Dopo The Witch and the Hundred Knight 2, è il turno di un nuovo “mini capolavoro” firmato Nippon Ichi Software, rilasciato recentemente su Nintendo Switch, ci stiamo riferendo naturalmente a Penny Punching Princess, ed oggi vogliamo condividere con voi la nostra Recensione.
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Penny Punching Princess Recensione
Come suggerisce il nome stesso, nel gioco vestiamo i panni di una principessa, di un regno lontano e in rovina, dopo la scomparsa del padre e i numerosi debiti accumulati, sua figlia decide di rimboccarsi le maniche e recuperare il maltolto.
Dopo aver portato a termine un breve tutorial, veniamo catapultati in una sorta di Hub, da dove è possibile selezionare le missioni, spendere dei punti per l’acquisto di nuove abilità, scegliere l’equipaggiamento appropriato e molto altro ancora.
L’arma per eccellenza presente in Penny Punching Princess è una calcolatrice, con la quale la protagonista può fare seriamente i conti con i propri avversari.
Colpire i nemici e stordirli, ci consente di rubare il loro denaro, utile per corrompere i tanti nemici incontrati, allo scopo di reclutarli per il crafting, e non mancano all’appello i forzieri nei dungeon pronti ad essere depredati dalla perfida e insaziabile principessa.
Grazie al sistema di crafting è possibile dare vita a nuove armature o statue che conferiscono punti abilità, le quali richiederanno un numero sempre maggiore di nemici corrotti, costringendoci a tornare più e più volte sui nostri passi.
Come accade in ogni RPG, anche in Penny Punching Princess ci ritroveremo ad accumulare punti esperienza per migliorare salute, difesa e attacco.
I punti abilità si ottengono in 2 modi, dalla fabbricazione delle statue o apertura dei tanti forzieri presenti negli stage. Il gioco fa leva sul fattore rigiocabilità per costringere o convincere i giocatori a ripetere gli stessi livelli, per ottenere il necessario per la fabbricazione di nuovi equipaggiamenti o statue.
Nel corso dei livelli è possibile utilizzare le trappole a nostro vantaggio, allo scopo di eliminare i nemici in molteplici modi, il tutto gestito da un comparto grafico e sonoro in puro stile pixelart ed una camera quasi isometrica.
In qualsiasi momento è possibile consultare la mappa del dungeon, la quale consente una volta scoperti di visualizzare sulla stessa l’eventuale presenza di nemici, reliquie, tesori ed altro ancora.
Oltre la calcolatrice in dotazione, che è possibile richiamare con la pressione del tasto ZL per fare due conti con i nostri avversari, le vere e proprie armi di cui dispone la principessa, sono i suoi micidiali pugni, utilizzabili sia per massacrare i volti degli avversari che per scagliare delle potenti sfere di energia.
I combattimenti avvengono in arene limitate, alla morte dei nemici potremo raccogliere monete utili sia per aprire le serrature di grandi salvadanai che bloccano il passaggio che per le nostre spese.
Penny Punching Princess è indubbiamente un gioco dal comune, che nonostante disponga di un comparto grafico datato, rivolto principalmente al gioco in mobilità piuttosto che al grande schermo, offre un gameplay senza precedenti, unico e divertente nel suo genere, coinvolgente seppur ripetitivo.