R9 380
- Memoria: 8 GB di RAM
- Hard disk: 15 GB di spazio richiesto
- Sistema operativo: Windows 7 SP1, Windows 8.1, Windows 10 a 64 bit