Quest’oggi a distanza di tempo torniamo a parlarvi di Lupin III con la Recensione di Lupin III: La donna chiamata Fujiko Mine, uno spin-off dedicato alla celebre, sensuale e astuta Fujiko, fungendo da prequel del Lupin III targato 1971.
L’opera è pensata per porre l’attenzione dello spettatore su Fujiko, nonostante ciò viene dato il giusto spazio anche a personaggi del calibro di Lupin, Gigen, Goemon e Zenigata, con uno stile artistico che ricorda sia il Manga di Monkey Punch che LUpin dalla giacca verde, con Noir e ombreggiature tratteggiate che rendono la mini serie più un giallo o poliziesco.
La donna chiamata Fujiko Mine è l’occasione ideale sia per conoscere i suoi retroscena che per assistere al primo incontro con Lupin e la sua banda.
Lupin III: La donna chiamata Fujiko Mine Recensione
Se provenite dalla serie animata di Lupin, dimenticate quanto avete visto, perchè il vostro approccio con La donna chiamata Fujiko Mine si distaccherà da ciò che conoscete. Zenigata, il burbero ma allo stesso tempo umoristico e ispettore di buon cuore viene sostituito da una versione più sobria e seria quando si tratta del suo lavoro, lo stesso accade con Lupin, sia nel portare a termine i colpi che nell’intrattenersi con la sua amata Fujiko.
La trama viene divisa in piccole storie piuttosto che un solo filone narrativo, idea pensata per permettere allo spettatore sia di vedere la mini serie a episodi che di comprendere al meglio ogni sfumatura e dettaglio. Dalla sigla di apertura a quella di chiusura, in La donna chiamata Fujiko Mine sono presenti contenuti sessuali espliciti, dall’atto a dei riferimenti, lo si può notare già dalla copertina e dai disegni presenti nel booklet cartaceo, i quali ritrattono una Fujiko senza veli.
L’opera può essere considerata una sorta di Lupin Zero, un punto di inizio seppure più sobrio per la celebre serie animata, il quale racconta allo spettatore come tutto ha avuto inizio ma dal punto di vista di Fujiko, mostrando l’oscuro e misterioso passato della donna, il primo incontro e scontro con Lupin e cosa l’ha spinta ad unirsi al trio per portare a compimento i suoi furti ma con astuzia.

Lupin con la giacca verde torna in una nuova mini serie spin-off Bluray con sigla di apertura e chiusura, episodi e naturalmente il tradizionale booklet cartaceo che Anime Factory (Etichetta di Koch Media) non fa mancare agli appassionati e collezionisti di Anime, al cui interno sono presenti sinossi degli episodi, schede dei personaggi e art gallery dedicate non solo a Fujiko Mine ma anche a tutti gli altri principali personaggi. Lupin in alcune occasione ha trattato e mostrato tematiche rivolte ad un pubblico adulto, seppur non alzando di troppo l’asticella per consentire ad un pubblico minorile di assistere alla visione senza la supervisione di un adulto.
In La donna chiamata Fujiko Mine viene inevitabilmente applicato il bollino rosso a causa di contenuti espliciti e adulti, mostrati senza censure e con la massima libertà di espressione. La serie tratta temi come droga, manipolazione mentali, esperimenti su esseri umani ed altri argomenti che alzano l’asticella della maturità. Un mix tra giallo e noir con esperienze oniriche ed una caratterizzazione più adulta per ciascun personaggio. Lo spin-off porta una ventata di aria fresca, passando da una serie animata pensata per tutti ad un Anime rivolto ad un pubblico cresciuto e in cerca di serità più che di humor, come accade in gialli e polizieschi.