Recensione She Wants Me Dead

She Wants Me Dead insegna che mandare via di casa un gatto a volte può risultare assai pericoloso. Oggi vogliamo parlarvi di questo innovativo e impegnativo platform nel quale nei panni di un umano bisogna sfuggire alla morte per mano di una gatta molto arrabbiata.

She Wants Me Dead

She Wants Me Dead: Il gatto che cova rancore

Il gioco inizia con una vignetta nel quale il padrone di casa manda via la sua gatta, attirandosi una condanna.Il tempo passa e la gatta che ha covato rancore è tornata per eliminare il suo padrone nel peggior modo possibile. Si tratta di un platform ritmico in cui le mortali trappole presenti nel percorso scattano a tempo, portando il giocatore a prestare molto a attenzione al loro movimento, agendo con il giusto tempismo.

 

She Wants Me Dead mescola il genere platform vecchia scuola con una ricca dose di trappole mortali pronte a decapitare o fare a fettine il povero Max. Il comparto grafico scelto per questa folle avventura si sposa alla perfezione con la colonna sonora, la quale è stata studiata per farla da padrone sugli enigmi proposti. Completando i numerosi livelli è possibile sbloccare nuovi costumi per personalizzare MAX al meglio.

 

She Wants Me Dead gameplay

La canzone della morte

Che ci crediate o meno,  il gioco è focalizzato su una sola canzone che da sottofondo accompagna Max e il giocatore dall’inizio alla fine dell’avventura, realizzata su molteplici strati per non ritrovarsi il motivetto nella testa per l’intera giornata, ma in grado di fare da contorno alle meccaniche seppur folli ma divertenti che il gioco offre. Se avete esperienza con i platform 2D vecchia scuola, allora non avrete alcuna difficoltà a cimentarvi in questo piccolo capolavoro.

Lo scopo è di giungere alla fine dei numerosi livelli evitando le trappole mortali poste da Luna, avendo a disposizione un numero limitato di vite, con la possibilità di resuscitare spendendo un certo numero di monete, il tutto accompagnato da un comparto grafico ispirato a Limbo per certi versi ma con il tanto apprezzato effetto Noire. Durante la corsa nella parte sottostante dello schermo è presente il percorso suddiviso in checkpoint, contraddistinti da bandierine, le quali consentono al giocatore di riprendere la corsa dal medesimo punto in caso di morte.

She Wants Me Dead

Imparando dai propri errori

La morte in She Wants Me Dead non solo segna la fine per MAX ma da vita ad una tomba dello stesso, posta li sul luogo della sua degna sepoltura quasi a ricordarci l’errore commesso in precedenza, invitandoci a non ripeterlo. Un gioco frenetico in cui non vi è spazio per il relax, un platform nel quale bisogna correre dall’inizio alla fine in direzione della propria salvezza, saltellando di tanto in tanto per non ritrovarsi una lama impiantata nella schiena o una testa volante.

Con l’avanzare del gioco è possibile accedere ad una serie di contenuti rivolti a rendere il gioco il meno monotono possibile, proponendo una varietà nei singoli livelli, dalla disposizione e la tipologia delle trappole, agli scenari in background, nonostante l’oscurità sia prevalente per tutta la durata di questa breve ma impegnativa avventura.