The Division 2: Recensione e Gameplay Trailer

Correva l’anno 2016 quando The Division fece il suo esordio sul mercato videoludico, proponendo un gioco differente dalla massa, incentrato sulla co-operazione. A distanza di 3 anni abbiamo avuto il piacere di mettere le mani sulle versioni PC e Xbox One X di The Division 2, e su gentile concessione Ubisoft vogliamo condividere con voi la nostra Recensione.

The Division 2 Recensione

The Division 2 si distacca dalle gelide ambientazioni del suo predecessore spostando l’attenzione del giocatore da New York a Washington, rimanendo fedele al capostipite della serie come meccaniche di gioco.

Dopo aver portato a termine le prime missioni, avremo accesso al quartier generale o base operativa, da dove è possibile accettare nuovi incarichi, commerciare, incontrare altri giocatori, equipaggiarsi a dovere e molto altro, proprio come accadeva in passato, con la possibilità nel corso dell’esplorazione della nuova location, di imbattersi nei rifugi.

I veterani di The Division riconosceranno fin da subito le meccaniche che hanno conquistato il cuore dei giocatori, dalla camera in terza persona con sistema di copertura, livellamento del personaggio, equipaggiamenti e personalizzazioni, a gadget come la torretta portatile, il drone volante e granate di ogni tipo.

Il gioco inizia con l’editor, il quale ci consente di creare il nostro alter-ego virtuale, dalla scelta del sesso a capigliatura, abbigliamento ed accessori vari. 

Portando a termine incarichi secondari e missioni principali ed eliminando i nemici, si ottengono punti esperienza i quali consentiranno al personaggio da noi creato di livellare, garantendo allo stesso la possibilità di accedere ad equipaggiamenti migliori, dalle armi da fuoco ad ogni singolo componente del vestiario, il quale non funge solo da fattore etico.

Ogni equipaggiamento muta non solo in livello ed estetica ma anche in caratteristiche, con la possibilità di cambiare equipaggiamento e arsenale in dotazione in qualsiasi momento.

Come visto nel precedente capitolo, in Anthem, Destiny ed altri giochi della suddetta tipologia, anche in The Division 2 gli equipaggiamenti si differenziano per colori, si parte dal bianco che è il più debole fino all’arancio, quest’ultimo indossabile solo da coloro che hanno raggiunto un alto livello con il personaggio.

Se inizialmente faremo affidamento sul livello dell’equipaggiamento, ad avventura inoltrata ci focalizzeremo sulla tipologia dello stesso. Non manca all’appello la possibilità sia di vendere che di smontare il superfluo, lasciando al giocatore la scelta se intascare qualche spicciolo dagli equipaggiamenti obsoleti oppure ottenere i componenti necessari al crafting.

Presso la base è possibile utilizzare i materiali raccolti per craftare armi, gadget e componenti vari, tra cui nuovi zaini in grado di ospitare una maggiore quantità di oggetti.

Oltre le armi da fuoco e gadget come le granate, l’agente può vantare del supporto di tecnologie all’avanguardia come la mini torretta portatile, il drone volante e molti altri, sbloccabili presso la sede principale con dei punti specifici. 

Le missioni si suddividono in principali, secondarie ed attività di vario tipo, tra cui eventi del tutto casuali come il salvataggio degli ostaggi, il recupero di armi e casse varie o l’eliminazione di un gruppo di nemici per la conquista dei loro avamposti.

In qualsiasi momento è possibile richiamare la mappa principale, la quale offre una panoramica generale di tutte le attività sbloccate, con la possibilità di fissare un segnalino su di esse per avere indicazioni durante lo spostamento nello scenario.

Sbloccando i rifugi è possibile ricorrere al teletrasporto rapido per spostarsi in poco tempo (caricamento a parte) da una zona all’altra. Se nelle missioni principali è possibile cercare giocatori tramite il machmaking prima di iniziarle, nelle attività secondarie è possibile ricorrere alle richieste di aiuto.

I giocatori riceveranno un’avviso nell’angolo in basso a sinistra ed accedendo alla mappa tramite l’apposito pulsante, potranno rispondere alla chiamata di aiuto di uno dei giocatori, in alternativa è possibile chiamare rinforzi gestiti dal computer, durante la conquista degli avamposti.

Torna la tanto amata Zona Nera, un luogo in cui è possibile trovare equipaggiamenti esclusivi e dove i giocatori possono eliminarsi a vicenda al fine di accaparrarsi gli equipaggiamenti altrui, portandoli al di fuori della suddetta Zona tramite l’estrazione.

Nonostante non sia un free to play, The Division 2 presenta un negozio virtuale, presso il quale è possibile fare acquisti con le cosiddette microtransazioni, allo scopo di ottenere equipaggiamenti esclusivi, seppure di fattore estetico, da nuovi capi d’abbigliamento a skin esclusive di vario tipo.

In termini di contenuti il titolo ha molto da offrire, dalle tante missioni primarie e secondarie ad attività di vario tipo, nonostante come per il predecessore la ripetitività la fa da padrone, portandoci a compiere all’incirca le medesime missioni per l’intera durata della storia. 

Sul fronte tecnico abbiamo riscontrato delle differenze tra l’edizione PC e Xbox One X, quest’ultima afflitta non solo da caricamenti più longevi ma anche dal lento caricamento delle texture, collisioni e nemici invisibili.

Ci è capitato spesso di morire per poi trovarci di fronte come per magia i nostri assassini, comparsi dal nulla o di non poter proseguire a causa di una sorta di muro invisibile. Morire in The Division 2 o spostarsi da una zona all’altra, richiederà un caricamento a volte più longevo del normale.

Non mancano all’appello disconnessioni improvvise sia durante le fasi esplorative che nello svolgimento delle missioni, le quali ci hanno riportato diverse volte al menu principale, impedendoci di accedere al gioco per svariati minuti, costringendoci a compiere diversi tentativi.

Graficamente parlando il titolo sfoggia modelli e texture in alta risoluzione sia su PC con dettagli Ultra che Xbox One X, grazie sopratutto all’HDR che dona agli ambienti un’aspetto più nitido, luminoso e definito.

Le differenze rispetto il predecessore sono quasi impercepibili, rendendo The Division 2 più una corposa espansione che un nuovo gioco vero e proprio,il cui unico cambiamento radicale risiede nell’ambientazione con delle lievi novità e migliorie per giustificarne il sequel.

Se avete amato The Division, allora non potete lasciarvi sfuggire il secondo capitolo della serie, che nonostante le problematiche menzionate, riesce a divertire ed intrattenere i giocatori. 

The Division 2 Gameplay Trailer

A seguire vi riportiamo il nostro Gameplay PC del primo episodio della serie (attualmente in corso su Twitch):