World to the West: Recensione, Trailer e Gameplay

Dai creatori di Teslagrad arriva World to the West, un action/platform 3D dalla visuale isometrica ricco di enigmi ambientali e combattimenti in tempo reale, ed oggi vogliamo condividere con voi la nostra Recensione.

Oltre i confini del platform

Rain Games nonostante abbia abbandonato il genere Platform 2D a scorrimento, opta per lo stesso stile grafico visto in Teslagrad per World to the West, con personaggi e scenari spigolosi. Il gioco focalizza l’attenzione del giocatore in una trama frammentata, dove i 4 protagonisti dell’avventura si ritroveranno a cooperare nel tentativo di impedire ad un macchinario in grado di alterare il clima, di finire nelle mani sbagliate.

A causa di una sceneggiatura remissiva e di una cattiva gestione dei dialoghi, l’attenzione del giocatore spesso viene distolta dalla semplice esplorazione, dove è possibile recuperare collezionabili al fine di sbloccare eventuali ricompense. Nei primi capitoli di gioco facciamo la conoscenza dei protagonisti e delle loro abilità, uniche e indispensabili per sopravvivere nel vasto ma non troppo open world isometrico di World to the West.

Dimmi chi sei e ti dirò da dove vieni

Ognuno dei protagonisti sfoggia abilità uniche,  Lumina, in grado di teletrasportarsi rapidamente per raggiungere piattaforme distanti, Knaus che con la sua pala riesce ad avanzare nel sottosuolo, Teri che può aggrapparsi agli appigli e Lord Clonington indispensabile per spaccare porte e massi. Inizialmente ci ritroveremo a controllare i protagonisti individualmente ma con l’avanzare della trama ci viene proposta la possibilità di spostarci da uno all’altro per sfruttare le abilità al fine di proseguire nei vari scenari. 

Il passaggio tra i vari protagonisti viene gestito da speciali totem sparsi per il mondo di gioco, i quali fungono anche da teletrasporto per spostarsi di zona in zona. Tornare spesso in luoghi già visitati nei panni di un differente personaggio, consente di raggiungere zone inizialmente inaccessibili e di interagire con personaggi da prima assenti. Nonostante non si tratti di un RPG a tutti gli effetti, i 4 eroi possono ottenere nuove abilità grazie ad un buon senso di progressione.

A volte osare non basta

Il mondo di gioco è popolato di scorciatoie, dungeon e Boss Fight come fossimo in uno dei primi titoli della saga ZELDA ma dalle animazioni non sempre fluide e reattive. Rispetto Teslagrad, World to the West è un titolo molto più vasto e ambizioso, in grado di mettere a dura prova l’intelletto dei giocatori in più occasioni e di accontentare seppure in parte tutti gli appassionati del free roaming.

Nonostante un comparto grafico cartoonesco e spigoloso ed un mondo di gioco tutto da esplorare oltre la presenza di 4 differenti personaggi da controllare, World to the West non rende giustizia al suo predecessore, dimostrando di come il team di sviluppo abbia fatto il passo più lungo della gamba. E se la trama fatica a decollare annoiando il più delle volte il giocatore, il gameplay fa bene la sua parte, proponendosi reattivo e intuitivo per la gioia di coloro che amano i combattimenti in tempo reale.