The Last Campfire: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

E’ trascorso un anno dal lancio su PC (eclusiva Epic Games Store) e Console, ed oggi vogliamo condividere con voi la Recensione di The Last Campfire, in uscita proprio oggi anche su Steam, un platform sviluppato dai creatori di No Man’s Sky, il quale si differenzia completamente da quest’ultimo, a seguire dunque le nostre impressioni.

The Last Campfire Recensione

In The Last Campfire vestite i panni di Ember, una misteriosa creatura che si ritrova a vagare in un mondo oscuro e malinconico, popolato da nemici, trappole e personaggi di vario tipo. Lo scopo del gioco è quello di superare i livelli proposti risvolendo enigmi e recuperando le anime perdute dei suoi abitanti, resi delle statue di sale e prive di vita, in attesa del ritorno della loro anima.

The Last Campfire è un platform incentrato principalmente sui puzzle, dimenticatevi dunque un inventario dove riporre gli oggetti, armi da utilizzare per sconfiggere i nemci, abilità e potenziamenti vari, il gameplay è immediato, semplice e coinvolgente, con visuale isometrica in alcuni casi, necessaria per avere un quadro generale di ciò che si trova nei dintorni. Interagirete con gli elementi presenti nello scenario al fine di risolvere i rompicapi e recuperare le anime.

The Last Campfire è un platform piuttosto emotivo, vagherete per gli scenari accompagnati dalla voce narrante di un potente e antico spirito ed una colonna sonora che fa davvero la differenza, in un mondo in cui malinconia e solitudine prendono il sopravvento. Il mondo di gioco è suddiviso in aree da esplorare, dove troverete personaggi con cui interagire, che vi forniranno in alcuni casi il necessario per recuperare le anime e risolvere gli enigmi obbligatori per proseguire alle zone successive. Nessuna indicazione su schermo, quasi a voler immergere il giocatore in un’atmosfera che sa di fiaba, priva di distrazioni.

Il livello di sfida è stato realizzato in modo tale da permettere a chiunque di raggiungere i titoli di coda, accessibile ma non troppo, con alcuni enigmi piuttosto semplici da risolvere, altri invece che richiedono un minimo di logica e l’inevitabile backtracking, il quale vi porterà ad andare avanti e indietro per gli scenari al fine di raggiungere zone inizialmente inaccessibili. Tecnicamente parlando The Last Campfire è bello da vedere quanto divertente da giocare, con un comparto grafico in cel-shading ma dai toni scuri ed un gameplay fluido per l’intera durata, con brevi caricamenti.

Nonostante il tutorial iniziale pronto ad illustrarvi le basilari meccaniche di gioco e il da farsi, l’avventura è piuttosto immediata da giocare ma inevitabilmente ripetitiva in alcuni casi, dopotutto lo scopo ultimo del titolo è quello di recuperare tutte le anime.

Un simpatico, coinvolgente, divertente ed emotivo passatempo da No Man’s Sky, un’avventura da vivere tutta d’un fiato e in grado di lasciare un senso di appagamento nel giocatore di fronte ai titoli di coda, con un pizzico di malinconia nel salutare un compagno d’avventura di sole poche ore ma che nel corso delle stesse ha saputo intrattenere ed emozionare, divertire e far riflettere.

The Last Campfire Gameplay Trailer