Shadow Warrior 3: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Quando parliamo di sparatutto frenetici, violenti e caotici è inevitabile avere nella mente titoli come Doom, Quake, Wolfenestein, Duke Nukem o Serious Sam, eppure tra la massa c’è una serie che si distingue con le sue meravigliose ambientazioni, qualora naturalmente siate appassionati dell’Asia. Dopo aver trascorso del tempo in sua compagnia quest’oggi vogliamo condividere con voi la Recensione di Shadow Warrior 3, lanciato di recente a distanza di ben 6 anni dal precedente capitolo.

Shadow Warrior 3 Recensione

Se avete giocato i precedenti capitoli sarete lieti di sapere che Lo Wang è tornato e nel migliore dei modi, tuttavia nonostante è bene aver assaporato personalmente ciò che è stato in passato, Shadow Warrior 3 si propone come un FPS rivolto anche ai nuovi giocatori che non conoscono la saga. Dopo il deludente Shadow Warrior 2, il team di sviluppo si riprende dallo scivolone su banana proponendo un terzo capitolo che non solo torna sulla retta via, non avendo nulla da invidiare al capostipide, ma garantisce un’esperienza quanto più fluida, divertente e coinvolgente possibile, con ambientazioni prettamente asiatiche e surreali, ben lontane dunque dalla modernità e futurismo del predecessore,scenari che all’epoca delusero le aspettative dei videogiocatori. Shadow Warrior 3 è ignorante, irriverente, violento e caotico oltre ogni immaginazione, e nonostante la vastità degli scenari, il team si è assicurato di ridurre all’essenziale l’esplorazione, con ambienti più chiusi e lineari, i quali non lasciano spazio a scorciatoie e percorsi alternativi, NPC con i quali dialogare per avere degli incarichi o ricerca di collezionabili in luoghi separati da quelli principali.

Shadow Warrior 3 non perde però la frenesia e violenza dei predecessori, portandovi a trucidare ogni cosa capiti a tiro usando la fidata katana o le tante e diversificate bocche di fuoco, tutte potenziabili mediante delle sfere raccolte eliminando i nemici, migliorando e modificando non solo il caricatore ma anche cadenza di fuoco o applicando effetti vari all’arma bianca, come l’elettricità o un’abilità che consente di paralizzare i nemici. Nel corso dell’avventura vi ritroverete a decapitare, smembrare, trucidare i demoni come meglio preferite, combinando l’uso delle armi da fuoco con quelle da mischia, ricorrendo a strumenti offerti dallo scenario per delle finish così spettacolari e coreografiche che Mortal Kombat approverebbe, come l’estrazione del cuore da un nemico o l’uso dei suoi occhi per congelare i nemici nei dintorni, vi sono tante possibilità, spetterà a voi decidere in che modo massacrare le ondate di mostri che fronteggerete, le quali a volte daranno la sensazione di trovarsi più in un Quake Arena che una vera e propria avventura.

Come visto in passato Shadow Warrior ha una storia, per quanto difficile sia crederlo, e come tale non manca all’appello la presenza di cutscene, le quali vengono proposte di rado ed hanno una durata limitata all’essenziale, oltre naturalmente la possibilità di skippare le scene, al fine di non perdere troppo tempo e tornare subito in azione, per avanzare velocemente negli scenari come foste in una speedrun, massacrando a colpi di armi da fuoco o katana ogni nemico incontrato, riempiendo gli scenari di sangue. Sia che abbiate apprezzato i precedenti capitoli che siate nuovi giocatori, troverete quest’ultimo così divertente e coinvolgente, piacevole da giocare, che raggiungerete i titoli di coda in men che non si dica, tenendo presente che sono richieste solo 9 ore circa a difficoltà normale per ritrovarsi di fronte alla fine. Nonostante l’assenza di elementi che permettono di estendere la longevità, Shadow Warrior 3 è uno di quei pochi giochi che si lascia giocare e rigiocare molteplici volte, sia per scaricare la tensione dopo una giornata lavorativa che per ammirare dettagli sfuggiti nella precedente partita.

Lo Wang è tornato e più sfacciato che mai, il quale non perde occasione per esprimersi in modo irriverente e cogliendo dell’ironia anche in una situazione di pericolo, divertendo il giocatore e dimostrando di come da un’apparente e spiacevole situazione è possibile trarne il meglio. Giocato su PC con processore i9 9900K, scheda video NVIDIA GeForce RTX 2080 Super 8 GB e 16 GB di RAM DDR 4 con monitor 4K, Shadow Warrior 3 si comporta egregiamente, bilanciando alla perfezione risoluzione con prestazioni, proponendo un comparto grafico bello da vedere quanto un gameplay fluido da giocare, un’esperienza altamente consigliata sia che proveniate dal passato che siate in cerca di un FPS surreale e con i contro proiettili.

Shadow Warrior 3 Gameplay Trailer