Secondo delle voci di corridoio, pare che la crisi economica abbia colpito anche la nota software house “EA” che sarebbe in procinto di licenziare dai 500 ai 1000 dipendenti.
I licenziamenti sono stati decisi in seguito alle analisi di mercato del 2011 che non hanno soddisfatto i vertici dell’azienda nonostante i vari successi tra cui quello avvenuto con il lancio di Battlefield 3 e di Star Wars Old Republic. Non sono stati specificati i settori che verranno colpiti da questo licenziamento di massa.
Vi ricordiamo che a causa della crisi economica, sono numerose le software house o studio di sviluppo recenti ma anche datati che sono stati costretti a chiudere i battenti per non parlare dei giochi cancellati e dei server chiusi. A quanto pare anche la situazione è triste anche per il settore videoulotico. Produrre un gioco è al quanto dispendioso per questo molte softwarehouse prima di farlo ci pensano su 100 volte perchè cancellare lo sviluppo di un gioco è come buttare i soldi nel water e scaricare lo sciacquone.
I dipendenti che sviluppano un gioco vengono pagati mensilmente e non a lavoro finito per questo motivo cancellare un gioco per una software house è una perdita di denaro. Quando si parla di licenziamenti, spesso ci si riferisce a quella classe di operai futile se licenziata, i vertici non si sognerebbero mai di licenziare il capo dello sviluppo di un gioco, o un valido programmatore e designer. Solitamente sono sempre i più recenti a lasciarci le penne o meglio il posto di lavoro. Cosa ne pensate di questa situazione? Una cosa è certa nonostante la crisi e i licenziamenti le software house continueranno a produrre giochi e a venderli per 70€ circa per copia il che è una vera mazzata per i videogiocatori che preferiscono puntare sugli usati.
Ecco il motivo per cui le software house sono contro gli usati, acquistando solo usati, il mercato non gira.