Activision usa l'IA per pubblicizzare giochi inesistenti

Activision pubblicizza nuovi giochi con l’IA, ma non esistono

Negli ultimi giorni, i social network sono stati invasi da annunci pubblicitari che sembravano anticipare il lancio di nuovi titoli Activision. Tra questi figuravano “Guitar Hero Mobile“, “Call of Duty: Zombie Defender” e “Crash Bandicoot Brawl“. Tuttavia, una più attenta analisi ha rivelato che questi giochi non esistono e che gli annunci sono stati generati tramite intelligenza artificiale. Questo ha sollevato domande sul reale scopo della campagna: si tratta di una trovata pubblicitaria ingannevole o di un test di mercato per valutare l’interesse del pubblico?

L’inganno dietro le pubblicità

Molti fan sono rimasti sorpresi vedendo i banner promozionali di questi presunti nuovi giochi apparire su piattaforme come Facebook e Instagram. Le immagini sembravano professionali, ma alcuni dettagli, come l’estetica generata da AI e descrizioni un po’ generiche, hanno destato sospetti.

Chi ha cliccato sui link degli annunci non ha trovato un sito di preordine o un trailer ufficiale, ma è stato reindirizzato a una pagina che rivelava la vera natura della campagna:

“Grazie per il tuo interesse! Questo non è un gioco reale, ma potrebbe diventarlo un giorno! Ti invitiamo a rispondere a questo breve sondaggio, che potrebbe aiutarci a determinare il futuro di questo possibile gioco. Il tuo feedback è davvero importante per noi!”

Questo messaggio ha chiarito che non si trattava di veri annunci di gioco, bensì di un esperimento per sondare il mercato.

Descrizione dei giochi inesistenti

Gli annunci contenevano dettagliate descrizioni dei presunti giochi, aumentando ulteriormente la loro credibilità:

  • Guitar Hero Mobile: Un titolo musicale per smartphone in cui i giocatori competono in tempo reale per suonare canzoni famose e scalare le classifiche mondiali.
  • Call of Duty: Zombie Defender: Un gioco strategico con visuale dall’alto, in cui i giocatori costruiscono difese e affrontano ondate di zombie in scenari post-apocalittici.
  • Crash Bandicoot Brawl: Un party game battle royale con sfide platform, enigmi e percorsi a ostacoli, in cui fino a 30 giocatori si contendono la vittoria.

L’idea di questi titoli ha scatenato entusiasmo tra i fan, che però sono rimasti delusi nello scoprire che si trattava di semplici simulazioni di mercato.

L’intelligenza artificiale nel marketing videoludico

Questa iniziativa rientra in una tendenza più ampia: l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per analizzare il mercato e ridurre i rischi finanziari legati allo sviluppo di nuovi videogiochi. Secondo un recente sondaggio della Game Developers Conference (GDC), più della metà degli sviluppatori sta già utilizzando strumenti di AI generativa nei propri processi creativi.

Activision, in particolare, ha già sperimentato l’uso dell’intelligenza artificiale nella creazione di asset per la serie Call of Duty, dimostrando un forte interesse verso queste tecnologie. Tuttavia, l’utilizzo dell’AI per generare annunci pubblicitari di giochi inesistenti pone interrogativi etici.

Esperimento legittimo o pubblicità ingannevole?

Questa campagna solleva un dibattito sulla trasparenza delle aziende nel settore videoludico. Da un lato, testare l’interesse del pubblico prima di sviluppare un prodotto può essere un’idea efficace per evitare investimenti rischiosi. Dall’altro, creare hype attorno a giochi che non esistono può generare frustrazione e minare la fiducia dei giocatori.

Se questa strategia dovesse diventare una pratica comune, il rischio è che i fan inizino a dubitare dell’autenticità degli annunci ufficiali, portando a una minore fiducia nei confronti dei brand. Resta da vedere se Activision continuerà a percorrere questa strada o se, a seguito delle polemiche, deciderà di rivedere il proprio approccio al marketing videoludico.