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Recensione Battlefield 1

Siamo appena tornati sani e salvi e vittoriosi dalla guerra combattuta con ardore in Battlefield 1, ed oggi vogliamo condividere con voi la nostra Recensione sul nuovo capolavoro di casa EA.

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La guerra ti cambia

In questo nuovo capitolo della serie Battlefield 1 le premesse fatte da DICE vengono rispettate, offrendo al giocatore la possibilità di riviere il primo grande conflitto mondiale nei panni di differenti personaggi in storie seppur divise tra loro legate dagli orrori della guerra. La narrazione è stata fin da sempre in Battlefield il cuore pulsante del franchise e ancora una volta è in grado di rattristare, divertire e riflettere i giocatori che si addentreranno in questo nuovo capolavoro.

Dopo il completamento della Tempesta d’Acciaio, una sorta di introduzione al gioco vero e proprio, ci ritroviamo nella mappa mondiale dove è possibile riviere le vicende di un differente personaggio nella medesima epoca ma in nazioni e in situazioni differenti tra loro, dalla guerra sulle Alpi italiane alla battaglia nei cieli londinesi fino ad arrivare al deserto arabo e alle colline francesi. Le storie che compongono Battlefield 1 possono essere rivissute e completate in ordine casuale.

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Vai avanti,io ti seguo!

La longevità delle storie non è di certo esaltante, questo perchè il team di sviluppo ha voluto focalizzare l’attenzione dei giocatori sul multiplayer online, curando allo stesso tempo gli effetti grafici sia su PC che su console, proponendoci ambienti e personaggi reali grazie al potente motore Frostbite. E se in Call of Duty ci ritroviamo a sparare all’impazzata, in Battlefield 1 utilizzare lo stealth è di vitale importanza per evitare di allertare l’esercito nemico durante il salvataggio di un amico.

Il primo e probabilmente unico difetto del titolo per quanto riguarda il singolo, risiede nell’intelligenza artificiale poco curata, la quale è possibile metterla a tacere anche dopo un avvistamento, avendo il tempo necessario per porre rimedio al proprio errore, evitando che scatti l’allarme.Fatta questa premessa per il singolo passiamo al multiplayer fulcro dell’esperienza di gioco offerta da Battlefield 1. Nonostante i contenuti non siano cosi numerosi quanto eclatanti, sono stati studiati per offrire una buona longevità, forzando il giocatore ad utilizzare ogni singola arma, personaggio o veicolo per lunghe sessioni al fine di potenziarli, migliorarli ed accedere ad eventuali varianti degli stessi.

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La classe non è acqua

Nove le mappe del comparto multigiocatore online ma come ogni titolo della serie di grandi dimensioni per offrire la massima libertà di movimento ai giocatori. Meteo dinamico, distruzione ambientale e modalità di gioco in grado di soddisfare i giocatori più ambiziosi, dalle Operazioni alla Conquista, dal classico Deathmatch al Dominio per non parlare della modalità Cattura la Bandiera rivista rispetto il passato.

Per salire di livello i giocatori sono chiamati a completare gli obiettivi giornalieri, collaborare con la squadra per la vittoria e la conquista oltre che sfruttare fino al midollo le singole classi presenti. Altro problema ma questa volta nel comparto online, risiede nel bilanciamento delle armi, nulla che non si possa risolvere con una patch correttiva. La caratteristica che ci ha entusiasmato maggiormente oltre la distruttibilità ambientale, risiede nel comparto grafico e nella giusta illuminazione sia su PC con dettagli ULTRA che su console, nonostante le limitazioni imposte dalle stesse, ciò dimostra l’egregio lavoro del team di offrire una quasi medesima esperienza a tutti i giocatori, indipendentemente dalla piattaforma utilizzata.