MediEvil: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Era il 1998 quando Sir Daniel Fortesque fece il suo esordio su PSX o PS1 con MediEvil, titolo che venne accolto positivamente dalla critica e dai videogiocatori di quel tempo, al punto che venne realizzato un sequel due anni più tardi per poi tornare su PSP nel 2005.

A distanza di ben 14 anni MediEvil resuscita con un remake su PS4, ed oggi vogliamo condividere con voi la nostra Recensione.

MediEvil Recensione

MediEvil narra le gesta di Sir Daniel Fortesque, un cavaliere caduto in battaglia a causa di una freccia nell’occhio sinistro, scagliata durante lo scontro con il malvagio Zarok e il suo esercito.

Passano gli anni e la stessa battaglia che lo uccise con un colpo viene tramandata di generazione in generazione in modo differente, dipingendo Sir Daniel come l’intrepido eroe dalle 1000 battaglie, colui che sconfisse Zarok, ma le cose si sa non vanno mai come vengono raccontate.

Dopo un secolo di riposo Sir Daniel Fortesque torna in vita per sconfiggere Zarok una volta per tutte, vedendosela con scheletri, zucche, abitanti con torce e forconi ed ogni altra mostruosità di Halloween.

Il gioco inizia all’interno della Cripta di Sir Daniel Fortesque, dove potrete recuperare i primi equipaggiamenti e padroneggiare i controlli. Armati di spada e scudo ed usciti dalla Cripta vi troverete nel bel mezzo del cimitero, pronti a fronteggiare i primi pericoli fin da subito.

MediEvil si presenta come un remake e non come una remastered, rimanendo fedele al titolo originario ma introducendo una nuova tipologia di collezionabili nei livelli, delle anime perdute che una volta recuperate è possibile cimentarsi in delle quest al fine di ottenere una lauta ricompensa.

Alle anime si aggiungono naturalmente i calici dell’epoca, che è possibile recuperare solo dopo aver sconfitto la maggior parte dei nemici in ogni livello, i quali possono essere scambiati con nuovi equipaggiamenti e potenziamenti nella sala degli eroi, luogo che è possibile visitare al termine di ogni livello. 

I livelli non solo sono accessibili da un’apposita mappa del mondo ma possono essere rigiocati in qualsiasi momento, non per accumulare esperienza in quanto non esiste alcun sistema tipico del genere RPG, ma per recuperare calici o anime perdute.

Oltre la tradizionale spada e lo scudo forniti all’inizio dell’avventura, i quali possono essere usati per l’intero gioco, vi sono equipaggiamenti da sbloccare con i calici ed altri ottenibili strada facendo tramite dei forzieri, questi ultimi resi consumabili e in grado di rompersi nel tempo.

2 le armi che è possibile equipaggiare passando da una all’altra con la pressione dell’apposito tasto, non solo armi da mischia come spade, spadoni e bastoni ma anche da lancio come balestre e coltelli.

Al termine di specifici livelli vi troverete faccia a faccia con i Boss, i quali si diversificano non solo in attacco ma anche nei punti deboli, portandovi ad utilizzare la migliore strategia e armi per avere la meglio.

Se alcuni nemici possono essere sconfitti con la spada, altri invece richiederanno colpi dalla distanza. Tramite l’HUD è possibile tenere sotto controllo la barra vitale e la resistenza dello scudo, oltre delle boccette che rappresentano le volte che Sir Daniel può resuscitare in caso di morte.

Purtroppo però l’assenza di checkpoint vi porterà a ripetere il livello dall’inizio in caso di morte, scelta dubbiosa da parte del team che se unità alla brutalità dei nemici rende MediEvil il Souls Like dei tempi odierni. 

Nel corso dei livelli è possibile spendere il denaro accumulato per fare acquisti presso il negozio, rappresentato da un avido gargoyle, pronto a rifornirvi di munizioni in cambio di una lauta somma di denaro.

La scelta di permettere il ripristino delle boccette solo raccogliendole nel livello e non acquistandole, complica la situazione, costringendovi a custodirle gelosamente cercando di eliminare i nemici dalla lontananza.

I nemici sono in grado di infliggere danni ingenti, sopratutto in branco, la pessima gestione della camera e l’impossibilità di bloccare la stessa sui nemici non migliora di certo la situazione.

 

MediEvil è punitivo e purtroppo presenta meccaniche già discutibili all’epoca, a dimostrazione di come il team non si sia impegnato poi molto per riportare alla luce una delle saghe più amate.

Da elogiare il doppiaggio in italiano, meno il comparto grafico il quale nonostante sia decisamente migliore rispetto il titolo originario, non rende giustizia ad un Sir Daniel Fortesque oramai invecchiato.

MediEvil Gameplay Trailer