The Wild at Heart: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

A dodici anni il mondo appare un luogo incantato, l’innocenza di un fanciullo alle prese con i primi episodi di un’età che lo plasmeranno e formeranno per diventare un adulto, sono costellati di difficoltà, dalle quali il più delle volte per fuggire si vivono mille avventure in luoghi inesistenti, mettendosi una coperta, attraversando dei tunnel e finendo in un luogo magico in cui animali parlanti e creature fatate popolano una rigogliosa foresta. Con questa premessa oggi vogliamo condividere con voi la Recensione di The Wild at Heart.

The Wild at Heart Recensione

In The Wild at Heart vestite i panni di un duo di adolescenti, i quali decidono di fuggire di casa per dire addio ad una vita che li priva dell’affetto dei cari e delle gioie di cui un bimbo ha diritto, finendo inevitabilmente in una foresta incantata quanto pericolosa, la quale oltre alle bellezze di creature mitologiche e surreali, cela nei meandri più tenebrosi delle pericolose e maligne entità pronte a porre fine alle avventure dei protagonisti. Il gioco presenta meccaniche gestionali, le quali si basano sul controllo e gestione di spiritelli e raccolta di risorse per la costruzione di potenti e utili strumenti.

Nel corso dell’avventura potrete contare sia sui gadget del duo che delle abilità delle creature che vi seguiranno, alcune resistenti al fuoco altre ai gas nocivi o il ghiaccio, esserini di categorie differenti ed ognuno con le proprie abilità.Mediante degli appositi gadget potrete aspirare risorse e spiritelli o scacciare l’oscurità per avanzare nella foresta, dove farete la conoscenza di personaggi e creature di ogni sorta. Il viaggio è costellato di checkpoint, rappresentati da accampatamenti presso i quali craftare nuovi strumenti con le ricette sbloccate ed i materiali raccolti o gestire e migliorare gli spirtelli. Anche gli stessi accampamenti possono essere migliorati, al fine di avere a disposizione maggiori possibilità.

Esplorando la foresta non mancano di certo all’appello collezionabili di ogni sorta da raccogliere, il tutto per alimentare la curiosità nel giocatore di spulciare ogni angolo dello scenario, con visuale isometrica e che permette di avere una panoramica generale di tutto ciò che è presente nei dintorni. Nel corso dell’avventura vi imbatterete inevitabilmente in elementi come bottiglie sparse per la mappa, televisori ed altri legati alla vita dei protagonisti, in un mondo che gli ha costretti a fuggire.

Una foresta incantata che sembra voler mostrare al duo di come le paure debbano essere affrontate piuttosto che fuggire dalle stesse, un luogo in cui i guardiani hanno il compito di proteggere la foresta dai Never. La storia vede i due adolescenti alle prese con le loro paure più profonde, accompagnati da creature che hanno un forte impatto sull’intera esperienza videoludica, che come anticipato sono il fulcro principale del titolo, dando una forte impronta gestionale a The Wild at Heart, quasia voler porre più attenzione sulle stesse che sull’utilità dei protagonisti.

Il tutto realizzato con uno stile grafico unico nel suo genere, il quale sembra uscito da un libro delle fiabe, ed una colonna sonora malinconica quanto piacevole da ascoltare, che vi accompagnerà per l’intera durata dell’avventura, in una decina di ore circa, portandovi a fare la conoscenza di mitologiche e magiche creature. The Wild at Heart è un racconto che vi porterà inevitabilmente a perdervi nella magica e oscura foresta, facendo la conoscenze di creature mitologiche e surreali, affrontando le paure più nascoste del duo per superare gli ostacoli della vita.

The Wild at Heart Gameplay Trailer