Kao the Kangaroo: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Dopo avervi parlato di Klonoa Phantasy Reverie Series, quest’oggi vogliamo condividere con voi la Recensione di Kao the Kangaroo, un platform che come il precedente ha fatto storia nei primi anni 2000, tramite diversi titoli della serie approdati sulle console dell’epoca e successivamente PC. A distanza di ben 16 anni è tornato con una nuova avventura, dopo aver trascorso del tempo in sua compagnia a seguire le nostre impressioni.

Kao the Kangaroo Recensione

Kao il Canguro partirà per una nuova e grande avventura, nella quale dovrà affrontare il cattivo di turno a suon di pugni, tramite l’ausilio dei suoi magici guantoni, i quali oltre ad avere vita propria questa volta permetteranno a Kao di usufruire di abilità e poteri vari nel corso del gioco, mutando anche il loro aspetto. A differenza del passato, il nuovo Kao appare visivamente più colorato e accattivante, con mondi di gioco resi più grandi e liberamente esplorabili, grazie ai motori grafici e tecnologie di cui oggi diponiamo, che rompono le barriere dei limiti imposti in quegli anni, garantendo massima libertà non solo agli sviluppatori, nella realizzazione della propria opera, ma anche ai giocatori di gustarsi un platform invecchiato piuttosto bene, che torna in grande forma pur rimanendo in parte fedele alla struttura a livelli dell’epoca. Come visto in Spyro the Dragon, anche in Kao the Kangaroo è presente un hub dove farete spesso ritorno tra un livello e l’altro, per rilassarvi, raccogliere collezionabili, questi ultimi naturalmente presenti in ciascun livello, accedere ai vari stage una volta sbloccati o fare shopping con le monete raccolte, acquistando nuove vite e cuori per estendere la barra vitale.

Al fine di rendere la longevità quanto più generosa possibile, il team ha pensato bene di inserire una mole non indifferente di collezionabili, tra pergamene, monete, diamanti, le lettere KAO come quelle viste in molti altri giochi RARE ed altri sbloccabili, il tutto per un totale di circa 10 ore di divertimento e sfida. I livelli naturalmente sono rigiocabili infinite volte, selezionabili tramite l’apposito menu nella pausa, con la possibilità di consultare quali sono i collezionabili raccolti e quali invece restano da trovare per gli amanti del completismo, oltre la Kaopedia, una sezione dove consultare informazioni e curiosità varie su nemici, personaggi, pergamene e le mosse a disposizione di Kao. Potrete ruotare, prendere a punti gli avversari, saltare, scivolare e correre per gli stage, utilizzando gli elementi a disposizione a vostro vantaggio, al fine sia di sconfiggere i nemici che superare gli ostacoli. Kao può nuotare a suo modo, ciò vi eviterà di morire alla prima caduta in acqua, cosa che non avveniva in passato. Se avete giocato titoli come Lucky’s Tale riconoscerete non solo lo stile grafico ma anche le meccaniche di gioco. In ciascuno stage è presente un livello segreto che vi permetterà di mettere alla prova le vostre abilità, contro ondate di nemici in un certo lasso di tempo.

I livelli in questione oltre ad essere rigiocabili, vi permetteranno di guadagnare monete e diamanti. Naturalmente non mancano all’appello le tradizionali boss fight, il tutto con un livello di sfida accettabile, il quale permette di raggiungere i titoli di coda senza troppo impegno. Abbiamo apprezzato la possibilità di modificare la sensibilità della visuale, meno invece il suo funzionamento, il quale non disponendo di ulteriori opzioni non consente la modifica dell’accelerazione, dando la sensazione che la visuale si arresti con qualche lieve ma notabile ritardo. Kao è tornato, più colorato e divertente che mai con l’inevitabile rigiocabilità data dalla possibilità di affrontare ogni livello più volte per il loro completamento.

Kao the Kangaroo Gameplay Trailer