Control: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

A distanza di anni dal suo annuncio, l’ultima fatica di Remedy dopo Quantum Break è finalmente disponibile su PC, PS4 e Xbox One da qualche giorno, ed oggi vogliamo condividere con voi la nostra Recensione di Control.

Control Recensione

In Control vestite i panni di una fanciulla di nome Jesse, la quale si troverà a ricoprire il ruolo di direttore generale di una organizzazione segreta, istituita per studiare il paranormale, invaso da una misteriosa e pericolosa entità.

Dopo aver fatto la conoscenza di uno strambo personaggio che incontrerete spesso nel corso dell’avventura, raggiungerete l’ufficio del direttore, dove attraverso uno strano rito verrete incaricati di eliminare la minaccia e riportare il “controllo”.

Inizialmente avrete a disposizione una sola arma, una pistola muta forma, con il progredire della trama potrete sbloccare MOD per la stessa, nuove armi o meglio dire trasformazioni per la pistola e naturalmente abilità soprannaturali di vario tipo, dalla telecinesi alla possibilità di impossessarsi dei nemici.

Nonostante sia ambientato all’interno di un solo edificio, questi è così grande e articolato che vi porterà ad esplorare ogni singola stanza dello stesso, passando da un piano all’altro di continuo, tramite le rampe di scale, ascensori e teletrasporti.

Il gioco è strutturato in checkpoint, che bisogna liberare dall’oscura presenza che si aggira per gli edifici, presso i quali è possibile spendere i punti ottenuti per il miglioramento delle abilità sbloccate, craftare MOD con i materiali raccolti, cambiare vestiario, accettare nuove sfide o spostarsi da una zona all’altra.

Control non è solo storia ma anche sfida, vi capiterà spesso di imbattervi in richieste secondarie pronte a ricompensavi con materiali, MOD ed altro ancora. Le sfide variano dall’eliminazione dei nemici senza subire danni al completamento di una certa sessione entro il tempo limite.

Esplorando gli scenari vi imbatterete di tanto in tanto in personaggi di vario tipo, con i quali potrete dialogare sia per ricevere nuovi incarichi, richieste o favori che dir si voglia che indizi sulla trama.

Non mancano all’appello numerose note disseminate per gli scenari, le quali una volta raccolte non solo consentono di sbloccare obiettivi e trofei ma anche di avere ulteriori informazioni sugli eventi e personaggi.

Control a differenza di Quantum Break ed Alan Wake è in inglese con sottotitoli italiani, sia per le cutscene che dialoghi e monologhi. Orientarsi in Control spesso risulterà tutt’altro che semplice, nonostante la possibilità di richiamare in qualsiasi momento la mappa tramite la pressione della croce direzionale.

I punti da raggiungere vengono segnalati tramite un indicatore giallo, raggiungerlo è la vera impresa, in quanto alcuni accessi saranno inizialmente bloccati, portandovi a cercare altre vie per raggiungere i luoghi indicati o cimentarvi in richieste alternative per poter poi tornare a dedicarsi alla trama principale.

 

I poteri non vengono sbloccati gradualmente con il proseguire della trama ma viene lasciata al giocatore la liberà se partire alla ricerca degli stessi per sbloccarli o proseguire facendo affidamento solo sulle dotazioni a disposizione.

Le armi in gioco non possono essere ricaricate come avverrebbe normalmente in un action o sparatutto, avrete a disposizione un certo numero di proiettili, dopo di che dovrete attendere che l’arma si ricarichi automaticamente, quasi come avviene con le armi che si surriscaldano, portandovi a combinare fuoco, telecinesi e mani nude tra loro per avere la meglio sui nemici, i quali appariranno random negli scenari, anche in luoghi già esplorati in precedenza. 

Alcuni nemici saranno muniti di sovrascudo, altri invece faranno affidamento su una misteriosa sfera presente nei dintorni per ripristinare la salute. Morire in Control non è poi cosi difficile qualora non si disponga del giusto equipaggiamento.

Abbiamo avuto modo di provare il gioco su Xbox One X, imbattendoci purtroppo in numerosi e fastidiosi cali di frame rate, sorpattuto durante gli spostamenti con la mappa attiva, senza contare caricamenti non così veloci come ci saremmo aspettati.

 

Perdersi in Control è inevitabile, nonostante gli indicatori sulla mappa per i luoghi da raggiungere, vi troverete spesso ad andare avanti e indietro per i luoghi della grande struttura nel tentativo di proseguire con la storia, imbattendovi negli stessi nemici sconfitti in precedenza.

L’esplorazione inizialmente appetibile risulterà alla lunga una vera frustrazione. Il Gameplay frenetico rende gli scontri rapidi e distruttivi, portandovi ad utilizzare ogni oggetto di scena come arma da scagliare contro i nemici.

Graficamente parlando il titolo è da elogiare anche su console, proponendo scenari dettagliati e personaggi carismatici, i cui volti sono cosi reali che sembra di trovarsi in una serie televisiva piuttosto che un videogioco.

Ottima la longevità, la cui storia della durata di 10 missioni circa viene condita e arricchita da svariate sfide e richieste alternative, portando la durata complessiva del titolo alle 15 ore circa.  

 

Control Gameplay Trailer