Recensione James Bond: Quantum of Solace

Ispirato dall’ultimo film dell’agente segreto più famoso del mondo, James Bond si mostra in una buona trasposizione videoludica che anche non al top, potrà regalarvi delle buone emozioni. Sviluppato da Activision e prodotto dalla Treyarch, vi presentiamo James Bond: Quantum of Solace.


Bond ha un passato movimento nel campo dei videogiochi ma, Quantum of Solace lo riporta indietro con una buona percentuale di stile. Anche se questo capitolo videoludico è principalmente uno sparatutto, la modalità singleplayer incorpora in se stessa anche diverse azioni stealth e diverse sequenze in terza persona.
C’è da dire che il singolo è molto divertente da completare, ma purtroppo vi lascerà con un po’ d’amaro in bocca per quanto riguarda la sua durata, solamente quattro, cinque ore. Fortunatamente, però, l’implementazione di una modalità multiplayer, comunque, assicura una buonissima esperienza “Bondiana”.

  • Gameplay

Come dicevamo, anche se puramente un FPS, sono state implementate diverse caratteristiche stealth ed in terza persona che rendono le cose molto piacevole. Quando sarete in copertura, ad esempio, la telecamera zoomera fuori per regalarvi una visuale molto più ampia della situazione che vi permetterà di far saltare le teste dei vostri nemici senza il minimo sforzo. Inoltre, questa visuale in terza persona aiuta il gioco in modi più “sottili”. La soddisfazione di poter cotrollare un personaggio istantaneamente riconoscibile come Bond e fargli mettere una pallottola nella testa di un tirapiedi, non ha precedenti.

Muovendovi cercando di non essere scoperti, la vostra pistola silenziata sarà uno degli elementi più importanti del gioco, soprattutto quando dovrete uccidere con un solo colpo. Se andrete avanti senza pensarci, non passerà molto tempo prima che ritroverete sotto pesante fuoco nemico, pregando per una copertura mentre i nemici continueranno ad essere allertati dalla vostra presenza ed i rinforzi riempiranno lo “stage”. Detto questo, è da ricordare che comunque, con un livello di difficoltà basso, potrete completare i livelli anche sparando piuttosto “alla cieca”. Ma è ovviamente molto più divertente (e soprattutto soddisfacente) giocare con molta cautela, uccidere i vostri nemici silenziosamente, disabilitare telecamera di sicurezza e forzare porte chiuse.

Occasionalmente, utilizzare un approccio stealth è d’obbligo. Giusto, ma diverse sequenze vi sembreranno un po’ maldestre. Dei segmenti in cui vi ritroverete streminati da un’ondata di nemici potrebbero sembrare fuori luogo e la bellezza  di camminare sul bordo di una finestra per tenere d’occhio delle guardie, perderà di interesse dopo la terza volta che vi ritroverete a farlo.

Gli ambienti sono ben delineati, nel complesso. Le variazioni, che vi porteranno a fare stragi in un museo di Miami, sparare ai vostri nemici sul tetto di un treno in corsa od inseguire due agenti su dei tetti. Sono uno dei punti di forza di Quantum of Solace; permettono ai livelli di essere più divertenti e vi faranno sentire proprio come se foste in un film di James Bond. La sensazione viene aumentata anche dalla presenza di scene d’intermezzo caratterizzate dalla presenza di personaggi chiave sia di Casino Royal che di Quantum of Solace come: Daniel Craig, Dame Judi Dench e Eva Green. Anche il doppiaggio delle star è ben realizzato, soprattutto quando apparirà il briefing MI6 delle vostre missioni, tra un livello e l’altro. Tutto completa l’esperienza videoludica.
Una cosa che però non si fonde bene con il resto del gioco sono i moltissimi prodotti di marca sparsi per i livelli, partendo dagli indistruttibili Sony Vaio fino ai cellulari SonyEriccson Cybershot.

Quello che, però, fa cadere molto in basso Quantum of Solace è sicuramente la mancaza di una storia coerente. Questo perchè, in aggiunta al film da cui prende il nome, il gioco presenta alcuni elementi di Casino Royal. L’azione del precedente film è presentata come un lunghissimo flashback, inserito nella storia principale. Sarà così duraturo che una volta tornati alla trama principale vi chiederete il perchè siate su una superficie rocciosa nella giungla, accanto ad un elicottero caduto. Inoltre, complessivamente la storia prende dalle quattro alle cinque ore per il suo completamento ed il finale è piuttosto brusco. C’è la possibilità di rigiocare i livelli, ma è solo per chi vuole completare achievments, trovare oggetti nascosti o provare livelli di difficoltà diversi.

  • Multiplayer

Fortunatamente, il multiplayer non soffre dei problemi che accusa il singleplayer ed abbassa leggermente il suo rendimento generale e la varietà di modalità permette un divertimento eccellente in su tutti gli ambienti disponibili. Gli inseguimenti dei tetti di Sìena regalano un’ottima base per il multiplayer su “ampia scala” come anche i cortili di Venezia provvedono a fornire un buon ambiente per combattimenti ravvicinati. La maggior parte delle modalità multiplayer mettono a confronto anonimi agenti MI6 contro dei mercenari facenti parte di un’organizzazione chiamata semplicemente The Organisation. La modalità The Man With The Golden Gun è quella che si distingue maggiormente dalle solite Deathmatch o Team Deathmatch, offrendo una buona quantità di scontri frenetici. Tutti i giocatori cercheranno di recuperare una Magnum d’oro che uccide con un solo colpo e permette di guadagnare più punti che con le normali armi presenti nella mappa. In questa modalità è possibilissimo che si formino dei gruppi di allenza, pronti a prendere la preziosa arma per poter eliminare chiunque sia nei paraggi.

Altre interessanti modalità sono quelle in cui è possibile impersonare Bond. Bond Evasion, ad esempio, è una modalità team-based dove gli agenti MI6 dovranno assicurarsi che l’agente segreto possa evadere senza problemi (un po’ come le modalità VIP, per intenderci). Bond Versus, invece, mette i giocatori Bond contro tutti gli altri in una battaglia mortale. Ovviamente, Bond ha accesso a molti più gadget di quelli a disposizione della Organisation. Ha infatti due vite (al contrario dell’unica dei nemici) e la possibilità di vedere i nemici sulla mappa. Entrambe le modalità descritte sono divertenti per un momento e regalano un po’ di varietà dalla convenzione imposta dalle classiche.

Per donare ancor più longevità al multiplayer, sarà possibile guadagnare dei crediti vincendo ogni round basato sulla contribuzione. Questi, potranno essere spesi per nuove armi, nuovi gadgets (come mirini, capacità di tenere più proiettili o armature) ed anche eccessive armi dorate. Queste possibilità sono ottime per chi vuole mostrare a tutti il proprio gusto o sfoggiare la sua esperienza ai giocatori meno “stagionati”. In ogni caso, l’equipaggiamento di default è abbastanza buono da non mettere in estrema difficoltà i giocatori ai “primi passi” ed è inoltre possibile acquisire crediti anche nelle modalità dove non è concesso modificare l’arma iniziale od il set d’equipaggiamento.

  • Grafica 6 – Gli ambienti son ben realizzati e regalano una buona immersione nel gameplay. Tutti, ricordano piuttosto bene le locations in cui era ambientato il film.
  • Audio 7 – Buono, anche per quanto riguarda i doppiaggi. Le voci non sono estremamente “fasulle” e rendono bene l’idea.
  • Giocabilità 8 – Non avrete molti problemi a controllare il vostro Bond verso la salvezza del mondo.
  • Longevità 8 – Una modalità singleplayer davvero troppo corta ma, fortunamente, il multiplayer rialza le sorti di questo videogioco, ampliando di molto la durata del vostro divertimento.
  • Totale 7 – Tralasciando i vari problemi legati alla presenza di oggetti di “marca” che vanno in netto contrasto con le ambientazioni e la striminzita durata della modalità singola, Quantum of Solace è in grado di regalare un’ottima esperienza videoludica che potrà essere maggiormente ampliata grazie alla modalità multiplayer.