Harakiri : Il sucidio dei samurai!

Oggi vogliamo tornare a parlarvi a distanza di tempo, di un’argomento molto ma molto delicato, l’Harakiri, ossia il suicidio dei samurai, in cosa consiste? e’ una leggenda metropoliana? esiste ancora oggi?

L’Harakiri era il metodo con cui i samurai si suicidiavano dopo un fallimento nell’antico Giappone Feudale. Alcuni dicono che tale metodo esista ancora oggi altri invece affermano che si tratta di una leggenda metropoliana, posso assicurarvi che non si tratta di una leggenda, in passato i samurai si suicidavano con l’Harakiri, che esista ancora oggi questa tecnica, probabile ma non si tratta di una cosa certa.

In cosa consiste? L’Harakiri è un sucidio violento e crudele in quanto non si muore all’istante ma si soffre per ore o giorni. Il samurai in seguito ad un fallimento compie questo gesto estremo, si siede con le gambe incrociate, prende una spada molto affilata e se la infila nel petto, contorcendola e spostandola velocemente in alto. Per assicurarsi che il samurai che ha fallito un incarico importante compia l’Harakiri, vi è un testimone pronto a tagliargli la testa in caso di ripensamento. Colui che eseguiva il taglio della testa, doveva essere abile a non reciderla completamente per evitare che rotolasse, anche perchè non era di certo un bello spettacolo.

Il samurai è un guerriero antico, nobile, che metteva al primo posto il suo incarico a costo della stessa vita, ancora oggi esistono i samurai cosi come i Ninja, pur se il Giappone feudale è solo un ricordo. A differenza degli altri paesi in cui con il passare degli anni è cambiato tutto dal modo di vestire, alle usanze, e cosi via dicendo, in Giappone in numerose città tra cui Kyoto e Osaka, potete ancora trovare monumenti, abitazioni, vialetti e molto altro ancora, tipico dell’antico Giappone. Questo è solo uno degli aspetti che rende questa nazione straordinariamente affascinante.