Clockwork Aquario: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Erano gli anni 90 quando si giocava nelle salagiochi, spendendo la paghetta in gettoni con i cabinati Arcade dell’epoca, tra picchiaduro, giochi di guida e platform in 2D. Quest’oggi vogliamo parlarvi di un titolo che non ha mai visto la luce nonostante il codice era completo, a seguire dunque la Recensione di Clockwork Aquario, il quale giunge sul mercato per PS4 e Switch a distanza di ben 20 anni dalla data inizialmente prevista.

Clockwork Aquario Recnsione

In Clockwork Aquario vestite i panni di tre differenti personaggi, con la possibilità di giocare in solitaria o co-operativa, nei soli 5 livelli che compongono l’avventura, con tre differenti livelli di difficoltà da selezionare, i quali variano in numero di crediti a disposizione per completare il gioco. Finita la breve storia sbloccherete la modalità Arcade classica, oltre un minigioco da giocare in due. Clockwork Aquario presenta le meccaniche dell’epoca, dato che gli sviluppatori si sono basati sul codice sorgente originale, adattandolo alle piattaforme odierne. Solo due pulsanti a disposizione, uno per saltare e l’altro per attaccare, con il movimento affidato allo stick analogico, seppure sia ambientato in scenari a scorrimento 2D, i quali variano in fondali, nemici e naturalmente boss da sconfiggere.

Lo scopo ultimo del gioco è quello di arrestare i malvagi piani di un pesce antropomorfo che ricorda per certi versi il Dr Robotnik di Sonic. Sostanzialmente l’esperienza è piuttosto semplice, si avanza fino al termine dello stage, eliminando i nemici ed evitando gli ostacoli, per poi sconfiggere il boss di turno munito della tradizionale barra energetica. Durante il gioco potrete tenere sotto controllo tramite l’hud il numero di vite a disposizione, il punteggio e il classico conto alla rovescia, ciò dunque vi porterà a raggiungere la fine in un lasso di tempo più che sufficiente, considerando che gli stage non solo sono pochi ma anche brevi da completare, in una manciata di ore raggiungerete i titoli di coda.

Dal menu principale potrete scegliere il livello di difficoltà e le modalità sbloccate, oltre consultare la galleria e riprodurre i brani della colonna sonora. Come le collection di Mega Man, anche Clockwork Aquario presenta la possibilità di scegliere la risoluzione e se attivare o meno filtri vari, purtroppo però è assente la possibilità di salvare i progressi e caricare la partita, dunque non avrete alcuno slot a disposizione o i cosiddetti salvataggi rapidi per caricarli in caso di problemi, uscendo dal gioco dovrete ricominciare dall’inizio, un’esperienza che resta fedele ai titoli di un’epoca in cui le funzionalità in questione non erano concepite. Al primo avvio vi verrà richiesta la selezione della lingua, il che è irrilevante non essendoci doppiaggi o cutscene per lo svolgimento della trama.

Clockwork Aquario non è un capolavoro ma è decisamente una perla dimenticata nel tempo che ha trovato finalmente il suo posto in un’epoca in cui fortunatamente i giochi vecchia scuola sono ancora amati e richiesti, sopratutto da coloro che sono cresciuti nelle sala giochi spendendo la paghetta in gettoni. Sia in grafica che suono, Clockwork Aquario presenta il medesimo stile dei platform degli anni 90, con un gameplay immediato e intuitivo ed una longevità ridotta all’essensiale, il quale vi porterà via solo una manciata di ore per il suo completamento.

Clockwork Aquario Gameplay Trailer