Electronic Arts ha intrapreso una nuova e importante azione contro gli imbroglioni di Battlefield 6, introducendo il ban automatico per tutti coloro che utilizzano il dispositivo Cronus Zen. Si tratta di una mossa che mira a preservare l’integrità competitiva del titolo, garantendo un ambiente multiplayer realmente equo e basato sulle capacità individuali.
Il Cronus Zen è un piccolo dispositivo esterno molto diffuso tra i giocatori console, in grado di alterare il comportamento dei controller e persino di abilitare l’uso di mouse e tastiera su piattaforme non supportate. Queste modifiche consentono vantaggi artificiali come mira assistita più precisa, riduzione del rinculo e automatismi di tiro, elementi che compromettono la correttezza delle partite online. Anche se tecnicamente non si tratta di un cheat software, il suo effetto sul gameplay è lo stesso: falsare la competizione.
EA non è la prima azienda a intervenire contro l’uso di Cronus Zen. Gli sviluppatori di Call of Duty: Warzone avevano già denunciato i danni che questi dispositivi arrecano al bilanciamento del gioco, alterando reazioni e precisione dei colpi. Ora, anche Battlefield 6 si adegua con un sistema anticheat potenziato, capace di rilevare automaticamente l’uso di periferiche non autorizzate e bannare in modo immediato e permanente gli account coinvolti.
Questa misura rientra nell’iniziativa EA Fair Play, il programma ufficiale dell’azienda dedicato alla promozione di un’esperienza online leale e meritocratica. Chi tenta di aggirare le regole – anche con strumenti apparentemente innocui – rischia quindi di perdere l’accesso definitivo ai propri profili e ai progressi ottenuti.
L’obiettivo dei Battlefield Studios non è solo punire, ma proteggere l’esperienza di gioco collettiva. Il team vuole assicurarsi che ogni partita rifletta abilità, strategia e collaborazione reale, non l’intervento di apparecchi che snaturano la competizione. Il messaggio è chiaro: la bravura deve nascere dall’impegno, non dai trucchi.
Chi desidera migliorare le proprie performance può farlo in modo legittimo: studiare le mappe, sperimentare con le armi, coordinarsi con la squadra e gestire i veicoli con precisione sono tutti aspetti che portano risultati concreti nel tempo. Solo attraverso l’esperienza e la pratica si può davvero dominare le battaglie di Battlefield 6, mantenendo intatto lo spirito competitivo che ha reso la serie una delle più rispettate nel panorama degli sparatutto.